“La bottega del formaggio”: una tradizione lunga oltre un secolo
A sei anni dalla cessazione dell'attività commerciale, il racconto del sig. Riccardo Mazzone
martedì 19 febbraio 2019
20.40
A chiunque è capitato, almeno una volta, di comprare e degustare prodotti caseari dal negozio alimentare "La bottega del formaggio" più comunemente noto "dal sig. Mazzone", ubicato nella stretta via Carlo Troya, strada che collega due delle storiche e rinomate piazze della città, piazza Umberto I e la Catuma. Una vera e propria boutique del formaggio e di prodotti alimentari in generale, dove era possibile acquistare formaggi artigianali, prodotti esclusivi fatti giungere ad Andria o prodotti direttamente dalla famiglia Mazzone, come la ricotta e il formaggio di pecora o altre specialità provenienti da altre zone d'Italia, tutte rigorosamente selezionate come il provolone Auricchio, il Pecorino romano o provolone a pasta bianca piccante, caciocavalli artigianali di Lavello, prelibatezza casearie vendute insieme a salumi Vismara e Villani, bacalà norvegese e altre gustose prelibatezze marchiate dalle migliori etichette gastronomiche.
Ma, forse a molti, sfugge gran parte della storia familiare, indispensabile per comprendere e apprezzare, ciò che la rendeva unica e importante nel suo genere questa attività. A raccontarcela è proprio l'ultimo discendente della famiglia Mazzone, il ragioniere Riccardo.
Il tempio dell'eccellenza gastronomica, ha le sue radici nel lontano 1886, quando il trisavolo Nicola Mazzone, si prestò alla vendita di vini e formaggi locali. "Il mio trisnonno, veniva da Turi di Bari e venne a fare il cuoco al seminario vescovile. Generò ben 8 figli, un numero non eccezionale per quell'epoca - spiega il sig. Riccardo -. I fratelli del mio bisnonno erano quasi tutti salumieri ed aiutarono il mio bisnonno dandogli un po' di merce ciascuno ed egli iniziò il suo lavoro nel 1886. Con mio nonno, mio padre Nicola e mio zio Michele. Ebbe 3 figli ed il grande divenne capitano medico e sindaco di Andria. Mio nonno, invece, proseguì il lavoro paterno anche vendendo formaggi all'ingrosso. Con mio nonno collaborarono mio padre e mio zio Michele che lavorando con passione e costanza, diedero vita al negozio alimentare denominato "Riccardo Mazzone & figli", fondato nella medesima via Carlo Troya, mentre, la produzione del formaggio, si svolgeva in un caseificio, allora situato vicino la "Pineta".
Mentre prosegue il suo racconto, il sig. Mazzone, ci mostra vecchie foto, riportate di seguito all'articolo, che testimoniano le fasi e le tecniche di lavorazione del formaggio, un tempo plasmate in fuscelle in giunco, ancora ben conservate nella sua bottega divenuta ormai un museo di vecchi strumenti da lavoro: infatti è possibile ammirare vecchie bilance interamente in metallo, un' affettatrice elettrica, tra le prime in commercio oltre che un menù d'esordio denominato "11 maniere per preparare e cucinare la ricotta – omaggio della ditta Riccardo Mazzone & figli", databile negli anni '20, dove è possibile leggere e scoprire antiche ricette come "ravioli di ricotta al sugo di carne", "timballo di ricotta", "sfornato di ricotta al prosciutto" e ancora "zuppa abissina"; insomma un vero e proprio viaggio nel tempo tra sapienza del cibo e tradizioni.
"Negli anni '70 subentrai nella gestione dell'attività, nonostante avessi avuto buone offerte di lavoro. Decisi di proseguire l'attività di famiglia – prosegue il sig. Mazzone - perché mi piaceva e perché volevo essere libero da vincoli lavorativi presso altre strutture. Per migliorare la mia attività, mi sono dedicato ai buoni prodotti e badavo alla qualità più che al prezzo il locale fu ristrutturato nel 1990 e in tale occasione cambiai la sua denominazione in "La bottega del formaggio", proseguendo ininterrottamente l'attività fino al 31 Dicembre 2013", per essere libero dalle incombenze che sono presenti nell'attività lavorativa di un qualsiasi commerciante", conclude il sig. Mazzone
Durante gli anni, l'attività ha risentito, in positivo, di tanta dedizione e perizia, infatti ha ricevuto nel 1995, il riconoscimento dell'onorificenza di "Decano del Commercio", per i tanti anni di attività dell'esercizio commerciale svolti. Un'attività storica, dunque, sopravvissuta in città, da sempre attenta nella scelta dei prodotti alimentari di prima qualità e anche alla valorizzazione di prodotti caseari, quale espressione tangibile di un patrimonio culturale e tradizionale dal valore inestimabile.
