La parrocchia del Sacro Cuore di Gesù celebra la posa della prima pietra della nuova aula liturgica

Ieri sera la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo mons. Luigi Mansi con il Rito finale di benedizione

lunedì 14 settembre 2020 9.06
Si è tenuta ieri sera, domenica 13 settembre 2020, alle ore 19, la Celebrazione Eucaristica con il Rito della posa della prima pietra della nuova Aula Liturgica della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Andria. La Celebrazione, presieduta dal Vescovo di Andria Mons. Luigi Mansi, si è svolta all'esterno sul sagrato della Chiesa attuale, in via A. Ponchielli. La prima pietra, quella che a conclusione della Celebrazione Eucaristica, è stata posta nel punto in cui sarà collocato il nuovo altare punto di incontro tra Cristo Sposo e la chiesa Sposa, luogo di comunione e di nuovo slancio missionario per la comunità intera che nasce e si edifica intorno all'eucaristia. Durante il rito, svoltosi all'interno dell'area cantierizzata, il Vescovo di Andria Mons. Mansi ha benedetto la pietra che era stata portata da Papa Francesco, a Roma, in occasione della prima udienza generale aperta al popolo di Dio, nel Cortile di San Damaso. Secondo l'antica consuetudine del pontificale romano, la pietra è stata collocata sotto la sede del nuovo altare e contiene la pergamena firmata dal Santo Padre oltre ad un documento sottoscritto dal Vescovo e da altri testimoni che riportano il verbale del rito della posa della prima pietra.

Nella mattinata di mercoledì 2 settembre, infatti, la comunità parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù ha vissuto un evento storico, difficilmente cancellabile nella memoria di coloro che hanno avuto il privilegio di esserne testimoni diretti, ma altrettanto forte ed emozionante per i tantissimi parrocchiani e non che, attraverso la TV ed i social, sono riusciti a essere in qualche modo presenti e partecipi della benedizione da parte di Papa Francesco della prima pietra del nuovo edificio di culto che sta sorgendo in adiacenza alla attuale chiesa parrocchiale, costruita nella prima metà degli anni Cinquanta. Un evento di grazia, l'incontro con il Papa, che al termine della Udienza generale tenuta nella prestigiosa ed insolita cornice del cortile di San Damaso in Vaticano, si è avvicinato alla prima pietra, realizzata da abili artigiani della comunità parrocchiale, e si è raccolto in preghiera, segnandosi con la croce e imponendo simbolicamente le mani su questo segno, pietra angolare della nuova costruzione e cuore simbolico di ogni nuovo edificio di culto. Il Santo Padre si è poi intrattenuto con il Vescovo di Andria, i sacerdoti ed i parrocchiani che hanno rappresentato tutta la comunità, insieme con i tecnici, le imprese e le maestranze che stanno realizzando la nuova aula liturgica. L'amabilità del Papa e la cornice simbolica del cortile di San Damaso, rimarranno nel cuore di tutti e sono il miglior auspicio perché questa "imprese" giunga a compimento nel migliore dei modi ed in tempi brevi, afferma don Adriano Caricati, parroco del Sacro Cuore di Gesù di Andria.

La posa della prima pietra, posta al "centro" dell'opera commissionata dalla Parrocchia Sacro Cuore di Gesù, e progettata dall'arch. Roberta Di Leo, dagli ingg. Antonio Pistillo e Vincenzo Pomarico, è in via di edificazione ad opera delle locali imprese edili "Impresa Costruzioni Santovito Geom. Michele" e "Impresa Edile Ieva Michele s.n.c. di Cagnetti Riccardo, Ieva Federico e Ieva Pasquale" e sovvenzionata dai contributi parrocchiali, diocesani e dai fondi dell'otto per mille della Conferenza Episcopale Italiana.

La comunità parrocchiale eleva inni di lode a Cristo, "pietra angolare", benedice il Padre, esulta nello Spirito e si rallegra per questo nuovo segno della Provvidenza divina. A ricordo dell'avvenimento, durante il Rito, con la pietra è stato posto il verbale, sottoscritto dal Vescovo diocesano, dal Rev.mo Parroco Don Adriano Caricati, dai tecnici arch. Roberta Di Leo, dagli ingg. Antonio Pistillo e Vincenzo Pomarico; da Michele Santovito e da Cagnetti Riccardo, rispettivamente in rappresentanza delle due imprese costruttrici, e da alcuni rappresentanti della comunità parrocchiale, il delegato del Consiglio Pastorale Parrocchiale e per gli Affari Economici Daniela Tota e Alfonso Coratella, il presidente parrocchiale di Azione Cattolica Vincenzo Larosa, il vice presidente parrocchiale dell'ANSPI, Vincenzo Pomo, il rappresentante della Liturgia, Maria Del Giudice, della Catechesi, suor Angela Paradiso e della testimonianza della Carità, Maria Rosaria Antolini, il rappresentante dei ministri straordinari della comunione Giuseppe Suriano. Il verbale è stato posto nella prima pietra della nuova costruzione, unitamente alla pergamena chirografata da Sua Santità Papa Francesco il 2 settembre 2020, che attesta la benedizione della pietra da parte dello stesso Pontefice, un esemplare della Bibbia con l'auspicio che la comunità si edifichi sulla Parola di Dio, una serie di monete dello Stato della Città del Vaticano coniate nel corrente anno 2020, nonché il presente verbale, che è stato redatto in triplice copia perché i restanti due originali siano custoditi uno nell'archivio della Curia Vescovile e l'altro nell'archivio parrocchiale.

La posa della prima pietra apre una settimana carica di appuntamenti per la comunità parrocchiale che vedrà il culmine nella ordinazione di presbiterale di don Alessandro Tesse, giovane diacono della Comunità parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù, con altri due giovani diaconi della Diocesi di Andria don Michele Leonetti e don Domenico Evangelista. L'evento si terrà lunedì 21 settembre presso il cortile dell'Oratorio Salesiano. Lunedì 14, in occasione della ordinazione di don Alessandro Tesse, dalle ore 9 sarà possibile prendere parte alla adorazione eucaristica vocazionale, che durerà tutta la giornata fino alle 20, quando dopo i Secondi Solenni Vespri presieduti dal Vicario Generale della Diocesi di Andria Mons. Gianni Massaro, il diacono Tesse farà la Declaratio. Martedì 15, invece, presso il cortile parrocchiale ci sarà un incontro-testimonianza missionaria e vocazionale con Padre Paolo Latorre, missionario comboniano rientrato dal Kenya negli ultimi mesi, dopo 16 anni di attività presso la baraccopoli di Nairobi, a Korogocho.
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