Incendi dolosi, Fareambiente: «Piaga ricorrente, le istituzioni attivino politiche di sensibilizzazione»
La nota del coordinatore Benedetto Miscioscia
mercoledì 23 giugno 2021
«L'incoscienza criminale di alcuni, non può e non deve pregiudicare la qualità dell'ecosistema paesaggistico e ambientale, soprattutto ed in particolare, quando ad innescare gli incendi dei nostri boschi e delle nostre macchie, per non parlare di quelli che vengono attivati per bruciare rifiuti ed in particolare materiali plastici, c'è manifestatamente il dolo.
Il tema degli incendi estivi, e non solo, è ricorrente. Una piaga - spiega in una nota il coordinatore cittadino di Fareambiente, dott. Benedetto Miscioscia - a cui non si riesce a porre rimedio e che spesso viene accentuata anche dall'incuria e dall'abbandono delle nostre aree boschive. Il vero paradosso è che per un verso vogliamo sempre più aree boschive e riqualificate per contrastare i cambiamenti climatici generati dall'incremento della CO2 ma per un altro poi assistiamo al degrado in cui versano i nostri boschi. Insomma, a parole vogliamo più aree verdi, più alberi, più ossigeno ma poi la stessa politica, chissà perché, non è capace di avviare quella necessaria programmazione che mira ad investire nella tutela e salvaguardia delle aree boschive puntando alla loro riqualificazione per renderle fruibili. Per rendersene conto, basterebbe farsi un giro, ad esempio, nella nostra Murgia per toccare con mano la realtà in cui versano le aree boschive.
Per questo, alla ferma condanna rivolta a chi si rende responsabile di simili crimini ambientali, va associato il fermo invito agli organi istituzionali preposti, in primis la regione, di attivare politiche di sensibilizzazione ed informazione iniziando dalle scuole, oltre quelle di investimento per la prevenzione iniziando ad investire nella cura e manutenzione dei nostri boschi che possono rappresentare una risorsa sia sotto il profilo paesaggistico che ambientale oltre a fornire biomassa per le attività di riciclo e generazione energetica. Fino a quando non ci sarà questa nuova visione progettuale di attenzione al territorio e al suo patrimonio verde, ci ritroveremo sempre a riparlare della stessa problematica, al di là della campagna antincendio che stagionalmente, in particolare nella stagione estiva, viene avviata con l'ausilio dei volontari della Protezione Civile per porre un argine al fenomeno incendi, in particolare di quelli di natura dolosa».
Il tema degli incendi estivi, e non solo, è ricorrente. Una piaga - spiega in una nota il coordinatore cittadino di Fareambiente, dott. Benedetto Miscioscia - a cui non si riesce a porre rimedio e che spesso viene accentuata anche dall'incuria e dall'abbandono delle nostre aree boschive. Il vero paradosso è che per un verso vogliamo sempre più aree boschive e riqualificate per contrastare i cambiamenti climatici generati dall'incremento della CO2 ma per un altro poi assistiamo al degrado in cui versano i nostri boschi. Insomma, a parole vogliamo più aree verdi, più alberi, più ossigeno ma poi la stessa politica, chissà perché, non è capace di avviare quella necessaria programmazione che mira ad investire nella tutela e salvaguardia delle aree boschive puntando alla loro riqualificazione per renderle fruibili. Per rendersene conto, basterebbe farsi un giro, ad esempio, nella nostra Murgia per toccare con mano la realtà in cui versano le aree boschive.
Per questo, alla ferma condanna rivolta a chi si rende responsabile di simili crimini ambientali, va associato il fermo invito agli organi istituzionali preposti, in primis la regione, di attivare politiche di sensibilizzazione ed informazione iniziando dalle scuole, oltre quelle di investimento per la prevenzione iniziando ad investire nella cura e manutenzione dei nostri boschi che possono rappresentare una risorsa sia sotto il profilo paesaggistico che ambientale oltre a fornire biomassa per le attività di riciclo e generazione energetica. Fino a quando non ci sarà questa nuova visione progettuale di attenzione al territorio e al suo patrimonio verde, ci ritroveremo sempre a riparlare della stessa problematica, al di là della campagna antincendio che stagionalmente, in particolare nella stagione estiva, viene avviata con l'ausilio dei volontari della Protezione Civile per porre un argine al fenomeno incendi, in particolare di quelli di natura dolosa».