La Caritas parrocchiale di S. Riccardo ringrazia cittadini e associazioni per gli aiuti in favore dei bisognosi

«Questo ci rende uniti nella piena comunione spirituale del sentirci chiesa qui e adesso», commentano i responsabili della Caritas parrocchiale

mercoledì 15 aprile 2020 14.12
In questo tempo di emergenza sanitaria ed economica, sono numerosi i cittadini e le associazioni che si prodigano in favore dei bisognosi e di tutti coloro che stanno subendo pesantemente le conseguenze della pandemia. Molto attive sono le collaborazioni con i gruppi Caritas delle parrocchie, come quella di San Riccardo nel quartiere San Valentino. I responsabili della Caritas hanno voluto ringraziare tutti coloro che hanno offerto il proprio contributo per i cittadini in difficoltà.

«Carissimi parrocchiani, sia giusto farvi noto che quel poco che la Caritas parrocchiale di San Riccardo offre è tutta provvidenza! E in periodo di Coronavirus alla precarietà sanitaria ed economica mai si aggiunga l'ingratitudine. Pertanto come gruppo Caritas parrocchiale, in questo iniziale periodo di crisi, desideriamo dire il nostro grazie:

1) alla Caritas Diocesana, nella persona del direttore don Mimmo Francavilla, per i servizi e la fornitura dei beni di prima necessità;
2) al dottor. Claudio Sinisi, che a nome della Confcommercio ci ha fatto pervenire un goloso contributo dei relativi soci;
3) all'associazione "Amici per la vita" nella persona della gentile Laura Gemiti che con grande generosità si è prodigata per noi;
4) all'associazione Rotary nelle persone dei carissimi sign. Marmo Pietro e Riezzo Antonio;
5) a una banca che opera nella nostra città e che ha voluto mantenere l'assoluto riserbo;
6) ad alcuni insegnanti del nostro caro istituto comprensivo "Imbriani-Salvemini", che oltre all'impegno educativo hanno avvertito l'importanza di un altro tipo di supporto e sostegno.

Ma a queste associazioni aggiungiamo le tante persone di cui conosciamo i volti e i nomi e che hanno dato fondo alla loro piccola, ma ricchissima generosità. Ancora grazie...e continuate a esserci vicini. Voi lo siete già nelle nostre liturgie "in solitaria" e nelle celebrazioni del servizio quotidiano. Tutto questo ci rende uniti nella piena comunione spirituale del sentirci chiesa qui e adesso».