La Polfer arresta giovane romena per furto aggravato e ricettazione su treno Bari nord, tratta Andria Barletta
L'uomo aveva donato 5,00 euro ad una ragazza che gli aveva chiesto l'elemosina, prelevando i soldi dall'interno della tasca del pantalone
venerdì 1 marzo 2019
21.10
Ieri pomeriggio gli agenti della Polizia Ferroviaria di Barletta, in servizio di prevenzione reati nella Stazione F.S. di Barletta, sono intervenuti a bordo di un treno delle Ferrovie del Nord Barese, in quanto era stata segnalata la presenza di un anziano signore vittima di furto sulla tratta Andria Barletta.
Sul posto, gli agenti prendevano contatti con l'anziano e, dopo averlo rassicurato, si facevano raccontare quello che gli era capitato. L'uomo riferiva che, poco prima, aveva donato 5,00 euro ad una ragazza che gli aveva chiesto l'elemosina, prelevando i soldi dall'interno della tasca del pantalone dove custodiva altro contante, manovra, quest'ultima, che non sfuggiva alla donna.
Infatti, la stessa, dopo essersi seduta accanto a lui, con destrezza gli sfilava il denaro dalla tasca, tentando, poi, di allontanarsi. La donna, però, a seguito della descrizione fatta dalla vittima e da altri passeggeri, veniva rintracciata sul treno dagli agenti e identificata per una cittadina romena di 26 anni, pluripregiudicata, dimorante presso un campo nomadi della provincia di Foggia.
Nel corso del controllo di polizia, nella borsa della donna veniva rinvenuta la somma di euro 195,00, provento del furto, nonché un telefono cellulare marca Huawei che, dagli accertamenti esperiti, risultava rubato nella città di Mestre (VE) l'8 febbraio scorso e denunciato dalla vittima ai Carabinieri di Favaro Veneto (VE).
Al termine dell'attività, gli agenti restituivano i 195,00 euro all'anziano, mentre il telefono veniva sequestrato per il prosieguo delle indagini.
La donna è stata tratta in arresto e ristretta presso la Casa Circondariale di Trani. Questa mattina, è stata processata con rito abbreviato presso il Tribunale di Trani e condannata a 2 anni di reclusione per furto aggravato e ricettazione, da scontare in carcere.
Sul posto, gli agenti prendevano contatti con l'anziano e, dopo averlo rassicurato, si facevano raccontare quello che gli era capitato. L'uomo riferiva che, poco prima, aveva donato 5,00 euro ad una ragazza che gli aveva chiesto l'elemosina, prelevando i soldi dall'interno della tasca del pantalone dove custodiva altro contante, manovra, quest'ultima, che non sfuggiva alla donna.
Infatti, la stessa, dopo essersi seduta accanto a lui, con destrezza gli sfilava il denaro dalla tasca, tentando, poi, di allontanarsi. La donna, però, a seguito della descrizione fatta dalla vittima e da altri passeggeri, veniva rintracciata sul treno dagli agenti e identificata per una cittadina romena di 26 anni, pluripregiudicata, dimorante presso un campo nomadi della provincia di Foggia.
Nel corso del controllo di polizia, nella borsa della donna veniva rinvenuta la somma di euro 195,00, provento del furto, nonché un telefono cellulare marca Huawei che, dagli accertamenti esperiti, risultava rubato nella città di Mestre (VE) l'8 febbraio scorso e denunciato dalla vittima ai Carabinieri di Favaro Veneto (VE).
Al termine dell'attività, gli agenti restituivano i 195,00 euro all'anziano, mentre il telefono veniva sequestrato per il prosieguo delle indagini.
La donna è stata tratta in arresto e ristretta presso la Casa Circondariale di Trani. Questa mattina, è stata processata con rito abbreviato presso il Tribunale di Trani e condannata a 2 anni di reclusione per furto aggravato e ricettazione, da scontare in carcere.