Inchiesta su magistrati corrotti, ora è ufficiale: Savasta passa ai domiciliari
Il Gip di Lecce accoglie la richiesta avanzata dai suoi legali. Rimane in carcere il collega Michele Nardi
venerdì 29 marzo 2019
14.10
Ora è ufficiale: Antonio Savasta passa ai domiciliari. Il Gip del Tribunale di Lecce, Giovanni Gallo ha accolto la richiesta di trasferimento dal carcere ai domiciliari avanzata dai difensori dell'ex pm di Trani, Antonio Savasta.
L'ex pm di Trani, accusato insieme al suo collega Michele Nardi per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari e falso commessi tra il 2014 e il 2018, sconterà quindi la sua pena tra le mura domestiche. Fin da subito, Savasta ha collaborato con la Procura di Lecce rivelando importanti dettagli e tirando in ballo nomi e fatti nuovi confluiti nel fascicolo d'inchiesta a suo carico.
Le accuse nei confronti di Savasta e Nardi furono mosse dall'imprenditore coratino Flavio d'Introno D'Introno che, a seguito della sentenza definitiva di condanna nel procedimento nel quale era coinvolto, aveva deciso di raccontare ai giudici tutto quello che gli era capitato su consiglio dello stesso Savasta, senza però fare riferimento alla sua persona.
Nessuna richiesta di scarcerazione è stata invece riproposta dai legali di Nardi, il quale di recente è stato trasferito dal carcere di Matera a quello di Taranto.
L'ex pm di Trani, accusato insieme al suo collega Michele Nardi per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari e falso commessi tra il 2014 e il 2018, sconterà quindi la sua pena tra le mura domestiche. Fin da subito, Savasta ha collaborato con la Procura di Lecce rivelando importanti dettagli e tirando in ballo nomi e fatti nuovi confluiti nel fascicolo d'inchiesta a suo carico.
Le accuse nei confronti di Savasta e Nardi furono mosse dall'imprenditore coratino Flavio d'Introno D'Introno che, a seguito della sentenza definitiva di condanna nel procedimento nel quale era coinvolto, aveva deciso di raccontare ai giudici tutto quello che gli era capitato su consiglio dello stesso Savasta, senza però fare riferimento alla sua persona.
Nessuna richiesta di scarcerazione è stata invece riproposta dai legali di Nardi, il quale di recente è stato trasferito dal carcere di Matera a quello di Taranto.