L'ultimo saluto a Vincenzo Santovito: l'orgolioso marò ed attivista dall'animo gentile
E' scomparso dopo una lunga malattia
martedì 19 dicembre 2023
13.28
Nella chiesa San Giuseppe Artigiano ad Andria, nella cerimonia funebre officiata dal Sacerdote don Peppino Lapenna, l'ultimo saluto all'orgoglioso marò e attivista sociale Vincenzo Santovito. Tanti gli amici e parenti che hanno portato l'ultimo saluto a Vincenzo, stimato artigiano, storico e battagliero difensore dei Diritti Civili. Una vita al servizio della sua amata città che oggi lo ricorda attraverso le parole del suo amico fraterno Savino Montaruli, compagno di tante battaglie in oltre 35 anni di amicizia, stima e rispetto reciproco.
Al termine del rito funebre Savino Montaruli ha ricordato così il suo amico Vincenzo: "la scomparsa di Vincenzo lascia un grande vuoto nel tessuto sociale della nostra città. La notizia della scomparsa di Vincenzo, dopo una lunga malattia, mi ha rattristito moltissimo. Oggi la città di Andria piange la scomparsa di un combattente onesto, umile e generoso. Un combattente che ha fatto della sua vita un continuo impegno sociale al servizio della sua comunità. La storia parla di Vincenzo e del suo incessante amore per gli altri e per la bellezza, per la gentilezza. Vincenzo ha saputo essere, contemporaneamente, uomo severo nell'affermazione dei principi civili in cui credeva ma mai aggressivo, mai presuntuoso, sempre gentile ed amorevole. E' stato il più giovane socio, attivista e cofondatore dell'A.N.M.I. – Associazione Nazionale Marinai d'Italia, Gruppo di Andria – ed il suo incommensurabile amore per il mare, sin da giovane marinaio, ha temprato il suo carattere e la sua indole estremamente riflessiva e protesta verso gli altri. Da giovane Alfiere, Vincenzo Santovito portò il Vessillo a battesimo nella grande Piazza Vittorio Emanuele II (Piazza Catuma), in occasione del raduno dei tanti Gruppi A.N.M.I. provenienti da ogni parte d'Italia, con la benedizione dell'allora Vescovo S.E. mons. Giuseppe Lanave. L'Attivismo Civico ci ha visto uniti nelle battaglie storiche della città di Andria, dalla difesa dei Diritti, come quello alla casa, fino alla civica e democratica ribellione del 9 dicembre e la lunga, vittoriosa battaglia per ottenere il riconoscimento della Sede Legale della Sesta Provincia nella città di Andria. Tutto questo passando per un infinito numero di manifestazioni di piazza a Difesa dei Diritti Civili, senza trascurare mai l'impegno a favore delle periferie e del centro storico, come l'adozione della Stradina più Stretta in sinergia con il prof. Riccardo Suriano ed altri amici comuni. Le tantissime Petizioni Popolari che ci hanno portato a raccogliere decine di migliaia di firme a tutela della Villa Comunale e per la riapertura del Teatro nella città di Andria ma anche per le iniziative popolari contro gli aumenti delle tasse locali e contro le vessazioni tributarie. Storica la sua battaglia che lo portò fino a Roma contro la tassazione della prima casa, con un successo che ebbe vasta eco in tutto il Paese. Il mio ricordo di Vincenzo potrebbe davvero occupare moltissime pagine ma credo non ce ne sia bisogno perché quelle pagine sono state scritte e resteranno indelebili nella mente degli andriesi. Ho avuto l'onore di essere stato io stesso la "penna" che ha trascritto, per oltre 35 anni, i pensieri di Vincenzo; le sue emozioni, la sua rabbia e le sue speranze. Pensieri ed emozioni di un uomo semplice che sapeva dare un senso ai dettagli senza mai trascurare i particolari. Una sensibilità rara e preziosa che è stata l'insegnamento per tanti che in quelle nostre battaglie si sono ritrovati ed identificati. Ora, Vincenzo Caro, sei su quella grande nave nel vasto mare che circonda i Veri Marinai. Non hai più l'ancora da gettare perché nessuno può ora trattenere la tua nave in rotta verso il Paradiso che ti accoglierà come vengono accolte le anime belle, buone e generose come la tua. Ciao, Vincenzo. E' stato molto bello conoscerti e condividere le nostre strade che non si sono mai separate"