Ma, forse a molti, sfugge gran parte della storia familiare, indispensabile per comprendere e apprezzare, ciò che la rendeva unica e importante nel suo genere questa attività. A raccontarcela è proprio l'ultimo discendente della famiglia Mazzone, il ragioniere Riccardo.
Il tempio dell'eccellenza gastronomica, ha le sue radici nel lontano 1886, quando il trisavolo Nicola Mazzone, si prestò alla vendita di vini e formaggi locali. "Il mio trisnonno, veniva da Turi di Bari e venne a fare il cuoco al seminario vescovile. Generò ben 8 figli, un numero non eccezionale per quell'epoca - spiega il sig. Riccardo -. I fratelli del mio bisnonno erano quasi tutti salumieri ed aiutarono il mio bisnonno dandogli un po' di merce ciascuno ed egli iniziò il suo lavoro nel 1886. Con mio nonno, mio padre Nicola e mio zio Michele. Ebbe 3 figli ed il grande divenne capitano medico e sindaco di Andria. Mio nonno, invece, proseguì il lavoro paterno anche vendendo formaggi all'ingrosso. Con mio nonno collaborarono mio padre e mio zio Michele che lavorando con passione e costanza, diedero vita al negozio alimentare denominato "Riccardo Mazzone & figli", fondato nella medesima via Carlo Troya, mentre, la produzione del formaggio, si svolgeva in un caseificio, allora situato vicino la "Pineta".
Mentre prosegue il suo racconto, il sig. Mazzone, ci mostra vecchie foto, riportate di seguito all'articolo, che testimoniano le fasi e le tecniche di lavorazione del formaggio, un tempo plasmate in fuscelle in giunco, ancora ben conservate nella sua bottega divenuta ormai un museo di vecchi strumenti da lavoro: infatti è possibile ammirare vecchie bilance interamente in metallo, un' affettatrice elettrica, tra le prime in commercio oltre che un menù d'esordio denominato "11 maniere per preparare e cucinare la ricotta – omaggio della ditta Riccardo Mazzone & figli", databile negli anni '20, dove è possibile leggere e scoprire antiche ricette come "ravioli di ricotta al sugo di carne", "timballo di ricotta", "sfornato di ricotta al prosciutto" e ancora "zuppa abissina"; insomma un vero e proprio viaggio nel tempo tra sapienza del cibo e tradizioni.
"Negli anni '70 subentrai nella gestione dell'attività, nonostante avessi avuto buone offerte di lavoro. Decisi di proseguire l'attività di famiglia – prosegue il sig. Mazzone - perché mi piaceva e perché volevo essere libero da vincoli lavorativi presso altre strutture. Per migliorare la mia attività, mi sono dedicato ai buoni prodotti e badavo alla qualità più che al prezzo il locale fu ristrutturato nel 1990 e in tale occasione cambiai la sua denominazione in "La bottega del formaggio", proseguendo ininterrottamente l'attività fino al 31 Dicembre 2013", per essere libero dalle incombenze che sono presenti nell'attività lavorativa di un qualsiasi commerciante", conclude il sig. Mazzone
Durante gli anni, l'attività ha risentito, in positivo, di tanta dedizione e perizia, infatti ha ricevuto nel 1995, il riconoscimento dell'onorificenza di "Decano del Commercio", per i tanti anni di attività dell'esercizio commerciale svolti. Un'attività storica, dunque, sopravvissuta in città, da sempre attenta nella scelta dei prodotti alimentari di prima qualità e anche alla valorizzazione di prodotti caseari, quale espressione tangibile di un patrimonio culturale e tradizionale dal valore inestimabile.