La Fondazione Bonomo per la ricerca in agricoltura pronta a nuovi ambiti d'attività
Presidente Maria Carbone: "Collaborazioni con l'azienda Papparicotta, con rete Ostelli pubblici e percorsi enogastronomici"
lunedì 13 luglio 2020
15.53
La Fondazione Bonomo per la ricerca in agricoltura, nasce sulle ceneri dello storico "Centro di Ricerca di Castel del Monte". La messa in liquidazione del Centro aveva procurato una ferita enorme in considerazione della straordinaria ricchezza in termini di risorse umane e infrastrutture tecnologiche che il territorio andava perdendo. Per volontà della Provincia Bat, la Fondazione ha riportato in vita la bellissima struttura, donata alla collettività dalla famiglia Bonomo di Andria, grazie a progetti di ricerca condotti in collaborazione con l'Università di Foggia e la partnerschip di alcune primarie aziende del territorio.
A parlare di questa realtà e soprattutto dei programmi futuri è la Presidente del Consiglio di Amministrazione, la dott.ssa Maria Carbone:
«Il Presidente della Provincia Bat, avv. Bernardo Lodispoto, nel marzo scorso, ha provveduto a rinnovare il nuovo C.d.A. della "Fondazione Bonomo per la ricerca in agricoltura" conferendomi l'incarico di Presidente.
A parlare di questa realtà e soprattutto dei programmi futuri è la Presidente del Consiglio di Amministrazione, la dott.ssa Maria Carbone:
«Il Presidente della Provincia Bat, avv. Bernardo Lodispoto, nel marzo scorso, ha provveduto a rinnovare il nuovo C.d.A. della "Fondazione Bonomo per la ricerca in agricoltura" conferendomi l'incarico di Presidente.
Al momento dell'insediamento, è emersa in tutta la sua evidenza la situazione di completo stallo della Fondazione dal punto di vista gestionale, organizzativo e operativo.
A fronte di una totale inattività, che perdurava ormai da diversi anni, si registrava un disavanzo netto di gestione di diverse decine di migliaia di euro annui.
Dopo anni di incuria e abbandono, drammatica risultava essere la situazione in cui versavano i fabbricati del complesso edilizio di Castel del Monte e l'intero parco verde adiacente, dal momento che non si effettuavano interventi di manutenzione da diversi anni. Lo stato di degrado era tale da causare addirittura infiltrazioni di acqua piovana all'interno dello stabile. Nella struttura, già adibita a Centro di Ricerca, si trovavano ancora tutti gli impianti e le attrezzature, molte delle quali obsolete e inutilizzabili, del vecchio consorzio in liquidazione, oltre ai beni pignorati al Centro Provinciale Bonomo. Infine, ogni attività risultava essere definitivamente cessata da diversi anni.
Questa, in estrema sintesi, la situazione della Fondazione all'insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione.
È il caso di evidenziare che, a causa del block down per l'emergenza Covid-19, l'attuale C.d.A. ha potuto di fatto esercitare la propria funzione solo da maggio 2020. In questi circa due mesi di attività ha affrontato immediatamente la situazione economica, procedendo alla liquidazione delle situazioni debitorie in essere e alla elaborazione, con conseguente approvazione, dei bilanci 2018 e 2019. Volendo ripristinare la struttura, in modo da renderla fruibile il prima possibile, dopo aver effettuato piccoli lavori urgenti per la sicurezza, nell'attesa che si proceda con gli interventi straordinari su alcuni stabili interessati da un progetto già finanziato, si intende nell'immediato procedere a lavori di manutenzione straordinaria del parco verde.
Per quanto riguarda i beni e le attrezzature presenti nel Centro, al fine di poter riprendere il pieno possesso della struttura e per poterla proficuamente utilizzare, dopo aver inoltrato le dovute intimazioni agli Enti preposti, si sta provvedendo allo sgombero di quanto non di proprietà o non necessario o non funzionale all'attività della Fondazione e alla sanificazione degli ambienti.
Rimessa in moto la Fondazione sotto l'aspetto organizzativo e gestionale, si procederà ora a riattivarla operativamente e progettualmente, seguendo le chiare e già manifeste indicazioni del Presidente della Provincia Bat, avv. Bernardo Lodispoto. Dopo anni di inerzia, si intende riprendere il percorso interrotto e tornare a ricoprire un ruolo centrale nell'ambito della ricerca in agricoltura, per essere ancora un polo all'avanguardia ed un punto di riferimento per gli operatori del settore. Si stanno già esaminando una serie di ipotesi di programma congiunti ed eventuali collaborazioni in ambito agronomico con l'azienda agricola provinciale Papparicotta. Pur continuando a perseguire questa finalità, la Provincia Bat ha voluto sapientemente anche cogliere l'importante opportunità di un progetto di rilancio attraverso la Cooperazione internazionale Programma Interreg Grecia- Italia (Progetto "TheRoute_Net"). Si sono così creati concreti presupposti affinchè il Centro Bonomo possa rientrare in una rete di Ostelli pubblici 4.0 in grado di supportare attrattori culturali ma anche percorsi enogastronomici. Entrambi sono sicuramente progetti ambiziosi e lungimiranti che hanno come obiettivo unitario e prioritario il rilancio del nostro territorio partendo dalla valorizzazione del patrimonio agricolo, enogastronomico e turistico culturale. Tutto il lavoro svolto in questi mesi ha visto la massima disponibilità della Provincia Bat, in primis del Presidente, l'avv. Bernardo Lodispoto, e la collaborazione di tutti i componenti del C.d.A., nello specifico il dott. Francesco Capacchione, l'ing. Vittorio Pappolla, il dott. Antonio Quinto e il dott. Riccardo Bonomo, rappresentante della famiglia a cui ritengo qualcuno debba porgere delle scuse per lo stato di abbandono e degrado a cui è stata ridotta la struttura di Castel del Monte. Come riflessione conclusiva mi preme sottolineare una cosa, al momento dell'assunzione dell'incarico, ho voluto 'risparmiare' al Presidente della Bat, avv. Bernardo Lodispoto, il solito rituale dei ringraziamenti per la fiducia accordata. Quella che è potuta sembrare una 'mancanza' non è stata certamente determinata dalla mia ingratitudine ma dal fatto che ho ritenuto doveroso ringraziare il Presidente dimostrando coi fatti che la sua fiducia era stata ben riposta. Spero di essere sulla buona strada», conclude il Presidente del C.D.A. dott.ssa Maria Carbone.