Intervista a Sabino Matera, tra cinema, eventi e solidarietà

Dopo “La Zùitë”, presentato il cortometraggio solidale “L’amore estremo”

sabato 4 marzo 2017
E' stato presentato qualche giorno fa a Canosa di Puglia, il nuovo cortometraggio di Sabino Matera che, dopo "La Zùitë", esce con il suo secondo lavoro autoprodotto, intitolato "L'amore estremo". Si tratta di un film che promuove la donazione del sangue, incorniciando il messaggio sociale in una storia d'amore.

"L'amore estremo", che ha visto il suo primo ciak nell'agosto 2016, è stato girato tra Andria, Canosa e la borgata di Loconia e nasce da un'idea di Sabino Matera che ne ha steso la sceneggiatura a quattro mani con il giornalista Carlo Stragapede; il progetto è prodotto dalla "Z&M Productions", in collaborazione con la "Moovie Studios", con il patrocinio dalla Asl Bat, Avis e Fratres Andria, Fidas di Bari, La Gazzetta del Mezzogiorno, Provincia Bat, Comune e Diocesi di Andria, Comune di Canosa di Puglia.

«L'idea nasce dalla volontà di promuovere la donazione del sangue, su cui ancora oggi c'è titubanza o timore – spiega Sabino Matera – Io sono un donatore della Fratres dal '97 e ho sempre dato il mio contributo; questa volta ho deciso di farlo con ventitre minuti di filmato che uniscono il messaggio sociale a una vicenda vera: dopo un matrimonio fallito, la protagonista si unisce ad un nuovo compagno, che scoprirà essere vizioso. Dall'unione dei due nascerà una bambina che necessita di sangue. A donarlo sarà l'ex marito con un gesto di amore estremo. Già apprezzato per il contenuto sociale, il cortometraggio sarà a breve proiettato al teatro "Garibaldi" di Bisceglie e al teatro "Alfieri" di Corato, ma l'obiettivo è proporlo a concorsi nazionali ed esteri».

Per Sabino Matera, che nasce come speaker radiofonico e dj, non è questo il primo incontro con il cinema. Avvicinatosi al mondo della recitazione con alcune commedie teatrali in vernacolo, ha poi partecipato a "Mi rifaccio il Trullo" di Uccio de Santis come comparsa, al lungometraggio "Il prete e il bambino" di Carlo Stragapede nel ruolo del protagonista don Sabino e nel ruolo di "mezzano" nel cortometraggio "La Zùitë". "La Zùitë" è un filmato, in vernacolo andriese con sottotitoli in italiano, che racconta uno spaccato della società andriese degli anni '60, concentrandosi sulle tradizioni pugliesi del fidanzamento e matrimonio. All'autore e attore Sabino Matera si è unita la collaborazione di Luciano Albore come direttore della fotografia e Umberto Sardella alla regia. Grazie all'amicizia con Frank Gigante, regista e produttore americano con genitori originari di Mola di Bari, il lavoro è poi sbarcato oltreoceano e proiettato alla presenza dei pugliesi trasferitisi nella "Grande Mela".

«E' stata un'esperienza di cui conservo bellissimi ricordi - continua Sabino - Siamo stati accolti con grande affetto e non posso non ringraziare per questo gemellaggio il mio amico Frank. Con lui la collaborazione si farà più stretta di qui a breve, poiché collaboreremo per la produzione del mio secondo prodotto cinematografico».

"Tutto fumo e niente arrosto" è il titolo del lungometraggio work in progress di Sabino Matera: «Un prodotto che, sottoforma di satira, si fa specchio della società di oggi. L'idea nasce dagli spunti che ogni giorno la vita mi fornisce. Molto spesso, quando accade qualcosa di assurdo e paradossale, lo appunto. Adesso andrò a sviluppare tutti quegli appunti in ottanta minuti, tutti da ridere!».

Fortemente legato alla sua città, Sabino è molto spesso animatore di Andria: sua è l'organizzazione delle due edizioni di "Cena in bianco", dei mercatini di Natale nel 2016 e del "Carnevale al Palasport" nel 2015.
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