L'attore andriese Luigi Di Schiena oggi su Rai 1 con "Il capitano Maria"
Intervista al concittadino nei panni di un tiratore scelto dei Carabinieri: "Per l'interpretazione mi sono ispirato a mio padre"
lunedì 7 maggio 2018
10.43
Attore, musicista, sceneggiatore e interprete. Luigi Di Schiena, "Gigi" per gli amici, sei sicuramente un soggetto poliedrico.
Dopo il teatro e i cortometraggi, stasera ti ritroveremo sul piccolo schermo: questa volta su Rai 1 con la fiction poliziesca "Il capitano Maria", girata tra Trani, Bisceglie, Bari e altre città pugliesi. Parlaci del ruolo che interpreti.
Mi chiamo Bossi e sono il tiratore scelto dalla squadra di Carabinieri di Vanessa Incontrada, alias Maria Guerra sul set. Il mio personaggio è il Carabiniere più giovane della squadra, caratterizzato dalla dedizione al lavoro, senso di sacrificio e spirito di squadra.
Sappiamo che a Bossi è affidato un salvataggio complesso: come hai preparato l'interpretazione del personaggio?
Innanzitutto tagliandomi i capelli - afferma Luigi ridendo-. Ho lavorato lasciandomi ispirare da mio padre, che è stato carabiniere. Abbiamo affrontato insieme parte di questo percorso, durante il quale mi ha insegnato a impugnare l'arma, indossare la divisa, eseguire correttamente tutti i tipi di saluti e le posizioni rispetto al generale.
Grazie all'ospitalità del Comando generale dell'Arma a Roma, tutti noi abbiamo potuto approfondire lo studio dei personaggi e calarci meglio nella parte.
A proposito della tua parte, come te la sei aggiudicata?
Ho effettuato una serie di provini per la Oz Film di Bari, che detiene la produzione esecutiva del film, con cui avevo già contatti derivanti da collaborazione precedenti. Ho inviato la candidatura e mi hanno richiamato una settimana dopo.
Hai iniziato a girare nel dicembre 2016 e hai passato 13 giorni sul set. Come è stato prendere parte, per la prima volta, ad una produzione nazionale?
Avevo già lavorato su grandi set, ma mai in Italia. È stata un'esperienza molto formativa in quanto mi ha permesso di prendere coscienza della vita, dell'organizzazione su set di alti livelli. Ho avuto la possibilità di incontrare attori, sia conosciuti che non (pur con una grande professionalità!) tra cui Vanessa Incontrada, Giorgio Pastori, Andrea Bosca e Umberto Binetti (allievo e collaboratore di Eugenio Barba). Un esempio sicuramente positivo è stato il regista Andrea Porporati per aver dimostrato di saper risolvere con prontezza tutti i problemi sul set.
Ci siamo: mancano ormai poche ore prima di poterti vedere in TV. Come sarà rivederti?
Fortunatamente non traumatico, in quanto non è la prima volta che mi rivedo in televisione. Poi, sai, un po' di narcisismo aiuta - ride-. Scherzi a parte, sarà curioso riscoprirmi a distanza di un anno e mezzo con un look differente, in divisa. Sono curioso di scoprire la mia stessa reazione...
Sin ora abbiamo parlato del prossimo futuro; progetti a lungo termine?
In futuro spero di continuare a far crescere la realtà di produzione video a cui sto lavorando come attore e autore, con altri due amici. Vorrei, inoltre, continuare la collaborazione con la compagnia teatrale di Bitonto e i progetti teatrali autonomi con cui ho già debuttato e che ripartiranno nella circuitazione.
Parliamo dunque del Luigi autore: quali sono i tuoi modelli?
Dario Fo e Roberto Benigni, sicuramente, in quanto intellettuali prima che artisti. Sono modelli che operano con tematiche differenti dalle mie occupandosi di satira o politica, ma hanno un tratto in comune: sono studiosi e antropologi che danno spessore e profondità al loro lavoro utilizzando lo stesso genere stilistico, il monologo minimal.
Va bene, Luigi, grazie per il tempo che ci hai dedicato...
Un attimo, un attimo! È doverosa una piccola parentesi dedicata ai progetti a breve termine, non per questo meno importanti... la laurea in Filologia classica tra 20 giorni.
Allora ti facciamo i nostri migliori auguri e ci diamo appuntamento su Rai 1 il 7 e il 14 maggio. Grazie della chiacchierata e... ad maiora!
Luigi Di Schiena è attore teatrale, cinematografico e televisivo, interprete e scrittore di soggetti pubblicitari, modello, suona la batteria, studia canto, decisamente un soggetto poliedrico.
Diplomato all'Accademia ACT Multimedia di Cinecittà in recitazione, e laureato magistrale in Lettere Classiche presso l'Università di Roma Torvergata.
Nutrito il suo carnet di interpretazioni realizzate dal 2011.
Autore di spettacoli teatrali originali, ha scritto "I guantoni dello zingaro" e "Ha segnato Maradona".
