La docente Rossella Fuzio Cicco scrive una poesia contro i tempi duri del Coronavirus
Il componimento si intitola “Mani cariche di preghiere”
giovedì 11 marzo 2021
8.58
La docente della scuola "Vittorio Emanuele III", Rossella Fuzio Cicco scrive una poesia contro i tempi duri del Coronavirus. Il componimento si intitola "Mani cariche di preghiere" e, con parole fluide, descrive la tristezza dei momenti bui che, noi tutti, stiamo vivendo durante la pandemia.
Mani cariche di preghiere
Sì, ho cantato alla luna la tristezza di questo mondo:
le stragi, le violenze,
le cattiverie, le guerre,
i soprusi, le prepotenze, le malattie.
Ho parlato di te coronavirus,
piccolo, invisibile, pandemico venuto
a completare il quadro di tanta desolazione.
Ma come un bimbo in silenzio ho aspettato,
Ho visto il cielo moltiplicarsi di stelle, piccole, grandi, luminose.
Ho visto scie splendenti
Una per una, una dietro l'altra
andavano le stelle.
Che strano, vanno tutte in fila,
che sarà mai?
Tu mi hai sussurrato:
sono i nonni volati quassù.
I nonni con i loro
sacrifici, dolori, gioie, tristezze, sogni
preghiere.
Tra le fragili ed esili dita avevano
la coronavirtus.
Il cielo ora brillava
di più.
Mani cariche di preghiere
Sì, ho cantato alla luna la tristezza di questo mondo:
le stragi, le violenze,
le cattiverie, le guerre,
i soprusi, le prepotenze, le malattie.
Ho parlato di te coronavirus,
piccolo, invisibile, pandemico venuto
a completare il quadro di tanta desolazione.
Ma come un bimbo in silenzio ho aspettato,
Ho visto il cielo moltiplicarsi di stelle, piccole, grandi, luminose.
Ho visto scie splendenti
Una per una, una dietro l'altra
andavano le stelle.
Che strano, vanno tutte in fila,
che sarà mai?
Tu mi hai sussurrato:
sono i nonni volati quassù.
I nonni con i loro
sacrifici, dolori, gioie, tristezze, sogni
preghiere.
Tra le fragili ed esili dita avevano
la coronavirtus.
Il cielo ora brillava
di più.