Intitolare una via o piazza cittadina a Sergio Ramelli
La proposta di Gioventù Nazionale BAT ed Azione Studentesca Andria
lunedì 7 giugno 2021
5.44
In una nota congiunta di Gioventù Nazionale BAT ed Azione Studentesca Andria, chiedono l'intitolazione di un luogo pubblico alla memoria dello studente Sergio Ramelli.
"Seguendo quanto avvenuto a Lecce, prendendo al volo la proposta di Gioventù Nazionale di intitolare una Piazza a Sergio Ramelli, vogliamo proseguire anche noi in provincia nel medesimo modo. Non soltanto per una questione di ricordo e di cooperazione ma anche per una questione di vergogna provata in maniera profonda dopo il comunicato dell'ANPI di Lecce che ha provato in tutti i modi ad ostacolare tale proposta. Evidentemente per loro un ragazzo che aveva come unica colpa quella di militare nel MSI e di essere stato ammazzato a colpi di chiave inglese per aver denunciato la violenza delle Brigate Rosse non merita assolutamente giustizia. A dimostrazione del fatto di come questi soggetti vivano ancora in pieno periodo di guerra civile, essendo rimasti indietro a 75 anni fa, mostrando la loro incapacità e mancanza di volontà nel superare il vortice di violenza che travolse e caratterizzò gli anni di piombo. Dimenticando, per citare il nostro presidente regionale Andrea Piepoli, che questi ragazzi non fossero figli di partito bensì figli d'Italia. È tempo di riconoscerne il valore e la memoria e lanciamo un appello affinché una piazza possa essere intitolata anche ad Andria, in suo nome".
"Seguendo quanto avvenuto a Lecce, prendendo al volo la proposta di Gioventù Nazionale di intitolare una Piazza a Sergio Ramelli, vogliamo proseguire anche noi in provincia nel medesimo modo. Non soltanto per una questione di ricordo e di cooperazione ma anche per una questione di vergogna provata in maniera profonda dopo il comunicato dell'ANPI di Lecce che ha provato in tutti i modi ad ostacolare tale proposta. Evidentemente per loro un ragazzo che aveva come unica colpa quella di militare nel MSI e di essere stato ammazzato a colpi di chiave inglese per aver denunciato la violenza delle Brigate Rosse non merita assolutamente giustizia. A dimostrazione del fatto di come questi soggetti vivano ancora in pieno periodo di guerra civile, essendo rimasti indietro a 75 anni fa, mostrando la loro incapacità e mancanza di volontà nel superare il vortice di violenza che travolse e caratterizzò gli anni di piombo. Dimenticando, per citare il nostro presidente regionale Andrea Piepoli, che questi ragazzi non fossero figli di partito bensì figli d'Italia. È tempo di riconoscerne il valore e la memoria e lanciamo un appello affinché una piazza possa essere intitolata anche ad Andria, in suo nome".