La lotta alle mafie è nella personale cultura alla legalità

Il quarto dialogo di Liberamente di sabato scorso lascia un senso di speranza per il futuro. Gli appassionati interventi di Laudati, Forgione, Chieppa, Losappio e Fucci. Si replica domani con Vendola e Giorgino

martedì 18 dicembre 2012 10.23
A cura di Stefano Massaro
Quando si parla di criminalità organizzata, di mafia, di sacra corona unita o di 'ndrangheta, si fa un'azione di trasparenza che lascia poco spazio all'immaginazione e molto alla pratica ed alla concretezza. Quando si parla di atti malavitosi è poi necessario parlare di legalità e sopratutto di cultura, intesa come conoscenza e partecipazione. E' stato appieno l'obiettivo rispettato da Liberamente, dialoghi sulla contemporaneità, nell'evento di sabato scorso nel Chiostro di San Francesco ad Andria, nel quale «Lotta alle mafie e la cultura della legalità» hanno trovato la loro naturale collocazione.

Gli illustri ospiti presenti al tavolo del quarto dialogo di questa stagione 2012, il Procuratore Capo di Bari Antonio Laudati, il deputato PDL Benedetto Fucci, il docente di Diritto Penale all'Università di Bari Prof. Giuseppe Losappio, l'ex Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Francesco Forgione e l'assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Andria Giuseppe Chieppa, hanno tracciato un percorso variegato e concreto del come la criminalità organizzata si ramifica sul territorio, del cosa si è fatto e si farà per combatterle, del perchè si crea ancora tanto consenso e di chi deve esser in prima fila in questa battaglia.

Ed al termine resta una certezza assoluta: le leggi ci sono, anche se andrebbero ulteriormente inasprite e sopratutto ci vorrebbe una riforma complessiva della giustizia attesa da oltre trent'anni per permettere ai «servitori dello Stato» di svolgere al meglio il proprio lavoro, ma la grande rivoluzione è tutta insita nella nostra coscienza e nelle scelte che ogni giorno operiamo nei confronti della legalità. Delinquere è affrontare le regole del vivere comune come una perdita di tempo, delinquere è non rispettare alcuni paletti fondamentali che muovono il nostro incedere, delinquere è utilizzare l'economia con poco controllo e tanto profitto, delinquere è creare dipendenza. Il messaggio finale è questo: la lotta va effettuata nel piccolo per giungere come una grande esplosione nel grande passando per una profonda riforma del mondo della politica e di chi legifera per la collettività. Le testimonianze appassionate del Procuratore Laudati o del calabrese Forgione, hanno dato un segno tangibile di quanto la mafia possa esser combattuta ogni giorni con i fatti e con le parole.

I dialoghi di Liberamente, organizzati dall'Associazione Ulisse di Andria, tornano domani, mercoledì 19 con l'incontro molto atteso tra Vendola e Giorgino con moderatore il giornalista Luca Telese.