L'Avis di Andria si riunisce nell'assemblea ordinaria per tracciare il bilancio del 2021

Lo scorso anno sono state registrate oltre 2700 donazioni, in leggero aumento rispetto al 2020

lunedì 21 febbraio 2022 11.05
A cura di Antonio D'Oria
La sezione andriese dell'Avis "Dott. Nicola Porziotta" si è riunita ieri, domenica 20 febbraio nella sala convegni del Chiostro di San Francesco, per l'assemblea ordinaria annuale, tra gli appuntamenti più importanti della Comunale soprattutto per tracciare il bilancio dell'anno precedente. Infatti, tra i punti all'ordine del giorno dell'assemblea (indetta in prima convocazione alle ore 7:00 e in seconda convocazione alle ore 9:00) figura la relazione sul Bilancio Consuntivo del 2021, in cui si tirano le somme dell'anno precedente per quanto riguarda i dati sulle donazioni di sangue.

La Comunale ha mantenuto nel 2021 lo stesso volume di donazioni rispetto al 2020: nello specifico, sono state registrate 2751 donazioni (qualche decina di unità in più rispetto all'anno precedente) di cui 159 in aferesi. Non è stato possibile, a causa della pandemia, recuperare il consistente calo rispetto al 2019, con oltre mille donazioni in meno, ma l'Avis andriese è comunque riuscita a raggiungere gli obiettivi prefissati grazie a un'intensa attività di sensibilizzazione e promozione. Grazie ai vaccini che hanno rallentato la diffusione del virus e col sopraggiungere della stagione estiva, la Comunale ha potuto vivere diverse iniziative: per citarne alcune, la celebrazione della Giornata Mondiale del Donatore, la partecipazione alla "Camminata tra gli Olivi" in qualità di partner, il sostegno al progetto "Baskin - Sport Insieme" e la celebrazione eucaristica per il 30° anniversario dell'associazione.

«L'assemblea ordinaria è un adempimento formale di ogni anno, - spiega il presidente dell'Avis Andria, Nicola Berardino - ed è anche un'occasione per riepilogare le attività dell'associazione e aggiornare i soci sull'andamento della vita dell'associazione». Vita di cui sono parte integrante le giovani generazioni: a tal proposito, la Comunale ha ripreso gli incontri nelle scuole, che la didattca a distanza non ha consentito per gran parte del 2020 e del 2021. In questo periodo non è stato possibile realizzare il Progetto Salute che da anni prevede l'assegnazione di borse di studio e tablet agli studenti che si distinguono per numero di donazioni. L'iniziativa è stata ripresa lo scorso dicembre, in collaborazione con l'Avis Provinciale della Bat che è promotrice del bando "Save Blood for All", rivolto ai giovani e consistente nella realizzazione di brevi filmati sul tema della donazione di sangue. «I giovani sono una risorsa preziosa. Abbiamo tanti donatori - prosegue il presidente Berardino - che lasciano l'associazione per limiti di età oppure dopo due anni di inattività, dunque c'è bisogno di rinnovare le liste e i ragazzi maggiorenni sono i candidati ideali per questo ricambio generazionale». L'associazione spera di ripartire anche con le raccolte straordinarie di sangue grazie all'impiego delle autoemoteche.

L'assemblea ordinaria svoltasi ieri è stata l'occasione anche per fare il punto sul primo anno di Nicola Berardino da presidente dell'Avis di Andria: «Proprio il 21 febbraio dell'anno scorso - spiega Berardino - abbiamo svolto l'assemblea elettiva, ringrazio il Consiglio Direttivo che mi hanno dato una mano per far fronte alle difficoltà in questo primo anno di presidenza, reggendo all'impatto del covid. Grazie al sostegno da più parti è stato possibile operare con serenità: certo possiamo sempre fare di meglio, valutando la qualità del contributo fornito per portare avanti i valori e il messaggio di cui la nostra associazione è promotrice».

Presente all'assemblea ordinaria anche il presidente dell'Avis provinciale, Vincenzo De Pietro: «Stiamo registrando miglioramenti nel numero delle donazioni grazie agli accorgimenti messi in atto da tutte le comunali della Bat, dopo il terribile periodo del 2020, L'anno 2021 si è chiuso con una lieve crescita, ma ancora non siamo usciti del tutto dal periodo pandemico, che purtroppo stiamo ancora attraversando. Tuttavia oggi siamo più attrezzati per affrontarlo. Non ci potevamo permettere anche quest'anno di stare sui livelli del 2020, dove c'è stata una decrescita della raccolta di sacche di sangue a livello nazionale con la sospensione degli interventi chirurgici negli ospedali. Il fabbisogno di sangue è stato compensato dalle esigenze ospedaliere, ma non si poteva continuare così. Ritengo che in questo 2022 torneremo gradualmente ai livelli precedenti alla pandemia».
IMG
IMG
IMG
IMG
IMG
IMG
IMG
IMG
IMG