L’attore andriese non udente Armando Conte, sul set de “La metamorfosi della Camorra”

Una serie televisiva di dodici puntate del regista napoletano Michele Gucci Cucciniello

mercoledì 20 febbraio 2019 07.50
A cura di Giovanna Albo
Dopo il film "Riscatto d'onore", l'attore andriese non udente, Armando Conte, torna davanti alla macchina da presa, proseguendo meritatamente la sua ascesa verso il mondo del cinema. Questa volta, sarà uno degli attori di una serie televisiva di dodici puntate dal titolo "La metamorfosi della camorra", scritta e diretta dal regista napoletano Michele Gucci Cucciniello, registrate a Napoli, Frignano ed in altre località della Campania.

Come si evince dal titolo stesso della serie televisiva, verrà affrontato il delicato tema della Camorra con uno sguardo generale ad altre organizzazioni criminali quali la mafia e la 'ndrangheta, ma ponendosi, al tempo stesso, come obiettivo quello di allontanare i ragazzi dallo squallore di questi sistemi, sedotti dalla possibilità di ottenere soldi facili proprio tramite lo spaccio di sostanze stupefacenti e reati di vario genere.

Infatti durante il film, ricco di colpi di scena, compaiono importanti figure, come quella del prete che aiuta e accoglie i giovani, strappandoli dalla droga e dal disagio sociale, oppure una ragazza che sostiene un suo amico, interpretato proprio dal giovane andriese Armando Conte, vittima di bullismo da parte di un malavitoso che in preda alla gelosia, tenta di allontanarlo dalle attenzioni della propria compagna.

Insomma una serie tv impegnata nel mondo sociale, che punta i riflettori su diverse problematiche attuali, segno di una realtà degradata ma tuttavia senza smettere di tracciare speranze su un mondo che può migliorare e riscattare i giovani da ambienti così loschi. "La metamorfosi della Camorra" è in corso di lavorazione e le registrazioni delle prime tre puntate, molto probabilmente, termineranno a settembre.

Grande soddisfazione per il giovane e bravo attore andriese, che ancora una volta, da prova di proseguire con determinazione il suo percorso di crescita e formazione nel mondo dello spettacolo, rappresentando, nel contempo, un valore aggiuntivo per il cinema quale importante veicolo di cultura e buoni propositi, come l'inclusione e l'integrazione dei ragazzi diversamente abili.
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