Internazionalizzazione PMI: un bando regionale da 20 milioni di euro
Domande presentabili entro il 30 settembre 2014. Sono ammesse ai finanziamenti le imprese riunite in rete
martedì 27 agosto 2013
12.39
In una congiuntura che non fa sconti a nessuno, la Regione Puglia attiva un nuovo bando da 20 milioni di euro espressamente diretto all'internazionalizzazione. Avviene per la prima volta e non a caso: è necessario che in Puglia, nell'immediato futuro, aumenti il numero degli esportatori. Aiutare le imprese a cercare nuove opportunità sui mercati esteri è, infatti, al pari degli interventi su ricerca e innovazione, una delle azioni più valide per contrastare la crisi. La domanda interna è troppo debole per permettere alle imprese di crescere. In questo contesto puntare sui mercati esteri potrebbe dare a molte aziende l'opportunità di un futuro e a tanti giovani occasioni di lavoro.
L'intervento voluto dall'assessorato allo Sviluppo economico (servizio Internazionalizzazione) e gestito dalla società in house Puglia Sviluppo Spa, è stato presentato stamattina alla stampa dall'assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone e dal direttore di Puglia Sviluppo, Antonio De Vito. Agevolerà almeno 150 progetti di internazionalizzazione e coinvolgerà minimo 450 aziende che avranno l'opportunità di imparare ad internazionalizzare la propria attività. Grazie all'incentivo, le imprese potranno realizzare progetti di promozione internazionale che prevedano un insieme articolato di azioni tra cui la partecipazione a fiere internazionali, la ricerca di partner, la gestione di centri comuni di servizi di promozione, logistica ed assistenza ai clienti, l'organizzazione di esposizioni temporanee e presentazioni di prodotti.
Ma ci sono due condizioni specifiche: le imprese, che devono avere sede in legale in Puglia, non possono presentare progetti da sole ma in una rete costituita da almeno tre aziende (Pmi e imprese artigiane, consorzi e società consortili costituiti anche in forma di società cooperativa, oppure di un raggruppamento legato da un contratto di rete) che operano nel settore manifatturiero, delle costruzioni, della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, della fornitura di acqua, reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento e dei servizi alle imprese. La seconda condizione è che la rete di imprese preveda la figura del "project manager", cioè un esperto di processi di internazionalizzazione con un'esperienza di almeno cinque anni, che sia in grado di gestire il progetto di promozione internazionale della rete e contribuire a rafforzare le competenze, in materia di internazionalizzazione, delle imprese coinvolte.
Il bando è frutto di mesi di lavoro, caratterizzati dall'obiettivo specifico di aumentare il numero degli esportatori. A dispetto, infatti, dell'incremento delle vendite all'estero che hanno caratterizzato il triennio 2010-2012 (nel 2012 le esportazioni hanno superato di 3 miliardi - il 52,6% in più - i valori del 2009), il numero di esportatori in Puglia è cresciuto in modo estremamente contenuto. Proprio per questa ragione i beneficiari dell'avviso non sono le singole imprese ma i raggruppamenti. La rete garantisce infatti l'effetto moltiplicatore dell'intervento. L'altro aspetto rilevante dell'avviso è la formazione. L'intervento intende infatti formare l'esportatore di domani, superando il problema della mancanza di risorse interne alle aziende. Si inserisce proprio in questo obiettivo la figura del "project manager". Una piccola impresa difficilmente può permettersi l'esperto in internazionalizzazione, una rete di imprese, agevolate dalla Regione, sì. L'esperto, definito appunto "Project manager", è chiamato a svolgere un'attività di consulenza associata ad analisi e studi. Per 18 mesi, il periodo di durata del progetto, l'esperto trasferirà know-how alle imprese, che impareranno da lui ad internazionalizzare. In pratica, l'attività operativa, cioè la partecipazione a fiere, l'organizzazione di presentazioni di prodotti, la gestione di servizi di promozione, è solo una componente del progetto, che deve essere associata allo studio sui mercati e sui partner.
Le agevolazioni non potranno superare il limite massimo dell'80% della spesa ritenuta ammissibile e saranno erogate attraverso un contributo in conto esercizio, fino ad un massimo del 30% della spesa ammissibile, e attraverso un mutuo a tasso agevolato, fino ad un massimo del 50% della spesa ammissibile. Il mutuo è concesso dal Fondo Internazionalizzazione, istituito dalla giunta regionale come strumento di ingegneria finanziaria. Le agevolazioni concedibili non potranno superare complessivamente l'importo di 200mila euro, 75mila di contributo in conto esercizio e 125mila di valore di mutuo a tasso agevolato. La procedura di selezione dei progetti proposti sarà di tipo valutativo a sportello per ordine cronologico, fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Le domande potranno essere presentate a partire dal quindicesimo giorno dopo la pubblicazione dell'avviso sul Burp ed entro il 30 settembre 2014 e dovranno essere spedite a Puglia Sviluppo Spa, via delle Dalie, Zona industriale – 70026 Modugno (BA).
