In ricordo di Daniela Fortunato, assistente sociale di Andria prematuramente scomparsa

La memoria di Daniela celebrata nella "giornata internazionale della lotta contadina"

sabato 20 aprile 2024 4.25
A cura di Nicola Di Chio
Lo scopo dell'incontro è stato quello di "accendere un fuoco che possa infiammare il cuore delle istituzioni politiche" e sensibilizzarle sempre più verso i gravi problemi che affliggono le terre di tutta Italia. Non solo, il convegno "50 anni di lotte contadine in terra di Bari", ospitato presso la biblioteca comunale "Giuseppe Ceci" è stato organizzato per ricordare una giovane donna che troppo presto è andata via, Daniela Fortunato, assistente sociale, sindacalista e volontaria scomparsa ad agosto del 2022 a soli 39 anni.

L'omaggio a Daniela nelle parole di quanti l'hanno conosciuta e poi attraverso l'analisi della sua tesi di laurea in storia contemporanea che ha dato, tra l'altro, il titolo all'incontro. La 28esima "giornata internazionale della lotta contadina", che cade il 17 aprile, ad Andria è stata declinata così, con questa iniziativa vissuta tra il rigore della storia e il trasporto delle emozioni, quelle degli amici di Daniela, come Luigi Antonucci, volontario della Casa Accoglienza "Santa Maria Goretti" che ha moderato anche l'evento.

Hanno partecipato alla serata Giuseppe de Leonardis, già segretario FLAI CGIL Puglia e Vito di Bari, storico e già segretario Federbraccianti CGIL Andria.

Il professore di storia contemporanea Mario Spagnoletti, con cui Daniela Fortunato ha discusso la propria tesi, previsto tra gli ospiti, non ha potuto partecipare alla serata, ma ha tenuto a condividere con i presenti un videomessaggio proiettato a conclusione dei lavori che, invece, si sono aperti con i saluti di Daniela di Bari, assessore alla Bellezza, e di don Geremia Acri, direttore della Casa Accoglienza "Santa Maria Goretti".

Focus del convegno, un excursus storico dei problemi che hanno attanagliato il lavoro agricolo dai primi anni del Novecento fino ai giorni nostri: sfruttamento del lavoro, caporalato, diritti contrattuali e salariali dei braccianti, sono solo alcuni dei temi affrontati.

"Se negli anni '60 e '70 il movimento sindacale è cresciuto, contribuendo al miglioramento complessivo delle condizioni socio-culturali dei lavoratori, oggi come allora i diritti riconosciuti sono ancora deficitari", ha spiegato de Leonardis.