Attivo in pubblicità, lavora come interprete e, dopo lo studio del neuromarketing, diventa autore di soggetti pubblicitari.
Richiesto anche come modello, collabora con diversi fotografi prestando la propria immagine a brand, italiani ed esteri.
Dopo il teatro e i cortometraggi, stasera ti ritroveremo sul piccolo schermo: questa volta su Rai 1 con la fiction poliziesca "Il capitano Maria", girata tra Trani, Bisceglie, Bari e altre città pugliesi. Parlaci del ruolo che interpreti.
Mi chiamo Bossi e sono il tiratore scelto dalla squadra di Carabinieri di Vanessa Incontrada, alias Maria Guerra sul set. Il mio personaggio è il Carabiniere più giovane della squadra, caratterizzato dalla dedizione al lavoro, senso di sacrificio e spirito di squadra.
Sappiamo che a Bossi è affidato un salvataggio complesso: come hai preparato l'interpretazione del personaggio?
Innanzitutto tagliandomi i capelli - afferma Luigi ridendo-. Ho lavorato lasciandomi ispirare da mio padre, che è stato carabiniere. Abbiamo affrontato insieme parte di questo percorso, durante il quale mi ha insegnato a impugnare l'arma, indossare la divisa, eseguire correttamente tutti i tipi di saluti e le posizioni rispetto al generale.
Grazie all'ospitalità del Comando generale dell'Arma a Roma, tutti noi abbiamo potuto approfondire lo studio dei personaggi e calarci meglio nella parte.
A proposito della tua parte, come te la sei aggiudicata?
Ho effettuato una serie di provini per la Oz Film di Bari, che detiene la produzione esecutiva del film, con cui avevo già contatti derivanti da collaborazione precedenti. Ho inviato la candidatura e mi hanno richiamato una settimana dopo.
Hai iniziato a girare nel dicembre 2016 e hai passato 13 giorni sul set. Come è stato prendere parte, per la prima volta, ad una produzione nazionale?
Avevo già lavorato su grandi set, ma mai in Italia. È stata un'esperienza molto formativa in quanto mi ha permesso di prendere coscienza della vita, dell'organizzazione su set di alti livelli. Ho avuto la possibilità di incontrare attori, sia conosciuti che non (pur con una grande professionalità!) tra cui Vanessa Incontrada, Giorgio Pastori, Andrea Bosca e Umberto Binetti (allievo e collaboratore di Eugenio Barba). Un esempio sicuramente positivo è stato il regista Andrea Porporati per aver dimostrato di saper risolvere con prontezza tutti i problemi sul set.
Ci siamo: mancano ormai poche ore prima di poterti vedere in TV. Come sarà rivederti?
Fortunatamente non traumatico, in quanto non è la prima volta che mi rivedo in televisione. Poi, sai, un po' di narcisismo aiuta - ride-. Scherzi a parte, sarà curioso riscoprirmi a distanza di un anno e mezzo con un look differente, in divisa. Sono curioso di scoprire la mia stessa reazione...
Sin ora abbiamo parlato del prossimo futuro; progetti a lungo termine?
In futuro spero di continuare a far crescere la realtà di produzione video a cui sto lavorando come attore e autore, con altri due amici. Vorrei, inoltre, continuare la collaborazione con la compagnia teatrale di Bitonto e i progetti teatrali autonomi con cui ho già debuttato e che ripartiranno nella circuitazione.
Parliamo dunque del Luigi autore: quali sono i tuoi modelli?
Dario Fo e Roberto Benigni, sicuramente, in quanto intellettuali prima che artisti. Sono modelli che operano con tematiche differenti dalle mie occupandosi di satira o politica, ma hanno un tratto in comune: sono studiosi e antropologi che danno spessore e profondità al loro lavoro utilizzando lo stesso genere stilistico, il monologo minimal.
Va bene, Luigi, grazie per il tempo che ci hai dedicato...
Un attimo, un attimo! È doverosa una piccola parentesi dedicata ai progetti a breve termine, non per questo meno importanti... la laurea in Filologia classica tra 20 giorni.
Allora ti facciamo i nostri migliori auguri e ci diamo appuntamento su Rai 1 il 7 e il 14 maggio. Grazie della chiacchierata e... ad maiora!
Luigi Di Schiena è attore teatrale, cinematografico e televisivo, interprete e scrittore di soggetti pubblicitari, modello, suona la batteria, studia canto, decisamente un soggetto poliedrico.
Diplomato all'Accademia ACT Multimedia di Cinecittà in recitazione, e laureato magistrale in Lettere Classiche presso l'Università di Roma Torvergata.
Nutrito il suo carnet di interpretazioni realizzate dal 2011.
Autore di spettacoli teatrali originali, ha scritto "I guantoni dello zingaro" e "Ha segnato Maradona".
Attivo in pubblicità, lavora come interprete e, dopo lo studio del neuromarketing, diventa autore di soggetti pubblicitari.
Richiesto anche come modello, collabora con diversi fotografi prestando la propria immagine a brand, italiani ed esteri.