La Fp Cgil sul piede di guerra: «Il Comune non paga il salario accessorio»
Sarebbero tre le annualità non corrisposte ai dipendenti
martedì 18 ottobre 2016
0.28
Nei giorni scorsi la CGIL Funzione pubblica provinciale, in una nota a firma di Michele Tedesco, Liana Abbascia e Gino Marzano ha diffidato il Comune di Andria in merito alla problematica del salario accessorio 2014-2015-2016 del personale comunale. Nella lettera è stata chiesta la convocazione urgente della delegazione trattante. La dura lettera della CGIL stigmatizza il mancato rispetto dei patti tra amministrazione e sindacati.
«In data 2 maggio 2016 è stato siglato, con l'amministrazione, un accordo in sanatoria sulla questione del salario accessorio attinente gli anni 2014 e 2015. Tutto ciò avveniva con notevole ritardo rispetto agli anni di riferimento e perciò la scrivente organizzazione sindacale, unitamente a tutte le altre, siglava l'accordo turandosi il naso, poiché per la prima volta nella storia della contrattazione del nostro ente, tale accordo è peggiorativo in confronto agli anni precedenti, a causa bilanci comunali in crisi per il rispetto del patto di stabilità. Pertanto, si premeva per la tempestiva applicazione di quanto si era deciso ed infatti, in data 20 maggio 2016 tali fondi hanno avuto il visto di regolarità dai Revisori dei Conti dell'Ente.
Inspiegabilmente, però, nonostante le assicurazioni della parte pubblica di uno scadenzario per le spettanze ai dipendenti: entro luglio tutte le indennità 2014; entro settembre liquidazione della produttività 2014 e tutto il 2015 (indennità e produttività), con programmazione e definizione anno 2016 in breve tempo, a oggi nessun provvedimento di presa d'atto di quei fondi è stato adottato dall'Ente, vanificando tutta l'urgenza che si è data in tale sede. Infatti, l'unico atto adottato dalla Giunta Municipale è la delibera n.152 datata 29 settembre 2016, che rinvia a successivi atti di consiglio comunale per l'esigibilità dello spettante 2014. Invece, per gli altri anni di cui sopra vi è un silenzio preoccupante della parte pubblica, tale da costringere la scrivente a diffidare per far adempiere tempestivamente i provvedimenti necessari utili a soddisfare quanto sottoscritto in data 2 maggio u.s.
Pertanto, la CGIL, senza esitazione, qualora entro sette giorni non ci saranno segnali con atti concreti, segnalerà il tutto alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica e a breve convocherà, come sigla sindacale o congiuntamente alle altre organizzazioni, un'assemblea con ordine del giorno, calendario di ore di sciopero con richiesta al Prefetto per la conciliazione obbligatoria, visto il coinvolgimento di servizi essenziali. Inoltre si comunica che si è dato mandato al proprio studio legale di intraprendere azioni per risarcimento danni procurati dai ritardi della Pubblica Amministrazione ai dipendenti, oltre alla denuncia al giudice preposto per il perseverante comportamento antisindacale».
«In data 2 maggio 2016 è stato siglato, con l'amministrazione, un accordo in sanatoria sulla questione del salario accessorio attinente gli anni 2014 e 2015. Tutto ciò avveniva con notevole ritardo rispetto agli anni di riferimento e perciò la scrivente organizzazione sindacale, unitamente a tutte le altre, siglava l'accordo turandosi il naso, poiché per la prima volta nella storia della contrattazione del nostro ente, tale accordo è peggiorativo in confronto agli anni precedenti, a causa bilanci comunali in crisi per il rispetto del patto di stabilità. Pertanto, si premeva per la tempestiva applicazione di quanto si era deciso ed infatti, in data 20 maggio 2016 tali fondi hanno avuto il visto di regolarità dai Revisori dei Conti dell'Ente.
Inspiegabilmente, però, nonostante le assicurazioni della parte pubblica di uno scadenzario per le spettanze ai dipendenti: entro luglio tutte le indennità 2014; entro settembre liquidazione della produttività 2014 e tutto il 2015 (indennità e produttività), con programmazione e definizione anno 2016 in breve tempo, a oggi nessun provvedimento di presa d'atto di quei fondi è stato adottato dall'Ente, vanificando tutta l'urgenza che si è data in tale sede. Infatti, l'unico atto adottato dalla Giunta Municipale è la delibera n.152 datata 29 settembre 2016, che rinvia a successivi atti di consiglio comunale per l'esigibilità dello spettante 2014. Invece, per gli altri anni di cui sopra vi è un silenzio preoccupante della parte pubblica, tale da costringere la scrivente a diffidare per far adempiere tempestivamente i provvedimenti necessari utili a soddisfare quanto sottoscritto in data 2 maggio u.s.
Pertanto, la CGIL, senza esitazione, qualora entro sette giorni non ci saranno segnali con atti concreti, segnalerà il tutto alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica e a breve convocherà, come sigla sindacale o congiuntamente alle altre organizzazioni, un'assemblea con ordine del giorno, calendario di ore di sciopero con richiesta al Prefetto per la conciliazione obbligatoria, visto il coinvolgimento di servizi essenziali. Inoltre si comunica che si è dato mandato al proprio studio legale di intraprendere azioni per risarcimento danni procurati dai ritardi della Pubblica Amministrazione ai dipendenti, oltre alla denuncia al giudice preposto per il perseverante comportamento antisindacale».