In ospedale per un intervento, contrae il Covid e muore: disposta l'autopsia dalla Procura
I familiari dell'uomo, un tranese di 67 anni, avevano presentato un esposto denuncia contro ignoti
martedì 27 aprile 2021
20.20
Era entrato in ospedale il 5 marzo scorso per un dolore al braccio, inappetenza e debolezza. Ne è uscito l'8 aprile, ucciso da una polmonite bilaterale: il Covid se l'è portato via a 67 anni. Si tratta di un professionista tranese, i cui familiari, difesi dall'avv. Antonio Florio, hanno fatto un esposto denuncia contro ignoti: per questo il sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani, Giovanni Lucio Vaira, ha disposto l'esame autoptico sul corpo dell'uomo, deceduto nell'ospedale di Barletta.
La vittima era stato trasportato dal 118 all'ospedale di Andria a causa di un malessere, e dopo gli accertamenti da parte dei sanitari, nei giorni successivi si era deciso di effettuargli un intervento di rimozione di un polipo intestinale. Prima della data dell'intervento era stata però accertata la positività al Covid del paziente con il quale l'uomo aveva condiviso la stanza di degenza ospedaliera, trasferito poi a Bisceglie.
Intanto, dopo l'intervento al nosocomio di Andria, anche al paziente tranese era stata accertata la positività al Covid: da Andria veniva così trasferito nell'apposito reparto dell'ospedale di Barletta, dove le sue condizioni peggioravano a seguito dell' infezione virale, e dunque veniva intubato e trasferito in terapia intensiva.
L'8 aprile, a seguito dell'aggravarsi delle condizioni cliniche, il paziente veniva a mancare.
Nell'esposto i familiari chiedono alla Procura della Repubblica di accertare se sussistano profili di responsabilità in capo al personale medico e paramedico che ha avuto in cura il paziente, e di valutare se la loro condotta sia compatibile con le linee guida e i protocolli sanitari finalizzati ad evitare il contagio da covid all'interno delle strutture ospedaliere, e se il contagio stesso sia stato la causa del decesso.
Eseguita l'autopsia, la relazione peritale dovrà essere depositata entro il prossimo 3 giugno.
La vittima era stato trasportato dal 118 all'ospedale di Andria a causa di un malessere, e dopo gli accertamenti da parte dei sanitari, nei giorni successivi si era deciso di effettuargli un intervento di rimozione di un polipo intestinale. Prima della data dell'intervento era stata però accertata la positività al Covid del paziente con il quale l'uomo aveva condiviso la stanza di degenza ospedaliera, trasferito poi a Bisceglie.
Intanto, dopo l'intervento al nosocomio di Andria, anche al paziente tranese era stata accertata la positività al Covid: da Andria veniva così trasferito nell'apposito reparto dell'ospedale di Barletta, dove le sue condizioni peggioravano a seguito dell' infezione virale, e dunque veniva intubato e trasferito in terapia intensiva.
L'8 aprile, a seguito dell'aggravarsi delle condizioni cliniche, il paziente veniva a mancare.
Nell'esposto i familiari chiedono alla Procura della Repubblica di accertare se sussistano profili di responsabilità in capo al personale medico e paramedico che ha avuto in cura il paziente, e di valutare se la loro condotta sia compatibile con le linee guida e i protocolli sanitari finalizzati ad evitare il contagio da covid all'interno delle strutture ospedaliere, e se il contagio stesso sia stato la causa del decesso.
Eseguita l'autopsia, la relazione peritale dovrà essere depositata entro il prossimo 3 giugno.