Inquinamento, Piscardi: «Un conto corrente aperto per le centraline dell'aria»

La proposta del Comitato dei Genitori dei Bambini Leucemici per la Città di Andria

venerdì 19 febbraio 2016 10.08
«Il Comitato dei genitori dei bambini leucemici, sorto per sollecitare interventi delle autorità comunali di salvaguardia della salute pubblica a presidio di ricorrenti episodi di insorgenza di malattie neoplasiche, è costituito da liberi cittadini che hanno sofferto e soffrono perchè alcuni dei nostri figli non sono più con noi, vuole puntualizzare alcuni aspetti legati agli ultimi servizi apparsi sui media. Senza voler fare polemiche il Comitato – che è rigorosamente apolitico e apartitico - deve dare atto che, eccezion fatta per l'Associazione Andria Città Sana, presieduta dal dott. Dino Leonetti che si è sempre battuta su questi temi e per l'Avis che è sempre stata pronta ad affiancarci in manifestazioni di carattere generale, non ha mai in questi ultimi quattro anni, trovato altri disposti a spendersi su queste problematiche». E' una lunga lettera aperta del Comitato dei genitori dei bambini leucemici, a firma del portavoce Francesco Piscardi, a riportare l'attenzione verso le tematiche ambientaliste del Comune di Andria e le polemiche sull'impegno o meno delle diverse associazioni cittadine.

«Perciò - ha ribadito Piscardi - ricordiamo a noi stessi che cosa siamo riusciti a fare di concerto con questa Amministrazione: una affollatissima conferenza cittadina sulla Salute all'Auditorium Baglioni con oltre 500 persone ed esperti dell'Arpa, medici del Policlinico, dirigenti Asl, Lega Ambiente, amministratori comunali. Monitoraggio dei campi elettromagnetici ed acquisto centraline e loro posizionamento e lettura sul portale istituzionale dei risultati delle rilevazioni in tempo reale. Corsi di formazione ed informazione nelle scuole cittadine dedicati ai genitori. Con l'Asl è stato proposto ed attivato l'ADI, Assistenza Domiciliare Sanitaria che evita code e attese in ambienti non asettici dei bambini leucemici per prelievi e campioni di esami ed è iniziato l'aggiornamento, tuttora in corso, del Registro dei Tumori». Non solo cose fatte ma anche attività in cantiere con il pungolo del Comitato: «Aggiornamento dopo 15 anni del Profilo della Salute (fermo da mesi in attesa di non si sa ancora quali dati); Monitoraggio qualità aria e acquisto centraline per monitoraggio in continuo; regolamento installazione antenne di telefonia mobile (fermo da mesi in qualche scrivania comunale) per evitare le foreste di antenne autorizzate in questa città ormai da tanti troppi anni; richiesta di controlli chimico-tossicologici più frequenti al Mercato Ortofrutticolo delle derrate alimentari (incontrato per due volte il Responsabile del Sian); mappatura e controlli pozzi artesiani».

«Da questa rapida carrellata - dice ancora Piscardi - emerge che qualcosa si è fatto e che molto resta da fare, tanto che abbiamo ripreso la trafila di sensibilizzare anche la nuova commissione consiliare ed il nuovo Consiglio Comunale. Ora capiamo che i temi ambientali, e questo ci fa enormemente piacere, sono sempre più attenzionati e che probabilmente in un prossimo futuro saranno sempre più quelli su cui un candidato Sindaco si dovrà spendere. Ma ciò che a noi preme ribadire è che su tali tematiche non ci deve essere campanilismo o rivendicazione di primogeniture, altrimenti, ci permettiamo di dire, che non abbiamo capito proprio nulla, perchè l'ambiente con le sue mille problematiche deve essere patrimonio di tutti e come tale rispettato da tutti. Quindi auspichiamo di trovare soluzioni condivise per una crescita collettiva di questa Città e ben vengano le corrette sollecitazioni avanzate da parte di tutti. Ad esempio per entrare nel merito del monitoraggio dell'aria: abbiamo chiesto che Andria si doti almeno di altre due centraline fisse per monitorare le zone più esposte della città, ribadendo l'insufficienza e la scarsa affidabilità dell'unica centralina di rilevazione in via Vaccina, con contestuale montaggio attraverso dei pannelli luminosi che riportino i dati giornalieri della qualità dell'aria che respiriamo. Ci è stato risposto che il costo cadauno delle centraline è di 30-35.000 Euro e che attualmente è difficile reperire l'intera somma in bilancio. Allora visto che oggi, a gran voce, tutti chiedono e al più presto, che vengano acquistate tali centraline, vogliamo lanciare una proposta, speriamo condivisa: aprire un conto corrente in cui versare su base volontaria, naturalmente rendicontata, una quota per tale acquisto».

«Sarebbe molto bello vedere coinvolti - conclude Piscardi - oltre alla gente comune e alle associazioni, anche i parlamentari locali che ci rappresentano, i consiglieri regionali, provinciali, comunali, i dipendenti pubblici, i liberi professionisti, ecc. per partecipare all'acquisto di dette centraline, facendo crescere un po' in tutti noi la consapevolezza che tale gesto lo si fa per il bene collettivo e non di parte, lasciando a casa facili campanilismi e mettendo in campo proposte e idee che possano portare i loro frutti».