Inaugurata la stele in ricordo dei Martiri di Nassiriya
Il monumento nella rotatoria approntata all'inizio di Via Murge. Giorgino: «Enorme gratitudine». Saccotelli: «Parole vuote»
giovedì 23 maggio 2013
16.58
E' stato inaugurato stamane ad Andria, la stele dedicata ai Martiri di Nassiriya posizionata in un rondò che è situato in una zona periferica della città all'incrocio tra Viale Trentino e Via Murge. La cerimonia è stata organizzata dall'Associazione Nazionale dei Carabinieri ed ha visto la presenza di tutte le autorità civili e militari della Città con anche la presenza del Generale dell'Arma dei Carabinieri di Puglia, Vincenzo Paticchio.
Quella terribile mattina del 12 novembre 2003, alle 8,40, l'inferno si è scatenato nella base italiana della città irachena, dove una cisterna "bomba" esplose proprio davanti al deposito di munizioni. Il disastro provocò 28 morti di cui 19 italiani tra i quali ben 12 Carabinieri, 5 Militari dell'Esercito e 2 civili. Dopo quell'attentato tante sono state le polemiche e gli strascichi importanti di una vicenda che inevitabilmente scosse l'intera nazione. In quella terribile mattina vi era anche un Carabiniere andriese sopravvissuto, Riccardo Saccotelli, che questa mattina non ha partecipato all'evento lanciando un fortissimo segnale di distanza da questa inaugurazione (articolo di approfondimento).
Nel contesto mattutino, invece, le autorità civili e militari con in testa il Sindaco della Città, Nicola Giorgino ed il Generale dell'Arma dei Carabinieri, Vincenzo Paticchio, hanno ricordato l'importanza della gratitudine per chi rappresenta il nostro Paese nel mondo: «E' un giorno di onore per tutte le Forze dell'Ordine - ha detto il Generale Paticchio - i cittadini devono comprendere da vicino l'importanza del ricordo e del sacrificio». Alla manifestazione hanno partecipato anche alcune classi dell'Istituto Comprensivo "Don Bosco - Manzoni" di Andria che in chiusura di manifestazione hanno spontaneamente intonato l'inno d'Italia.
Quella terribile mattina del 12 novembre 2003, alle 8,40, l'inferno si è scatenato nella base italiana della città irachena, dove una cisterna "bomba" esplose proprio davanti al deposito di munizioni. Il disastro provocò 28 morti di cui 19 italiani tra i quali ben 12 Carabinieri, 5 Militari dell'Esercito e 2 civili. Dopo quell'attentato tante sono state le polemiche e gli strascichi importanti di una vicenda che inevitabilmente scosse l'intera nazione. In quella terribile mattina vi era anche un Carabiniere andriese sopravvissuto, Riccardo Saccotelli, che questa mattina non ha partecipato all'evento lanciando un fortissimo segnale di distanza da questa inaugurazione (articolo di approfondimento).
Nel contesto mattutino, invece, le autorità civili e militari con in testa il Sindaco della Città, Nicola Giorgino ed il Generale dell'Arma dei Carabinieri, Vincenzo Paticchio, hanno ricordato l'importanza della gratitudine per chi rappresenta il nostro Paese nel mondo: «E' un giorno di onore per tutte le Forze dell'Ordine - ha detto il Generale Paticchio - i cittadini devono comprendere da vicino l'importanza del ricordo e del sacrificio». Alla manifestazione hanno partecipato anche alcune classi dell'Istituto Comprensivo "Don Bosco - Manzoni" di Andria che in chiusura di manifestazione hanno spontaneamente intonato l'inno d'Italia.