Incidenti sulla provinciale Andria-Canosa di Puglia: “Serve una rotatoria per evitarli”
La proposta degli imprenditori commerciali e degli agricoltori per migliorare la sicurezza stradale
sabato 24 dicembre 2022
Una rotatoria all'innesto tra le due e quattro corsie sulla provinciale Andria-Canosa è la proposta delineata da alcuni imprenditori commerciali e agricoltori per tentare, quantomeno, di ridurre l'elevato numero di sinistri e tutelare l'incolumità degli automobilisti.
Infatti, dopo il grave incidente di lunedì scorso, che ha visto coinvolto un 32enne di Minervino Murge, chiara è stata la posizione assunta dagli agricoltori e da imprenditori, titolari di aziende ubicate proprio su quel tratto di strada che collega i due importanti comuni agricoli dell'entroterra murgiano: "Purtroppo si continua colpevolmente a sottovalutare una palese problematica che ogni anno causa un numero vertiginoso di incidenti mortali", ci dicono. "L'intervento tardivo di manutenzione stradale sulla provinciale Andria-Canosa rappresenta un grave pericolo per l'incolumità di noi tutti, oltre al fatto che le misure adottate fino ad ora risultano prive di un'auspicabile efficacia: dopo l'abbattimento del vecchio ponte e senza il previsto sbocco sulla provinciale, gli agricoltori hanno difficoltà a percorrere la ex SP231 a causa del lungo tratto di strada che devono effettuare per portarsi da un lato all'altro della carreggiata per raggiungere i loro appezzamenti".
Se da una parte le auto la percorrono a velocità elevata, con picchi soprattutto durante le notti d'estate, nonostante l'indubbia pericolosità della ex SP231, dall'altra parte, pare, che i limiti di velocità imposti generino una certa confusione negli utenti della strada: sulla quattro corsie la velocità massima ammessa è di 50km/h, mentre sulla due corsie è di 80km/h, esponendo ad un forte pericolo soprattutto gli agricoltori, soliti a circolare con le loro macchine sulla provinciale.
Inoltre, un altro retroscena amaro si affianca alle tragedie stradali: macerie del vecchio ponte non sono state completamente rimosse. Tra erbe selvatiche spuntano detriti della struttura, mettendo a rischio la salute pubblica e ambientale. La speranza, dunque, su questo fazzoletto di terra tra Andria e Canosa di Puglia sembra durare un battito di ciglia: niente interventi efficaci. Tutto resta immobile. Qui, dopo due anni di lavori in corso, la strada provinciale continua ad essere pericolosa nell'indifferenza generale.
Infatti, dopo il grave incidente di lunedì scorso, che ha visto coinvolto un 32enne di Minervino Murge, chiara è stata la posizione assunta dagli agricoltori e da imprenditori, titolari di aziende ubicate proprio su quel tratto di strada che collega i due importanti comuni agricoli dell'entroterra murgiano: "Purtroppo si continua colpevolmente a sottovalutare una palese problematica che ogni anno causa un numero vertiginoso di incidenti mortali", ci dicono. "L'intervento tardivo di manutenzione stradale sulla provinciale Andria-Canosa rappresenta un grave pericolo per l'incolumità di noi tutti, oltre al fatto che le misure adottate fino ad ora risultano prive di un'auspicabile efficacia: dopo l'abbattimento del vecchio ponte e senza il previsto sbocco sulla provinciale, gli agricoltori hanno difficoltà a percorrere la ex SP231 a causa del lungo tratto di strada che devono effettuare per portarsi da un lato all'altro della carreggiata per raggiungere i loro appezzamenti".
Se da una parte le auto la percorrono a velocità elevata, con picchi soprattutto durante le notti d'estate, nonostante l'indubbia pericolosità della ex SP231, dall'altra parte, pare, che i limiti di velocità imposti generino una certa confusione negli utenti della strada: sulla quattro corsie la velocità massima ammessa è di 50km/h, mentre sulla due corsie è di 80km/h, esponendo ad un forte pericolo soprattutto gli agricoltori, soliti a circolare con le loro macchine sulla provinciale.
Inoltre, un altro retroscena amaro si affianca alle tragedie stradali: macerie del vecchio ponte non sono state completamente rimosse. Tra erbe selvatiche spuntano detriti della struttura, mettendo a rischio la salute pubblica e ambientale. La speranza, dunque, su questo fazzoletto di terra tra Andria e Canosa di Puglia sembra durare un battito di ciglia: niente interventi efficaci. Tutto resta immobile. Qui, dopo due anni di lavori in corso, la strada provinciale continua ad essere pericolosa nell'indifferenza generale.