"La form du pèit tèue": commedia in vernacolo andriese presso la parrocchia Madonna di Pompei
Doppio appuntamento domenica 24 febbraio e il 3 marzo a Carnevale
martedì 19 febbraio 2019
07.00
Risate e tanto divertimento in programma presso la chiesa Madonna di Pompei: il gruppo teatrale parrocchiale, infatti, porta in scena una commedia in vernacolo andriese intitolata "La form du pèit tèue", in due atti (autore Riccardo Marolla). Doppio appuntamento in calendario presso il teatro parrocchiale in via Valle d'Aosta: lo spettacolo sarà infatti messo in scena domenica 24 febbraio e la domenica di Carnevale, il 3 marzo. Ancora una volta, dunque, si rinnova un appuntamento molto sentito con il dialetto andriese, un momento che il gruppo teatrale della parrocchia Madonna di Pompei rivive con la propria comunità da oltre 30 anni, a partire dalla fine degli anni '80.
«L'ambientazione di questa commedia è relativa al periodo del dopoguerra tra gli anni '50-'70, - spiega il regista e coordinatore del gruppo teatrale Domenico Guglielmi, - parliamo di una società contadina in cui generalmente il padre di famiglia pretendeva che il futuro marito della figlia portasse in dote il carro agricolo e il mulo, poichè doveva appunto coltivare i terreni. La ragazza portava in dote, invece, vestiario e gioielli. Nella società dell'epoca, per quanto riguarda la dote, si parlava di un contratto vero e proprio tra i genitori dei futuri sposi». Il regista precisa inoltre: «Il nostro intento non è semplicemente portare in scena uno spettacolo, ma è fondamentale soprattutto il periodo di preparazione: nonostante le numerose difficoltà che si possono incontrare, prepariamo questo immancabile appuntamento annuale con la volontà di stare insieme e vivere una bella esperienza comunitaria».
Per il gruppo teatrale della parrocchia Madonna di Pompei, inoltre, si tratta di un ritorno immediato in scena, dopo lo spettacolo in vernacolo andriese "L'inveit a u matrmony" rappresentato il 2 febbraio scorso in occasione di un evento organizzato dalla Pro Loco di Andria per celebrare VII Giornata Nazionale del dialetto e delle lingue locali.
Nella locandina in basso, personaggi ed interpreti della commedia.
«L'ambientazione di questa commedia è relativa al periodo del dopoguerra tra gli anni '50-'70, - spiega il regista e coordinatore del gruppo teatrale Domenico Guglielmi, - parliamo di una società contadina in cui generalmente il padre di famiglia pretendeva che il futuro marito della figlia portasse in dote il carro agricolo e il mulo, poichè doveva appunto coltivare i terreni. La ragazza portava in dote, invece, vestiario e gioielli. Nella società dell'epoca, per quanto riguarda la dote, si parlava di un contratto vero e proprio tra i genitori dei futuri sposi». Il regista precisa inoltre: «Il nostro intento non è semplicemente portare in scena uno spettacolo, ma è fondamentale soprattutto il periodo di preparazione: nonostante le numerose difficoltà che si possono incontrare, prepariamo questo immancabile appuntamento annuale con la volontà di stare insieme e vivere una bella esperienza comunitaria».
Per il gruppo teatrale della parrocchia Madonna di Pompei, inoltre, si tratta di un ritorno immediato in scena, dopo lo spettacolo in vernacolo andriese "L'inveit a u matrmony" rappresentato il 2 febbraio scorso in occasione di un evento organizzato dalla Pro Loco di Andria per celebrare VII Giornata Nazionale del dialetto e delle lingue locali.
Nella locandina in basso, personaggi ed interpreti della commedia.