L'opposizione preme per le dimissioni, la maggioranza si difende

Dopo l'arresto dell'Assessore Lotito fiducia nella magistratura e occhi puntati sulla raccolta del vetro

lunedì 16 dicembre 2013 12.15
A cura di Stefano Massaro
Arriverà nei prossimi giorni la richiesta da parte delle opposizioni in Consiglio Comunale della sfiducia nei confronti del Sindaco Nicola Giorgino dopo l'arresto dell'Assessore all'Ambiente Francesco Lotito e le indagini in corso da parte della Procura di Monza. Sabato mattina si è celebrato un Consiglio Comunale essenziale per evitare ai cittadini andriesi il pagamento dell'addizionale IMU sulla prima casa e per apportare piccole altre modifiche di bilancio nonché per presentare il nuovo Assessore all'Ambiente della Città di Andria, l'On. Benedetto Fucci. Ma opposizioni e maggioranza continuano la loro battaglia su di un terreno complesso come quello dell'appalto del servizio di raccolta dei rifiuti e delle tasse che ricadranno sui cittadini in particolare con la nuova TARES che subito dopo Natale sarà nelle case degli andriesi.

«L'estrema correttezza istituzionale assunta dai consiglieri di opposizione - dicono dalle minoranze a Palazzo di Città - non consente a nessuno che venga confusa con un silenzio ingiustificato! L'auspicio è che l'avvilente vicenda giudiziaria che ha coinvolto l'amministrazione Giorgino si riveli infondata soprattutto nell'interesse della nostra città e della sua immagine, duramente lesa da fatti di estrema gravità, per come ad oggi ci vengono prospettati. Prendiamo le distanze non solo dalla vicenda specifica, ma da tutte quelle azioni politiche che si basano su clientele e favoritismi. Delude, pesantemente, l'atteggiamento della maggioranza di centro destra che nemmeno per un secondo si mette in discussione, come se nulla stia accadendo». Il documento sottoscritto da PD, Andria 3, L'Alternativa, La Risposta, IDV e SEL, punta l'attenzione proprio sul Consiglio Comunale celebrato sabato scorso: «Delude anche l'assordante silenzio del Sindaco. In un documento politico consegnato alla stampa qualche giorno addietro, le minoranze hanno chiesto chiarezza, non silenzio. Alla maggioranza abbiamo offerto anche oggi un'enorme àncora di salvataggio in Consiglio Comunale: due ordini del giorno con richiesta all'Amministrazione di impegnarsi a valutare l'opportunità di sospendere il pagamento della rata a saldo della TARES o di rideterminarne il costo ma, ovviamente, sono stati respinti. Nessuno spiraglio di collaborazione. Non ci resta una sola richiesta: dimissioni e a casa».

Non tarda la reazione della maggioranza con una nota a firma di Forza Italia, Andria 2010, Alleanza per Andria, Nuova Generazione, Andria Possibile e Patto per Andria con la piena fiducia verso la magistratura e la risposta alle sollecitazioni con il rimando alle vicende nazionali: «Sulle recenti vicende giudiziarie: al netto dei giudizi immediati che ogni cittadino può liberamente dare, non è opportuno intervenire con giudizi sommari, in quanto sulle stesse è solo la Magistratura, e naturalmente la difesa, ad aver titolo per esprimersi. Attendiamo pertanto con rispetto ma anche con fiducia il lavoro di accertamento in corso. Con la modifica del regolamento IMU l'Amministrazione Comunale di Andria, ha assunto a proprio carico la parte dell'IMU che il Governo centrale aveva deciso di scaricare sui cittadini. E' da qui che intendiamo ripartire per mettere in chiaro alcune altre questioni. Sulla questione rifiuti, però, è necessario attestarci sui dati oggettivi, causa dell'aumento del costo del servizio. Le cause sono almeno tre, primo il mancato adeguamento della tariffa al 2010. Doveva essere pari al 90% del costo del servizio che, al contrario, era coperto solo per il 60%. Abbiamo dovuto adeguare pertanto le tariffe molto vicine al costo reale. Doveva essere fatto prima con gradualità. Poi, secondo, era in scadenza l'appalto per la raccolta dei rifiuti, in proroga da molti anni, e si doveva passare ad un nuovo appalto con l'obbligo di differenziare al massimo la raccolta, con conseguente lievitazione dei costi. E terzo l'alta evasione sulla tassa dei rifiuti!! Nonostante il recupero di almeno il 10% di evasione – grazie al lavoro degli uffici e delle banche dati (anagrafe, catasto, agenzia entrate) – gli evasori sono ancora oltre il 30%. Ma grazie agli incroci presto verranno scovati tutti! Perché il mancato pagamento di alcuni nostri concittadini ricade inevitabilmente su quelli che pagano! Questa è l'amara realtà!».
Opposizioni in Consiglio Comunale: «Via la delibera del servizio porta a porta per il vetro alla Sangalli»

Le opposizioni in Consiglio Comunale scrivono alla stampa chiedendo che l'amministrazione comunale, dopo i provvedimenti della Procura di Monza, ritiri la delibera del 22 novembre scorso con la quale si affidava proprio alla Sangalli la raccolta del vetro porta a porta:
«Il GIP di Monza denuncia che la ditta Sangalli ha suggerito una variante del contratto "rifiuti" tale da fare lievitare l'importo di 800.000 euro tramite l'introduzione della raccolta del vetro porta a porta anziché con l'utilizzo delle campane. Detto fato: la Giunta comunale con propria deliberazione n. 296 del 22.11.2013, decide di procedere all'assegnazione di tale servizio alla ditta Sangalli, nonostante il Consiglio Comunale, su richiesta delle opposizioni, avesse da tempo chiesto l'incremento del numero delle campane, contrattualmente previsto, presenti sul territorio, se la situazione non fosse drammatica si rischia il ridicolo. La Giunta Giorgino, se ancora è in grado di fare qualcosa di serio e di autorevole, revochi immediatamente quella delibera e poi vada a casa».