Inizio Scuola, oltre 17mila gli studenti in aula ad Andria

Il suono della campanella alle 8,10 spazza via polemiche e proteste

lunedì 14 settembre 2015 11.04
A cura di Stefano Massaro
Assunzioni, "Buona Scuola", proteste, teoria del Gender ed incognite: alle 8,10 è suonata la prima campanella dell'anno scolastico 2015/2016 e l'emozione per gli oltre 17mila studenti andriesi ed i 61mila dell'intera Provincia BAT è rimasta intatta. Quel fascino dell'ignoto e della sfida personale che ha accompagnato il primo grembiulino proposto ai bambini del primo anno di scuola primaria, quel fascino dei tanti professori da incontrare nella scuola cosiddetta "media" e quel fascino che raggiunge tutti gli studenti che iniziano la prima scuola del secondo ciclo con la scelta del proprio futuro, quel fascino un po' scanzonato di chi inizia l'anno degli esami di stato.

Polemiche e proteste, immancabili ad inizio anno ed ancora più acuite dalla riforma del Governo "Renzi", non scalfiscono uno dei momenti più importanti della vita di ogni singolo alunno e docente, ma anche di Presidi e personale cosiddetto A.T.A.. E' lo spirito con il quale si affronta un vero e proprio servizio, un servizio che cambia o meno le sorti di ogni singola mente, un servizio a cui i vari Governi alternatisi a guidare l'intera nazione hanno dato sempre meno rilevanza, un servizio che dovrebbe probabilmente avere il maggior numero di investimenti pubblici possibili. L'Italia culla della cultura mondiale si è paradossalmente svuotata di quel senso profondo dell'istituzione scolastica culminata con una nuova stagione di proteste e problemi.

Ma la campanella alle 8,10 è suonata e 11mila piccoli studenti del 1° ciclo e poco meno di 7mila del 2° ciclo, affronteranno nella Città di Andria il nuovo anno scolastico con la speranza che vi siano banchi e sedie dove sedersi, un riscaldamento funzionante per il periodo invernale e tutti i docenti ai propri posti per evitare ore mancanti all'offerta formativa. Alle 8,10 si è aperto il nuovo anno scolastico, tra assunzioni, "Buona Scuola", proteste, teorie del Gender ed incognite, ma anche tra la voglia e la passione di centinaia di docenti e personale A.T.A. e decine di Presidi sparsi per tutta la Provincia di Barletta Andria Trani.