Inaugurata presso la biblioteca diocesana San Tommaso d’Aquino, la mostra fotografica “Vivere, l’arte del prendersi cura”

Resterà aperta al pubblico fino al 12 ottobre 2024. Si tratta di un progetto culturale prodotto dal Circolo della Sanità di Andria

mercoledì 2 ottobre 2024 4.07
È stata inaugurata presso la biblioteca diocesana San Tommaso d'Aquino, la mostra fotografica "Vivere, l'arte del prendersi cura", un progetto culturale prodotto dal Circolo della Sanità di Andria in occasione del suo 40esimo anniversario. L'esposizione, che resterà aperta al pubblico fino al 12 ottobre 2024, mette in luce l'intenso rapporto tra medici e pazienti, immortalato attraverso gli scatti in bianco e nero di Mirella Caldarone.
Alla mostra hanno presenziato numerosi dei protagonisti degli statti fotografici esposti assieme ad autorità e referenti del territorio. La Presidente del Circolo della Sanità, la dott.ssa Flora Brudaglio, ha sottolineato il significato profondo della mostra, che vuole «aprire un nuovo capitolo per il Circolo, un modo innovativo di dialogare con il territorio. Vogliamo condividere un messaggio di speranza con la comunità sanitaria, facendo dell'arte del prendersi cura un progetto culturale che diventi un impegno di valore sociale».
Brudaglio ha aggiunto: «Questa mostra è parte del più ampio progetto "Tutti per la cura di tutti", realizzato in collaborazione con istituzioni e associazioni locali. Rappresenta per noi un percorso individuale e di gruppo, in cui riscopriamo le radici della nostra scelta di vita professionale, rinsaldando con i colori dell'anima la relazione di fiducia con chi si prende cura della persona e della sua salute».
Presenta anche la Sindaca, avv. Giovanna Bruno, la quale ha espresso grande apprezzamento per l'esposizione, definendola «una mostra fortemente emotiva ed emozionale. Le immagini in bianco e nero fissano gesti e sguardi che parlano di umanità e fragilità. Un'umanità che silenziosamente ci chiede di prendercene cura».
Mirella Caldarone, autrice delle fotografie, ha spiegato come la mostra sia nata dall'esigenza di raccontare «la bellezza nascosta nell'esperienza degli operatori sanitari, in un periodo di tensioni e difficoltà nel rapporto con i pazienti. Con questi scatti, abbiamo voluto ricucire quel rapporto di fiducia, sottolineando il lato umano del prendersi cura».
Anche la Diocesi di Andria ha offerto il suo sostegno all'iniziativa. Don Mimmo Basile, responsabile della biblioteca diocesana: «Accogliere questa mostra è per noi motivo di soddisfazione. È la prima volta che ospitiamo un'esposizione fotografica in questo luogo che diventa sempre più accogliente e che attraverso la cultura si lega alla nostra missione di cura dell'umano».
La mostra fotografica si arricchisce anche di una installazione che è un omaggio a "Ballon Girl" l'opera di Bansky con una particolare declinazione del messaggio di speranza: affinché sempre più "razza umana" possa salvarsi. Sulle copertine termiche campeggiano titoli di articoli di giornale che parlano di buona sanità con la stessa speranza che ci sia sempre più spazio sui nostri giornali per articoli che mettano in risalto la bellezza e il valore dell'essere umano dietro il camice bianco.
La mostra, ad ingresso gratuito, è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 19. Domenica 6 ottobre è prevista un'apertura straordinaria dalle 10 alle 12 con un "Dialogo con i protagonisti". La chiusura dell'evento si terrà il 12 ottobre con l'intervento di Franco Leone, che terrà una conferenza dal titolo "L'anatomia nell'arte – misteri e segreti nei capolavori di tutti i tempi".