L'ombra di un nuovo caso covid 19 tra i dipendenti della Sangalli: "Nessuna tutela per noi lavoratori"
Anche stamane capannelli di dipendenti davanti ai cancelli del cantiere di via Barletta. La protesta dell'USB
sabato 21 novembre 2020
8.45
Un nuovo caso covid 19 ci sarebbe tra i dipendenti della società Sangalli. La notizia, che è circolata stamane tra i lavoratori dell'azienda monzese che si occupa della raccolta differenziata ad Andria, non ha ancora ricevuto conferme, ma è bastato questo per alzare ulteriormente il livello del clima di forte preoccupazione che serpeggia tra i dipendenti, che anche questa mattina si sono riuniti spontaneamente davanti al cantiere di via Vecchia Barletta, prima di prendere servizio, proprio per commentare le ultime vicende che li riguardano.
Alla luce di queste ultime notizie, è intervenuta la rappresentanza del sindacato USB igiene ambientale di Andria.
La USB chiede come mai la società Sangalli non stia provvedendo a fornire ai propri dipendenti i dpi previsti per evitare i contagi. Altro quesito come mai la situazione non è monitorata dall'azienda e dall'Asl Bt, così come previsto dai protocolli anti covid.
Nel sottolineare come questo servizio pubblico sia essenziale per ogni comunità, rivolge un appello alla Civica Amministrazione ed in particolare alla Sindaca Bruno ad intervenire sulla vicenda, insieme alle altre sigle sindacali, ed a chiedere all'azienda Sangalli che procedura viene adottata per la raccolta dei rifiuti appartenenti ai contagiati che si trovano in quarantena domiciliare.
Espressamente l'USB rivolge questa precisa domanda: «I delegati aziendali CGIL, CISL, Fiadel e il responsabile della sicurezza, come mai non si esprimono pubblicamente?»
Altra nota dolente riguarda il continuo verificarsi di infortuni occorsi negli ultimi tempi ai lavoratori. Anche in questo caso viene richiesto un deciso intervento dell'azienda e del responsabile della sicurezza, al fine di garantire la costante integrità fisica per i lavoratori.
Alla luce di queste ultime notizie, è intervenuta la rappresentanza del sindacato USB igiene ambientale di Andria.
La USB chiede come mai la società Sangalli non stia provvedendo a fornire ai propri dipendenti i dpi previsti per evitare i contagi. Altro quesito come mai la situazione non è monitorata dall'azienda e dall'Asl Bt, così come previsto dai protocolli anti covid.
Nel sottolineare come questo servizio pubblico sia essenziale per ogni comunità, rivolge un appello alla Civica Amministrazione ed in particolare alla Sindaca Bruno ad intervenire sulla vicenda, insieme alle altre sigle sindacali, ed a chiedere all'azienda Sangalli che procedura viene adottata per la raccolta dei rifiuti appartenenti ai contagiati che si trovano in quarantena domiciliare.
Espressamente l'USB rivolge questa precisa domanda: «I delegati aziendali CGIL, CISL, Fiadel e il responsabile della sicurezza, come mai non si esprimono pubblicamente?»
Altra nota dolente riguarda il continuo verificarsi di infortuni occorsi negli ultimi tempi ai lavoratori. Anche in questo caso viene richiesto un deciso intervento dell'azienda e del responsabile della sicurezza, al fine di garantire la costante integrità fisica per i lavoratori.