L'Avis Andria si riunisce per l'Assemblea Ordinaria e tracciare il bilancio del 2020

Domenica mattina i soci della sezione comunale "Dott. Nicola Porziotta" si sono riuniti nella sala convegni dell'Hotel Ottagono

martedì 23 febbraio 2021 10.44
A cura di Antonio D'Oria
I soci della sezione comunale di Andria dell'Avis "Dott. Nicola Porziotta" si sono riuniti per l'Assemblea Ordinaria domenica 21 febbraio nella sala convegni dell'Hotel Ottagono, nel pieno rispetto delle norme anti-covid. Un momento importante per l'associazione a livello locale utile per tirare le somme dell'anno precedente e presentare i vari bilanci, quello consuntivo del 2020 e il preventivo del 2021. Tra i punti all'ordine del giorno, la comunale di Andria ha nominato i delegati all'Assemblea Provinciale e dato indicazione per i delegati all'Assemblea Regionale e Nazionale. Per quanto riguarda il rinnovo delle cariche sociali all'interno della sezione cittadina dell'Avis, è stato confermato il numero di 13 membri del Consiglio Direttivo, da cui attraverso le votazioni sono scaturite le varie cariche associative con volti nuovi (presidente, vicepresidente, segretario, tesoriere).

Le ripercussioni della pandemia hanno toccato profondamente anche l'Avis a livello nazionale: soprattutto durante il lockdown dello scorso marzo, le donazioni sono calate sensibilmente, complice la paura del momento. «I dati sono calati anche in città - ha spiegato la presidente dell'Avis Andria, Mariagrazia Iannuzzi - così come a livello nazionale. Tra la paura di andare a donare e la chiusura delle scuole che non ci ha consentito di effettuare diversi interventi, il numero delle donazioni si è notevolmente ridotto».

Un lieve miglioramento si è registrato grazie alle misure di sicurezza che hanno consentito ai cittadini di donare il sangue in completa tranquillità. «Si è registrato un calo delle donazioni ma non un tracollo - ha proseguito Ruggiero Fiore, Segretario Generale Nazionale Avis - anzi è stato possibile mantenere l'autosufficienza perchè purtroppo si sono ridotte le attività ospedaliere, che hanno subito un ritardo e questo ci preoccupa molto. Abbiamo dimostrato che la nazione c'è, perchè l'Avis è uno spaccato dell'Italia, che la voglia di vivere e di impegnarsi nel volontariato è tanta e quindi la nostra presenza è ancora più necessaria».

L'Avis si augura di recuperare al più presto il rapporto con il mondo degli studenti, non appena ci sarà una riapertura completa delle scuole in sicurezza. «La chiusura delle scuole ha pesato in questo calo di donazioni, - chiarisce Vincenzo De Pietro, presidente provinciale Avis Bat - era inevitabile perchè il rapporto che l'associazione ha costruito nei decenni con gli studenti è molto consolidato. Siamo comunque pronti a riprendere il contatto con i giovani non appena le scuole potranno riprendere le attività: questo rapporto con le giovani generazioni può assicurare quell'autosufficienza di cui il territorio ha bisogno».
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