L'autopsia non scioglie i dubbi: altri esami per la piccola Veronica

Il medico legale non avanza ipotesi sul decesso della bambina andriese di tre anni. Restano cinque i medici iscritti nel registro degli indagati

giovedì 4 luglio 2013 15.57
A cura di Stefano Massaro
Saranno gli esami istologici e tossicologici sui residui organici rinvenuti sulla tutina della "piccola" Veronica, morta domenica scorsa ad Andria. L'autopsia disposta dalla Procura della Repubblica di Trani ed eseguita ieri pomeriggio nell'Istituto di Medicina Legale di Bari, non è riuscita a rilevare nulla di particolare per dare un volto al motivo dell'improvvisa morte avvenuta nel sonno per arresto cardiaco.

La bambina di tre anni era affetta da una rara patologia, la fenilchetonuria, ed era in cura presso l'Ospedale Giovanni XXIII. Domenica scorsa ha iniziato a vomitare ed i genitori, allarmati dall'insistenza del vomito, si sono rivolti alla Guardia Medica di Andria. Lì sarebbe stata prescritta una supposta, il Peridon, che nelle ipotesi degli inquirenti potrebbe esser incompatibile con la stessa patologia della quale la piccola era affetta. Dopo poche ore dalle prescrizione, la corsa disperata al Pronto Soccorso quanto era già troppo tardi. Da una prima ricostruzione, i genitori della piccola Veronica, hanno informato i medici della Guardia Medica della patologia della quale era affetta. Il Pubblico Ministero di Trani, Scimè, ha dovuto iscrivere nel registro degli indagati, tutti e cinque i medici di turno con l'ipotesi di omicidio colposo basandosi sulla ricostruzione dei genitori raccolta dai Carabinieri di Andria.

Entro i prossimi due mesi il medico legale consegnerà al Pm i risultati degli esami effettuati per approfondire la vicenda.