La marcia di Andria per la Legalità: 5 mila persone in cammino per le strade della città

Successo straordinario per l'iniziativa organizzata dal Forum di Formazione all'Impegno Sociale e Politico della Diocesi di Andria

martedì 2 luglio 2019 05.30
A cura di Antonio D'Oria
"Non ho paura delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti". Una celebre frase di Martin Luther King che si sposa perfettamente con un momento di grande riflessione e partecipazione vissuto ieri sera, 1° luglio dalla città di Andria: una Marcia per la Legalità, una risposta decisa e coraggiosa agli episodi criminosi che hanno sconvolto la città il 24 giugno scorso, quando diversi colpi di pistola sono stati esplosi all'indirizzo di due uomini davanti a bambini e genitori nei pressi della Villa Comunale.

La violenza spaventa, ma non prende il sopravvento: per questo gli andriesi hanno reagito partecipando in massa al lungo corteo sulla legalità organizzato dal Forum di Formazione all'Impegno Sociale e Politico della Diocesi di Andria, fortemente sostenuta dal Vescovo di Andria mons. Luigi Mansi, e promossa in collaborazione con l'Azione Cattolica diocesana, la Biblioteca San Tommaso d'Aquino, il Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale e l'Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro. Un appuntamento che ha riscosso un successo straordinario con la partecipazione di circa 5 mila persone (dati confermati dal locale Commissariato di P.S.), tra associazioni ecclesiali, realtà extra-ecclesiali, movimenti e associazioni cittadine e provinciali, liberi cittadini e cittadine, politici di tutti gli schieramenti; in prima fila il vescovo Luigi Mansi e il Commissario prefettizio Gaetano Tufariello; per concomitanza con impegni istituzionali, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, non ha potuto garantire la sua presenza alla manifestazione, pur avendo aderito all'iniziativa.

Un cammino silenzioso avviatosi da Piazza Umberto I° fino all'ingresso principale dello stadio comunale, nei pressi dello scenario dove è avvenuta la sparatoria, dove i presenti hanno condiviso un breve momento di riflessione accompagnati dalla lettura di un testo sull'impegno civico e sulla legalità. Il lungo applauso della città al termine della riflessione è il segno di un popolo che non ha paura delle armi, della violenza, della criminalità: la giustizia e la legalità rappresentano valori imprescindibili per costruire una società sana, quella legalità che ieri sera Andria ha portato per le strade senza paura, reagendo in maniera pacifica ma con sicura decisione alla logica della criminalità che semina panico per difendere i propri interessi.

Di seguito, riportiamo il testo letto a conclusione della marcia per la legalità, frutto delle riflessioni di questi giorni del Coordinamento del Forum e delle centinaia di associazioni Andriesi e provinciali che hanno aderito all'iniziativa.

"Andria maltrattata, con queste parole ci rivolgiamo a te perché i tuoi cittadini, figli di questa terra, nei giorni inquieti che vivono, possano gridare ad alta voce e a testa alta da che parte stare.
Abbiamo calpestato in silenzio le tue strade per giungere in questo luogo dove, pochi giorni fa, la dignità dell'uomo è stata calpestata, la legalità sbeffeggiata.
Andria dimenticata, quando la criminalità spara innanzi a bambini e genitori, in luoghi abitati dall'ordinaria quotidianità, mostra alla società che è più forte delle istituzioni. Lancia un segnale chiaro e forte: qui comandiamo noi. Una sorta di braccio di ferro tra bene e male. Con sincerità ti confessiamo che abbiamo avuto paura. Ma oggi vogliamo tornare a riappropriarci di te, dei luoghi che desideriamo abitare in sicurezza.
Andria addormentata, il pianto innocente dei bambini che hanno assistito inconsapevolmente ad un omicidio ti tolga il sonno e ti faccia sentire il guanciale dei tuoi letti duro come un macigno. Finché ciascuno dei cittadini non avrà preso coscienza che è necessario vivere secondo legalità e giustizia, nessuno di noi potrà dormire notti tranquille.
Andria abbandonata, in questi giorni ci siamo sentiti orfani, spaesati. Ma oggi, uno a fianco all'altro, non siamo più soli. Il nostro "rumoroso silenzio" prevalga sull'indifferenza, sull'omertà, sull'illegalità, sull'abbandono. Il nostro "assordante silenzio" scuota le coscienze di ogni cittadino, sia esortazione a cercare il bene comune, a dire il nostro sì fattivo e concreto alla pratica della giustizia, ad educare alla legalità, ogni giorno, con gesti e parole.
Andria amata, in questa sera d'estate ti promettiamo soprattutto di impegnarci per trasformarti in una città migliore. Te lo diciamo con le parole di un grande uomo e testimone del secolo scorso: «Ci impegniamo noi e non gli altri. […] Il mondo si muove se noi ci muoviamo, si muta se noi ci mutiamo. […] La primavera incomincia con il primo fiore, il giorno con il primo barlume, la notte con la prima stella, il torrente con la prima goccia, il fuoco con la prima scintilla, l'amore con il primo sogno. Ci impegniamo perché non potremmo non impegnarci. […] Si vive una volta sola e non vogliamo essere "giocati" in nome di nessun piccolo interesse» (don Primo Mazzolari).
Andria adorata, ci impegniamo a riscoprire il senso della Legalità che non è semplicemente rispetto formale delle norme. Ma è anche partecipazione attiva e critica di noi cittadini alla vita politica e sociale; è rispetto reciproco e collaborazione tra istituzioni e società civile; è trasparenza di rapporti, è distribuzione equa e solidale delle risorse; è tutela dell'ambiente; è condivisione della vita; è attenzione solidale ai più deboli.
Andria fedele, vogliamo anche noi essere più fedeli a te, volerti bene, guardare oltre per leggere in profondità ciò che accade intorno a noi e vincere la tentazione del disimpegno. Perché ciascuno possa dire con tutto sé stesso: "Mi interessa!"
Andria amorevole, il silenzio che ha avvolto la nostra marcia è l'urlo eloquente che chiama tutti ad un impegno rinnovato, perché le parole e i gesti che d'ora in poi pronunceremo e compiremo possano edificare e non distruggere, come semi che generano vita e lasciano intravvedere una nuova primavera.
Andria che spera, ci impegniamo ad occuparci dei tuoi piccoli, delle tue future generazioni. Ci impegniamo a sperare e a non di-sperare. A rialzarci dopo essere caduti, ad assumerci le responsabilità, dopo averle schivate; ad agire coraggiosamente e senza indugio, dopo essere rimasti spettatori. La tua speranza smuova l'immobilismo e stimoli noi cittadini ad essere costruttori di un futuro migliore. E se è vero che dal letame può nascere un fiore, noi ci impegniamo affinché, di fronte a tanta barbarie, in questa città, nasca più Amore.


La marcia della legalità si conclude. Grazie a tutti e a ciascuno. Ora rompiamo il silenzio! Ad alta voce e a testa alta!".
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