Insegnante di scuola primaria 52enne arrestata per maltrattamenti
Operazione del Commissariato di P.S. di Andria. Donna ai domiciliari
sabato 30 maggio 2015
11.12
E' stata arrestata con l'accusa di maltrattamenti aggravati, un'insegnante della scuola primaria andriese del plesso 'Borsellino' in via Barletta di 52 anni, dopo le indagini condotte dal Commissariato di P.S. di Andria. Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato, ha eseguito il provvedimento della misura cautelare degli arresti domiciliari emesso dal G.I.P. del Tribunale di Trani dott.ssa Maria Grazia Caserta.
Il provvedimento si è reso necessario poichè l'insegnante prevalente in una scuola primaria andriese, maltrattava i bambini a lei affidati, assumendo condotte violente e vessatorie, consistenti in percosse, minacce, insulti ed umiliazioni. Una scrupolosa attività di indagine, posta in essere dal personale del Commissariato di Andria, ha consentito di monitorare il comportamento dell'indagata durante l'orario scolastico e di verificare che la stessa, con abitualità e sistematicità poneva in essere condotte intimidatorie e violente, come trattamento ordinario e quotidiano dei minori, in particolare di coloro che mostravano difficoltà nell'apprendimento o maggiore propensione alla distrazione.
La minaccia di ricorrere alle percosse, quale abituale mezzo di correzione, era continua, quotidiana e veemente. L'arrestata ha percosso gli alunni, sferrando schiaffi sulla testa, sul viso, sulle braccia o sulle spalle, alterando smodatamente il tono della voce o abbassandolo a scopo intimidatorio, lanciando e sbattendo oggetti anche sugli stessi banchi e persino sulla testa dei bambini.
Il provvedimento si è reso necessario poichè l'insegnante prevalente in una scuola primaria andriese, maltrattava i bambini a lei affidati, assumendo condotte violente e vessatorie, consistenti in percosse, minacce, insulti ed umiliazioni. Una scrupolosa attività di indagine, posta in essere dal personale del Commissariato di Andria, ha consentito di monitorare il comportamento dell'indagata durante l'orario scolastico e di verificare che la stessa, con abitualità e sistematicità poneva in essere condotte intimidatorie e violente, come trattamento ordinario e quotidiano dei minori, in particolare di coloro che mostravano difficoltà nell'apprendimento o maggiore propensione alla distrazione.
La minaccia di ricorrere alle percosse, quale abituale mezzo di correzione, era continua, quotidiana e veemente. L'arrestata ha percosso gli alunni, sferrando schiaffi sulla testa, sul viso, sulle braccia o sulle spalle, alterando smodatamente il tono della voce o abbassandolo a scopo intimidatorio, lanciando e sbattendo oggetti anche sugli stessi banchi e persino sulla testa dei bambini.