Ius Scholae, Fortunato (Centro Zenith): "Questa legge s'ha da fare"
"Una proposta di civiltà e di inclusione che a nostro parere deve essere assolutamente approvata"
venerdì 1 luglio 2022
7.56
"Perché hai fatto il mondo così triste Dio?
Perché le persone non usano il buon senso, quella straordinaria capacità di cogliere l'essenza delle cose. Allo Zenith attuiamo tentativi, titanici e quotidiani di testimoniare solidarietà e condivisione per costruire faticosamente una comunità a misura d'uomo.
Poi accendiamo la TV e ci imbattiamo in una trasmissione di approfondimento che, con fare truffaldino, paragona la violenza di baby gang straniere allo ius scholae.
Lo pseudo-ragionamento usa questa tecnica: manda video di violenze in città con protagonisti immigrati e poi crea il diabolico collegamento. Poiché sono violenti, neghiamo diritti.
Tecnica becera, utile a distogliere l'attenzione degli italiani sulla vera questione dello ius scholae.
Oppure tirare fuori mille altri problemi più impellenti per impedire segni di civiltà. Cerchiamo di capire!!!!".
Lo sottolinea il prof. Antonello Fortunato, responsabile del Centro Zenith di Andria che aggiunge: "Il testo che dalla Commissione Affari Costituzionali è arrivato alla Camera introduce lo Ius scholae: può chiedere la cittadinanza un bambino nato in Italia o giunto entro i 12 anni, con entrambi i genitori regolarmente presenti, che abbia frequentato, per almeno 5 anni, uno o più cicli scolastici nelle scuole italiane. Quindi una proposta di civiltà e di inclusione che a nostro parere deve essere assolutamente approvata".
Perché le persone non usano il buon senso, quella straordinaria capacità di cogliere l'essenza delle cose. Allo Zenith attuiamo tentativi, titanici e quotidiani di testimoniare solidarietà e condivisione per costruire faticosamente una comunità a misura d'uomo.
Poi accendiamo la TV e ci imbattiamo in una trasmissione di approfondimento che, con fare truffaldino, paragona la violenza di baby gang straniere allo ius scholae.
Lo pseudo-ragionamento usa questa tecnica: manda video di violenze in città con protagonisti immigrati e poi crea il diabolico collegamento. Poiché sono violenti, neghiamo diritti.
Tecnica becera, utile a distogliere l'attenzione degli italiani sulla vera questione dello ius scholae.
Oppure tirare fuori mille altri problemi più impellenti per impedire segni di civiltà. Cerchiamo di capire!!!!".
Lo sottolinea il prof. Antonello Fortunato, responsabile del Centro Zenith di Andria che aggiunge: "Il testo che dalla Commissione Affari Costituzionali è arrivato alla Camera introduce lo Ius scholae: può chiedere la cittadinanza un bambino nato in Italia o giunto entro i 12 anni, con entrambi i genitori regolarmente presenti, che abbia frequentato, per almeno 5 anni, uno o più cicli scolastici nelle scuole italiane. Quindi una proposta di civiltà e di inclusione che a nostro parere deve essere assolutamente approvata".