L'intervento voluto dall'assessorato allo Sviluppo economico (servizio Internazionalizzazione) e gestito dalla società in house Puglia Sviluppo Spa, è stato presentato stamattina alla stampa dall'assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone e dal direttore di Puglia Sviluppo, Antonio De Vito. Agevolerà almeno 150 progetti di internazionalizzazione e coinvolgerà minimo 450 aziende che avranno l'opportunità di imparare ad internazionalizzare la propria attività. Grazie all'incentivo, le imprese potranno realizzare progetti di promozione internazionale che prevedano un insieme articolato di azioni tra cui la partecipazione a fiere internazionali, la ricerca di partner, la gestione di centri comuni di servizi di promozione, logistica ed assistenza ai clienti, l'organizzazione di esposizioni temporanee e presentazioni di prodotti.
Ma ci sono due condizioni specifiche: le imprese, che devono avere sede in legale in Puglia, non possono presentare progetti da sole ma in una rete costituita da almeno tre aziende (Pmi e imprese artigiane, consorzi e società consortili costituiti anche in forma di società cooperativa, oppure di un raggruppamento legato da un contratto di rete) che operano nel settore manifatturiero, delle costruzioni, della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, della fornitura di acqua, reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento e dei servizi alle imprese. La seconda condizione è che la rete di imprese preveda la figura del "project manager", cioè un esperto di processi di internazionalizzazione con un'esperienza di almeno cinque anni, che sia in grado di gestire il progetto di promozione internazionale della rete e contribuire a rafforzare le competenze, in materia di internazionalizzazione, delle imprese coinvolte.
Il bando è frutto di mesi di lavoro, caratterizzati dall'obiettivo specifico di aumentare il numero degli esportatori. A dispetto, infatti, dell'incremento delle vendite all'estero che hanno caratterizzato il triennio 2010-2012 (nel 2012 le esportazioni hanno superato di 3 miliardi - il 52,6% in più - i valori del 2009), il numero di esportatori in Puglia è cresciuto in modo estremamente contenuto. Proprio per questa ragione i beneficiari dell'avviso non sono le singole imprese ma i raggruppamenti. La rete garantisce infatti l'effetto moltiplicatore dell'intervento. L'altro aspetto rilevante dell'avviso è la formazione. L'intervento intende infatti formare l'esportatore di domani, superando il problema della mancanza di risorse interne alle aziende. Si inserisce proprio in questo obiettivo la figura del "project manager". Una piccola impresa difficilmente può permettersi l'esperto in internazionalizzazione, una rete di imprese, agevolate dalla Regione, sì. L'esperto, definito appunto "Project manager", è chiamato a svolgere un'attività di consulenza associata ad analisi e studi. Per 18 mesi, il periodo di durata del progetto, l'esperto trasferirà know-how alle imprese, che impareranno da lui ad internazionalizzare. In pratica, l'attività operativa, cioè la partecipazione a fiere, l'organizzazione di presentazioni di prodotti, la gestione di servizi di promozione, è solo una componente del progetto, che deve essere associata allo studio sui mercati e sui partner.
Le agevolazioni non potranno superare il limite massimo dell'80% della spesa ritenuta ammissibile e saranno erogate attraverso un contributo in conto esercizio, fino ad un massimo del 30% della spesa ammissibile, e attraverso un mutuo a tasso agevolato, fino ad un massimo del 50% della spesa ammissibile. Il mutuo è concesso dal Fondo Internazionalizzazione, istituito dalla giunta regionale come strumento di ingegneria finanziaria. Le agevolazioni concedibili non potranno superare complessivamente l'importo di 200mila euro, 75mila di contributo in conto esercizio e 125mila di valore di mutuo a tasso agevolato. La procedura di selezione dei progetti proposti sarà di tipo valutativo a sportello per ordine cronologico, fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Le domande potranno essere presentate a partire dal quindicesimo giorno dopo la pubblicazione dell'avviso sul Burp ed entro il 30 settembre 2014 e dovranno essere spedite a Puglia Sviluppo Spa, via delle Dalie, Zona industriale – 70026 Modugno (BA).