Intervista a Elena Saponaro, direttrice del Castel del Monte
"La strada è lunga e tutta in salita, ma la percorreremo in collaborazione con la città di Andria, l'Ente Parco e le associazioni"
mercoledì 25 ottobre 2017
19.58
Esperta del settore culturale dal 1987, dopo trentotto anni di carriera negli ambiti più disparati, vantando (tra le altre cose) la direzione amministrativa del Museo Nazionale Archeologico di Altamura, la nomina ministeriale di direttore del Museo di Altamura e del prestigioso Museo Jatta di Ruvo di Puglia, transitata poi al Polo Museale Puglia di Bari, Elena Silvana Saponaro è giunta alla direzione di Castel del Monte con una preparazione eterogenea, la passione e la voglia di valorizzare il maniero federiciano.
«Ho intrapreso il percorso di questa nuova assegnazione con lo spirito di chi sa di affrontare una grossa sfida, ovvero la gestione di un monumento di grande interesse culturale in cui storia, architettura e magia si coniugano con un paesaggio ed un territorio meraviglioso –afferma la dottoressa Saponaro–. In ogni luogo della cultura vi sono positività su cui far leva e criticità da affrontare con impegno e coordinamento di più competenze tecniche e scientifiche. Per riuscirci mi avvarrò della collaborazione del Comune della Città di Andria, che da subito non mi ha fatto mancare il proprio supporto, nonché delle esperienze teoriche fornite da lauree, master oltre a quelle pratiche.
In campo di valorizzazione dei beni culturali, infatti, posso annoverare un'esperienza che mi ha fatto crescere molto velocemente e acquisire metodologie di menagement e marketing: la presidenza per oltre dieci anni de l'Archivio Biblioteca Museo Civico di Altamura, un'importante realtà che vanta oltre 500 soci e una forte presenza sul territorio grazie all'organizzazione di eventi, mostre, fiere, BIT e varie attività di valorizzazione con i Comuni e le città limitrofe. O ancora l'esperienza maturata negli ultimi tre anni presso il Polo Museale, dove ho avuto un maestro eccezionale nella persona del Direttore Fabrizio Vona. Egli mi ha insegnato a gestire i luoghi della cultura con rigore scientifico senza pari, con un'onestà intellettuale di pochi e l'esperienza di chi ha diretto il primo Polo Museale in Italia, quello di Caserta.
I progetti per il futuro sono tanti, tutti riconducibili alla tutela del monumento, alla sua valorizzazione attraverso il miglioramento e l'ampliamento della offerta culturale, alla "sovrana" accoglienza del pubblico, all'adeguamento della struttura ricettiva , alla sistemazione dell'area di pertinenza, all'abbattimento delle barriere architettoniche, visive ed uditive.
La strada è lunga e tutta in salita, ma la percorreremo in collaborazione con l'amministrazione, il Parco dell'Alta Murgia, gli istituti territoriali, le associazioni culturali, il personale in servizio e tutti coloro in cui risveglieremo l'orgoglio civico e il senso di appartenenza e di identità.
Io sono una piccola donna, ostinata e resistente a cui le sfide piacciono tanto e il lavoro non spaventa affatto. Con la semplicità che ha contraddistinto la mia vita personale e lavorativa penso di poter essere una buona "inquilina" del maniero federiciano.
A voi l'ardua sentenza.... Vi chiedo unicamente di darmene il tempo», conclude Elena Saponaro, a cui sono rivolti i migliori auguri per un buon lavoro.
«Ho intrapreso il percorso di questa nuova assegnazione con lo spirito di chi sa di affrontare una grossa sfida, ovvero la gestione di un monumento di grande interesse culturale in cui storia, architettura e magia si coniugano con un paesaggio ed un territorio meraviglioso –afferma la dottoressa Saponaro–. In ogni luogo della cultura vi sono positività su cui far leva e criticità da affrontare con impegno e coordinamento di più competenze tecniche e scientifiche. Per riuscirci mi avvarrò della collaborazione del Comune della Città di Andria, che da subito non mi ha fatto mancare il proprio supporto, nonché delle esperienze teoriche fornite da lauree, master oltre a quelle pratiche.
In campo di valorizzazione dei beni culturali, infatti, posso annoverare un'esperienza che mi ha fatto crescere molto velocemente e acquisire metodologie di menagement e marketing: la presidenza per oltre dieci anni de l'Archivio Biblioteca Museo Civico di Altamura, un'importante realtà che vanta oltre 500 soci e una forte presenza sul territorio grazie all'organizzazione di eventi, mostre, fiere, BIT e varie attività di valorizzazione con i Comuni e le città limitrofe. O ancora l'esperienza maturata negli ultimi tre anni presso il Polo Museale, dove ho avuto un maestro eccezionale nella persona del Direttore Fabrizio Vona. Egli mi ha insegnato a gestire i luoghi della cultura con rigore scientifico senza pari, con un'onestà intellettuale di pochi e l'esperienza di chi ha diretto il primo Polo Museale in Italia, quello di Caserta.
I progetti per il futuro sono tanti, tutti riconducibili alla tutela del monumento, alla sua valorizzazione attraverso il miglioramento e l'ampliamento della offerta culturale, alla "sovrana" accoglienza del pubblico, all'adeguamento della struttura ricettiva , alla sistemazione dell'area di pertinenza, all'abbattimento delle barriere architettoniche, visive ed uditive.
La strada è lunga e tutta in salita, ma la percorreremo in collaborazione con l'amministrazione, il Parco dell'Alta Murgia, gli istituti territoriali, le associazioni culturali, il personale in servizio e tutti coloro in cui risveglieremo l'orgoglio civico e il senso di appartenenza e di identità.
Io sono una piccola donna, ostinata e resistente a cui le sfide piacciono tanto e il lavoro non spaventa affatto. Con la semplicità che ha contraddistinto la mia vita personale e lavorativa penso di poter essere una buona "inquilina" del maniero federiciano.
A voi l'ardua sentenza.... Vi chiedo unicamente di darmene il tempo», conclude Elena Saponaro, a cui sono rivolti i migliori auguri per un buon lavoro.