La Parrocchia: “fontana del villaggio”

Riflessioni di don Ettore Lestingi, parroco della chiesa Madonna della Grazia

martedì 7 maggio 2019 07.30
"Venerdì 17 maggio 2019 la comunità parrocchiale Madonna della Grazia celebra il Primo Anniversario della dedicazione della nuova Chiesa, con grado liturgico di Solennità. Un evento molto importante per la vita della comunità, che fa grata memoria a Dio che, dopo più di vent'anni di presenza sul territorio, ma senza una fissa e adeguata dimora, ci ha dato la gioia di avere "una casa". Tale evento mi offre la possibilità di riflettere con voi e per voi sul senso e la funzione della Chiesa in un territorio".

E' una riflessione che ci offre don Ettore Lestingi, parroco della chiesa Madonna della Grazia.

"Parto dalla felice intuizione di Papa Giovanni XXIII che amò definire la Parrocchia "fontana del villaggio". In un villaggio la fontana è punto di raccolta, dove tutti attingono acqua; è luogo di incontri, di racconti, di condivisione di vita; quella fontana è per tutti, non fa differenze o preferenze di persone, elargisce acqua gratuitamente e non chiede cittadinanza, nazionalità, credo religioso… Così la Parrocchia in un territorio è per tutti, credenti e non credenti, anche se non può e non deve rinunciare alla sua identità: "casa di Dio tra le case degli uomini". Prossimità di Dio verso ogni uomo, luogo in cui il Vangelo si fa storia, la Parrocchia si pone nel territorio come comunità che fa la differenza. Profezia del regno di Dio, la Parrocchia annuncia non solo "cieli nuovi" ma anche "terre nuove", cioè la possibilità di "rinnovare la faccia della terra", assumendo e vivendo logiche e stili di vita che profumano di futuro, il futuro di Dio che irrompe nell'oggi dell'uomo. E ciò richiede credibilità, testimonianza, fede matura da parte di chi vive la Parrocchia.

Le prime comunità cristiane, germe e modello delle attuali Parrocchie "godevano stima in tutta la città", non perché erano cantieri di iniziative, laboratori di pensiero, o peggio ancora, ritrovo di gente unite dalle stesse idee, dallo stesso sistema morale …, ma semplicemente perché "si volevano bene". E l'annuncio del Vangelo, con la sua forza di radicamento prima ancora nei cuori e poi nella storia, si realizzava proprio grazie all'amore vicendevole che creava comunione, a tal punto da provocare in tutti un senso di stupore e di attrazione: "guarda come si vogliono bene". "E la Parola di Dio si diffondeva e molti abbracciavano la fede". Oggi, per le nuove e inattese sfide che la gente è chiamato a vivere, per le problematiche che strangolano le nostre famiglie, per lo smarrimento del mondo giovanile, qualcuno pensa che la Parrocchia, come istituzione, sia superata o addirittura inutile. E si progettano formule nuove di presenza della Chiesa sul territorio: Zone pastorali, per sopperire all'insufficienza di strutture e personale per far funzionare una Parrocchia, Unità pastorali tematiche che prendano a cuore categorie di persone… Va bene, ma questo è frutto "dell'ingegneria pastorale", che si ferma alla freddezza di calcoli… Quando invece è più bello e affascinante progettare secondo i parametri "dell'architettura dell'amore", dove non esiste l'ansia del calcolo, delle misure, dei risultati immediati, dell'efficientismo a discapito dell'efficacia, ma solo testimonianza che genera stupore.

Cosa chiedere oggi ad una Parrocchia: che in una società lacerata da discordie e divisioni, sia segno e strumento di comunione; che per una società che vive eternamente il carnevale, mascherando falsità, sotterfugi, sia segno e strumento di verità; che per chi ha fame di pane, accoglienza, dignità, sia segno e strumento di speranza; che per chi cerca Dio, sia segno e strumento di incontro con Lui…

Anni fa, in un colloquio avuto con un giovane, egli mi comunicò la sua decisione di allontanarsi dalla Chiesa perché non accettava le contraddizioni che in essa si vivevano, ma, allo stesso tempo, mi manifestò il suo considerando la Chiesa l'unica istituzione che si prende cura dell'uomo dal suo nascere fino al suo morire. Ecco allora il vero senso della presenza della Parrocchia in un territorio: madre tenera e discreta compagna di viaggio di ogni uomo. "Fontana del villaggio", la Parrocchia rende udibile in un determinato territorio la parola di Gesù rivolta ad ogni uomo: "Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi: io vi ristorerò". Se la Parrocchia diventasse ciò che è, allora e solo allora sarà possibile il percorso tracciato dal Vescovo Luigi in questi tre anni di presenza in mezzo a noi e cioè: Chiesa in uscita, ma sempre Partendo dal Centro, per dare alla gente Noi stessi da mangiare."

Buon compleanno Chiesa Madonna della Grazia!