Al termine del rito funebre Savino Montaruli ha ricordato così il suo amico Vincenzo: "la scomparsa di Vincenzo lascia un grande vuoto nel tessuto sociale della nostra città. La notizia della scomparsa di Vincenzo, dopo una lunga malattia, mi ha rattristito moltissimo. Oggi la città di Andria piange la scomparsa di un combattente onesto, umile e generoso. Un combattente che ha fatto della sua vita un continuo impegno sociale al servizio della sua comunità. La storia parla di Vincenzo e del suo incessante amore per gli altri e per la bellezza, per la gentilezza. Vincenzo ha saputo essere, contemporaneamente, uomo severo nell'affermazione dei principi civili in cui credeva ma mai aggressivo, mai presuntuoso, sempre gentile ed amorevole. E' stato il più giovane socio, attivista e cofondatore dell'A.N.M.I. – Associazione Nazionale Marinai d'Italia, Gruppo di Andria – ed il suo incommensurabile amore per il mare, sin da giovane marinaio, ha temprato il suo carattere e la sua indole estremamente riflessiva e protesta verso gli altri. Da giovane Alfiere, Vincenzo Santovito portò il Vessillo a battesimo nella grande Piazza Vittorio Emanuele II (Piazza Catuma), in occasione del raduno dei tanti Gruppi A.N.M.I. provenienti da ogni parte d'Italia, con la benedizione dell'allora Vescovo S.E. mons. Giuseppe Lanave. L'Attivismo Civico ci ha visto uniti nelle battaglie storiche della città di Andria, dalla difesa dei Diritti, come quello alla casa, fino alla civica e democratica ribellione del 9 dicembre e la lunga, vittoriosa battaglia per ottenere il riconoscimento della Sede Legale della Sesta Provincia nella città di Andria. Tutto questo passando per un infinito numero di manifestazioni di piazza a Difesa dei Diritti Civili, senza trascurare mai l'impegno a favore delle periferie e del centro storico, come l'adozione della Stradina più Stretta in sinergia con il prof. Riccardo Suriano ed altri amici comuni. Le tantissime Petizioni Popolari che ci hanno portato a raccogliere decine di migliaia di firme a tutela della Villa Comunale e per la riapertura del Teatro nella città di Andria ma anche per le iniziative popolari contro gli aumenti delle tasse locali e contro le vessazioni tributarie. Storica la sua battaglia che lo portò fino a Roma contro la tassazione della prima casa, con un successo che ebbe vasta eco in tutto il Paese. Il mio ricordo di Vincenzo potrebbe davvero occupare moltissime pagine ma credo non ce ne sia bisogno perché quelle pagine sono state scritte e resteranno indelebili nella mente degli andriesi. Ho avuto l'onore di essere stato io stesso la "penna" che ha trascritto, per oltre 35 anni, i pensieri di Vincenzo; le sue emozioni, la sua rabbia e le sue speranze. Pensieri ed emozioni di un uomo semplice che sapeva dare un senso ai dettagli senza mai trascurare i particolari. Una sensibilità rara e preziosa che è stata l'insegnamento per tanti che in quelle nostre battaglie si sono ritrovati ed identificati. Ora, Vincenzo Caro, sei su quella grande nave nel vasto mare che circonda i Veri Marinai. Non hai più l'ancora da gettare perché nessuno può ora trattenere la tua nave in rotta verso il Paradiso che ti accoglierà come vengono accolte le anime belle, buone e generose come la tua. Ciao, Vincenzo. E' stato molto bello conoscerti e condividere le nostre strade che non si sono mai separate"