"L'Europa delle opportunità": ad Andria l'europarlamentare Elena Gentile

Integrazione comunitaria ed occupazione i temi dell'incontro svoltosi presso lo "Sportello al Cittadino"

mercoledì 19 dicembre 2018 19.22
"L'Europa delle opportunità. Per i territori e per le persone", è stato il titolo dell'incontro promosso dal gruppo di "Alleanza progressista dei socialisti & democratici" al Parlamento europeo, tenutosi nella serata di martedì 18 dicembre, che ha visto ad Andria la presenza di Elena Gentile, parlamentare europea componente della Commissione occupazione e affari sociali e del consigliere regionale Sabino Zinni, capogruppo della Lista Emiliano Sindaco di Puglia. A moderare l'incontro l'avv. Giovanna Bruno, consigliere provinciale e comunale del Pd.

«Stasera grazie all'invito di Elena Gentile e Giovanna Bruno abbiamo avuto modo, con i molti presenti, di allargare lo sguardo. Abbiamo potuto guardare alla nostra terra dal punto di vista europeo - ha spiegato il consigliere regione Zinni. - Vorrei parlarvi della mia esperienza personale. Ho iniziato a fare il notaio nel 1992, ricordo che mi toccava validare mutui al 20% di tasso, oggi ho validato un mutuo all'1,5% di tasso. Questo non è un caso, è il frutto del fatto che siamo parte di un grande contenitore politico-economico-culturale chiamato Europa. L'Europa è come l'aria: fin quando c'è non se ne apprezza l'importanza, lo si fa quando viene a mancare. Il problema è che mentre ce ne si accorge si muore soffocati a causa delle proprie chiusure mentali, politiche e geografiche. Certo è un'istituzione da migliorare, è da riformare, con un sacco di difetti, ma sia chiaro che l'Europa è la nostra finestra verso il mondo e tenerla aperta è l'unico modo che abbiamo per respirare aria nuova».

«L'Europa costa per ogni cittadino €3,75 all'anno per 500 milioni di cittadini che hanno intrecciato un sogno, un continente culla della democrazia e tutela dei diritti che oggi è sotto attacco - ha continuato la parlamentare Elena Gentile. - L'Europa oggi è un'istituzione che viene quotidianamente violentata da chi pensa che tornare alla cultura dei confini sia la soluzione alle paure che attraversano la nostra società. È invece è una grande opportunità non solo perché mette a disposizione risorse copiose, ma perché offre strumenti di programmazione e regole per poter crescere e assecondare la voglia di sviluppo dei territori, delle imprese; facendo una scelta di campo netta che è quella a tutela dell'ambiente e che promuove una crescita inclusiva che non può lasciare indietro le persone fragili e più vulnerabile».
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