Indennizzi vittime del 12 luglio: e quei 10 mln?
Di Bari (M5S): «Intanto Ferrotramviaria pretende di gestire altre linee ferroviarie regionali»
martedì 7 febbraio 2017
14.33
Indennizzo ai parenti delle vittime 12 luglio, il M5S richiama all'ordine il presidente delle Regione Puglia, Michele Emiliano. Sulla pagina Facebook della consigliera regionale andriese Grazia Di Bari in un lungo post dedicato alle ultime notizie trapelate circa l'intenzione da parte delle Ferrovie dello Stato di acquisire le Sud-Est, accollandosi il relativo debito, non si risparmiano stoccate né ad Emiliano e neanche alla Ferrotramviaria.
La consigliera grillina si rivolge ad Emiliano: «E a lei Presidente Michele Emiliano chiedo, visto che ormai sta più a Roma che a Bari, tra una trasmissione televisiva per candidarsi a premier e l'altra in cui si candida alle segreteria nazionale del PD, faccia avanzare un attimo di tempo per affacciarsi al ministero per capire a che punto sono quei 10 milioni promessi da Renzi ai parenti delle vittime ed ai feriti.
Non per caricarla di una fastidiosa incombenza, ma Lei alla fine è sempre il Presidente della Regione Puglia».
Grazia Di Bari arriva a queste considerazioni commentando l'operazione di acquisizione di Sud-Est da parte di Fsi: «il garante non ha ravvisato violazioni alla disciplina della concorrenza, accettando dunque di considerare il trasferimento come un semplice riordino delle partecipazioni pubbliche. Sia Sud-Est che Fsi sono infatti società dello Stato, e il cambio di assetto proprietario non ne muterà la natura sostanziale. Non sono d'accordo i tedeschi di Arriva, Ferrotramviaria e il consorzio Cotrap che – spiega la Di Bari - hanno impugnato il decreto con cui Delrio ha disposto il trasferimento di Sud-Est ritenendo di avere il diritto di partecipare a una procedura pubblica per la cessione dell'azienda. Mi sembra un po' comica questa cosa!»
«Ferrotramviaria, che ha una concessione con la Regione Puglia sulla tratta Barletta/Bari che dura ormai da 50 anni, concessione che non mi risulta essere mai andata a gara, si lamenta del fatto che un passaggio di gestione tra due società pubbliche venga fatto senza gara. Ma non solo».
«Ferrotramviaria, che ad oggi non ha ancora provveduto a mettere in sicurezza la tratta ferroviaria, che non ha ancora inteso risolvere gli innumerevoli disagi subiti dai pendolari di quella tratta, che non ha ancora provveduto a fornire i dati dell'assicurazione per consentite ai parenti delle vittime e ai feriti del disastro ferroviario del 12 luglio di chiedere i danni, che per tutto quanto avvenuto avrebbe dovuto subire la revoca della concessione, pretende di gestire altre linee ferroviarie regionali. È proprio il caso di dire da quale pulpito viene la predica», conclude Grazia Di Bari.
La consigliera grillina si rivolge ad Emiliano: «E a lei Presidente Michele Emiliano chiedo, visto che ormai sta più a Roma che a Bari, tra una trasmissione televisiva per candidarsi a premier e l'altra in cui si candida alle segreteria nazionale del PD, faccia avanzare un attimo di tempo per affacciarsi al ministero per capire a che punto sono quei 10 milioni promessi da Renzi ai parenti delle vittime ed ai feriti.
Non per caricarla di una fastidiosa incombenza, ma Lei alla fine è sempre il Presidente della Regione Puglia».
Grazia Di Bari arriva a queste considerazioni commentando l'operazione di acquisizione di Sud-Est da parte di Fsi: «il garante non ha ravvisato violazioni alla disciplina della concorrenza, accettando dunque di considerare il trasferimento come un semplice riordino delle partecipazioni pubbliche. Sia Sud-Est che Fsi sono infatti società dello Stato, e il cambio di assetto proprietario non ne muterà la natura sostanziale. Non sono d'accordo i tedeschi di Arriva, Ferrotramviaria e il consorzio Cotrap che – spiega la Di Bari - hanno impugnato il decreto con cui Delrio ha disposto il trasferimento di Sud-Est ritenendo di avere il diritto di partecipare a una procedura pubblica per la cessione dell'azienda. Mi sembra un po' comica questa cosa!»
«Ferrotramviaria, che ha una concessione con la Regione Puglia sulla tratta Barletta/Bari che dura ormai da 50 anni, concessione che non mi risulta essere mai andata a gara, si lamenta del fatto che un passaggio di gestione tra due società pubbliche venga fatto senza gara. Ma non solo».
«Ferrotramviaria, che ad oggi non ha ancora provveduto a mettere in sicurezza la tratta ferroviaria, che non ha ancora inteso risolvere gli innumerevoli disagi subiti dai pendolari di quella tratta, che non ha ancora provveduto a fornire i dati dell'assicurazione per consentite ai parenti delle vittime e ai feriti del disastro ferroviario del 12 luglio di chiedere i danni, che per tutto quanto avvenuto avrebbe dovuto subire la revoca della concessione, pretende di gestire altre linee ferroviarie regionali. È proprio il caso di dire da quale pulpito viene la predica», conclude Grazia Di Bari.