L'ecologista Nicola Montepulciano: "Inadeguata la presenza di alberi nella pista ciclabile di via Preti"

Il ricercatore andriese spiega l'importanza di eliminare arbusti in alcune zone di Andria

domenica 12 dicembre 2021 9.25
"E' doveroso dare atto che i lampioni del parco giochi, finalmente, sono stati spenti dopo circa due anni, durante i quali sono rimasti accesi giorno e notte: soldi buttati al vento e inquinamento pazzesco. Lo stesso problema si presentò anche durante l'ultima amministrazione Giorgino e sempre dietro mia segnalazione fu risolto. Se questa anomalia dovesse presentarsi di nuovo significa che potrebbe esserci un guasto nei vari congegni elettrici, che deve essere riparato perchè non si devono buttare soldi e non si deve contribuire all'inquinamento atmosferico in nessun modo. Ecologia è sinonimo di risparmio e per una città come la nostra oberata di debiti per milioni di euro è obbligatorio risparmiare sino all'ultimo centesimo", scrive il ricercatore andriese Nicola Montepulciano.

"Ma ecco altre segnalazioni: la prima riguarda la pista ciclabile di via Mattia Preti, dove qualcuno si divertì a piantare molti alberi proprio in mezzo alla pista, ora ne sono rimasti tre: due palme e un cedro del Libano ( notare l'accostamento sballato, scriteriato: due alberi del clima caldo equatoriale e uno che vive nella fascia montana a clima fresco ), comportamento altamente diseducativo, segnalato più volte da me anche all'attuale amministrazione. Le palme furono eliminate, il cedro è ancora lì. Sappiamo che non ci sono soldi per procedere alla rimozione, ma, secondo me, bisogna trovare il modo per rimuoverlo altrimenti, l'esempio diseducativo permane, può diventare un "habitus mentale" per tutti e crederanno così di poter disporre della cosa pubblica a proprio piacimento. Oltre al fatto che si disincentiva l'uso delle già poche piste ciclabili, alcune bellissime come quelle di via Filippo Lippi, vero prestigio per Andria, altre che fanno piangere, come quelle di via Mattia Preti dove, per giunta, furono piantati tre o più alberi.

Sempre in tema di alberi sono molti quelli da eliminare: due pini secchi nella Pineta; nella ex villa comunale nell'aiuola dei cedri, vicina allo chalet, ve ne sono due da eliminare per lo stesso motivo, per non parlare poi dei lecci secchi di corso Cavour, sono almeno tre. Come si sa, non ci sono soldi, ma ritengo doverosa una annotazione da parte mia. Quei soldi spesi in inutili lavori per l'allora bellissima Villa comunale ( per milioni di euro ), dovevano essere messi da parte e spesi, di volta in volta, per la necessaria ed immancabile manutenzione come si fa per tutte le ville e giardini pubblici di questo mondo. Molti politici comunali attualmente in carica lo erano anche quando si decise di stravolgere il bellissimo assetto della Villa, ma nessuno mosse un dito per opporsi, forse per incompetenza, forse per opportunità politica o per coerenza di partito. Ci furono due sole opposizioni non di partito, una da parte mia e l'altra del Laboratorio della Politica. Inascoltate. Ed ora siamo qui a piangere perché non ci sono soldi per la normalissima manutenzione, perché buttati al vento".
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