Innovativo "Laboratorio digitale per l'occupabilità" all'IISS "R. Lotti-Umberto I"
Il progetto è stato ammesso alla seconda fase di selezione nazionale
venerdì 24 febbraio 2017
Ammesso alla seconda fase di selezione nazionale il progetto OLIGREEN TECH LAB elaborato dall'IISS'R. Lotti-Umberto I' di Andria in rete con altre istituzioni scolastiche della Regione Puglia ed in partenariato con il Comune di Andria, Comune di Vieste, Provincia Bat, Università di Bari-Dipartimento di scienze agro ambientali e territoriali, Università degli studi di Foggia-Dipartimento di economia, e numerosi imprese ed associazioni operanti nel settore agroalimentare e del turismo rurale, non ultima l'associazione nazionale città dell'olio.
Su oltre 500 progetti presentati su tutto il territorio nazionale, solo 151 hanno superato la prima fase di selezione ed ammessi alla seconda fase al termine della quale ne saranno selezionati e finanziati solo 60 tramite i fondi previsti dalla legge 107/2015 (cd. Buona Scuola) che all'uopo ha previsto consistenti finanziamenti (in media 500.000,00 euro per progetto) per le scuole che avranno presentato proposte progettuali innovative e tecnologicamente all'avanguardia nei settori economici e filiere produttive strategiche dell'economia italiana. Trattasi dei cd. laboratori territoriali per l'occupabilità con i quali realizzare una didattica innovativa, combattere i fenomeni di abbandono e dispersione scolastica, e creare figure professionali che possano coprire nicchie di mercato del lavoro ancora scoperte. Non ultimo offrire servizi integrati al territorio, operatori turistici ed agricoli compresi.
Il progetto prevede la realizzazione di un laboratorio territoriale digitale mobile dedicato alla filiera olivicolo-olearia da mensa, e del turismo rurale ed enogastronomico ad essa connesso, nell'ambito della programmazione regionale 'Smart Puglia 2020'. Sonde per il monitoraggio dell'umidità del terreno, minirizotroni con telecamera, stazione agrometeorologica con trasmissione in remoto dei dati, droni per il monitoraggio agronomico ed ambientale, laboratorio con 12 postazioni individuali per assaggio degli oli da tavola, sono solo alcune delle attrezzature previste in progetto. Attrezzature grazie alle quali gli allievi potranno realizzare una reale ed innovativa attività laboratoriale ed acquisire competenze spendibili in un mercato del lavoro che oggi chiede figure professionali fortemente specializzate. Coerentemente con l'offerta formativa dell'istituto che copre con i suoi tre indirizzi (istituto professionale per i servizi commerciali, istituto tecnico per il turismo ed istituto tecnico agrario) l'intera filiera commerciale-turistico-agroalimentare.
All'uopo il dirigente scolastico dell'IISS'R. Lotti-Umberto I' di Andria, scuola capofila della suddetta rete, ha convocato nei prossimi giorni un tavolo di concertazione per elaborare proposte migliorative del progetto da presentare al MIUR entro fine mese. «Mi auguro - sono le parole del dirigente scolastico Pasquale Annese - che le istituzioni, in primis Comune di Andria e Provincia BAT, ma anche tutti gli operatori del settore turistico agroalimentare, all'unisono colgano l'opportunità che viene loro offerta per rivitalizzare un territorio ed un settore produttivo che di per sé ha grandi potenzialità, anche occupazionali, ma che sconta un'atavica carenza di risorse. Proprio quelle risorse che il MIUR oggi offre su un piatto d'argento e che paiono oggi a portata di mano. Mi aspetto, pertanto, un coinvolgimento che vada oltre le mere buone intenzioni».
Su oltre 500 progetti presentati su tutto il territorio nazionale, solo 151 hanno superato la prima fase di selezione ed ammessi alla seconda fase al termine della quale ne saranno selezionati e finanziati solo 60 tramite i fondi previsti dalla legge 107/2015 (cd. Buona Scuola) che all'uopo ha previsto consistenti finanziamenti (in media 500.000,00 euro per progetto) per le scuole che avranno presentato proposte progettuali innovative e tecnologicamente all'avanguardia nei settori economici e filiere produttive strategiche dell'economia italiana. Trattasi dei cd. laboratori territoriali per l'occupabilità con i quali realizzare una didattica innovativa, combattere i fenomeni di abbandono e dispersione scolastica, e creare figure professionali che possano coprire nicchie di mercato del lavoro ancora scoperte. Non ultimo offrire servizi integrati al territorio, operatori turistici ed agricoli compresi.
Il progetto prevede la realizzazione di un laboratorio territoriale digitale mobile dedicato alla filiera olivicolo-olearia da mensa, e del turismo rurale ed enogastronomico ad essa connesso, nell'ambito della programmazione regionale 'Smart Puglia 2020'. Sonde per il monitoraggio dell'umidità del terreno, minirizotroni con telecamera, stazione agrometeorologica con trasmissione in remoto dei dati, droni per il monitoraggio agronomico ed ambientale, laboratorio con 12 postazioni individuali per assaggio degli oli da tavola, sono solo alcune delle attrezzature previste in progetto. Attrezzature grazie alle quali gli allievi potranno realizzare una reale ed innovativa attività laboratoriale ed acquisire competenze spendibili in un mercato del lavoro che oggi chiede figure professionali fortemente specializzate. Coerentemente con l'offerta formativa dell'istituto che copre con i suoi tre indirizzi (istituto professionale per i servizi commerciali, istituto tecnico per il turismo ed istituto tecnico agrario) l'intera filiera commerciale-turistico-agroalimentare.
All'uopo il dirigente scolastico dell'IISS'R. Lotti-Umberto I' di Andria, scuola capofila della suddetta rete, ha convocato nei prossimi giorni un tavolo di concertazione per elaborare proposte migliorative del progetto da presentare al MIUR entro fine mese. «Mi auguro - sono le parole del dirigente scolastico Pasquale Annese - che le istituzioni, in primis Comune di Andria e Provincia BAT, ma anche tutti gli operatori del settore turistico agroalimentare, all'unisono colgano l'opportunità che viene loro offerta per rivitalizzare un territorio ed un settore produttivo che di per sé ha grandi potenzialità, anche occupazionali, ma che sconta un'atavica carenza di risorse. Proprio quelle risorse che il MIUR oggi offre su un piatto d'argento e che paiono oggi a portata di mano. Mi aspetto, pertanto, un coinvolgimento che vada oltre le mere buone intenzioni».