Il tema dell'angelo vince all'Imbriani nel ricordo di Alessandro
Disegni, musiche, pensieri e testi dei ragazzi selezionati dai responsabili dell'A.M.R.I.
lunedì 5 maggio 2014
10.21
Nei disegni dei bambini c'è un angelo vestito da Vigile del Fuoco oppure i componenti del coro, angeli per le canzoni che cantano. "Chi è l'angelo per te?", è questo il titolo del progetto che si conclude oggi, lunedì 5 maggio, in collaborazione tra l'Istituto "Imbriani" di Andria e l'associazione A.M.R.I. (Associazione per le malattie reumatiche infantili) di Genova. Tutte le classi del popoloso istituto del quartiere di San Valentino, hanno partecipato al concorso artistico con disegni, pensieri, musiche e poesie, dedicate al tema dell'angelo in ricordo di Alessandro Tondolo, giovanissimo ragazzo andriese scomparso due anni fa all'età di 12 anni a causa proprio di una malattia rara.
Obiettivo dell'evento è stato quello di sensibilizzare famiglie e ragazzi verso la conoscenza delle malattie reumatiche infantili, ma soprattutto verso l'accoglienza che l'A.M.R.I. offre alle famiglie che devono rivolgersi al Polo di Eccellenza sanitario "Gaslini" di Genova. L'idea è nata proprio dall'incontro ligure tra la famiglia Tondolo e l'associazione genovese durante le cure del piccolo Alessandro. Il Presidente dell'AMRI, Gabriele Bona ha rilanciato la necessità di prevenzione ed assistenza «Al "Gaslini" giungono da tutta Italia e noi cerchiamo di aiutare le famiglie ad orientarsi in un mondo che spesso sfrutta la sofferenza - ha detto Gabriele Bona - noi lavoriamo per la prevenzione e l'assistenza, due capisaldi che dovrebbero riguardare il nostro sistema sanitario. L'incontro con la famiglia Tondolo - conclude il Presidente dell'AMRI - ha permesso questa collaborazione che, vista la risposta di bambini e ragazzi, appare davvero molto entusiasmante».
Tantissimi gli elaborati esaminati dalla giuria composta dai rappresentanti dell'AMRI che hanno premiato quattro ragazzi per i loro elaborati per la ricercata scelta dei soggetti e delle tematiche espresse partendo dalla figura dell'angelo e dal suo significato: «Il progetto nasce dalla volontà di ricordare Alessandro e dalla grande determinazione proprio dei signori Tondolo - dice Rosanna Palmulli, Dirigente Scolastico dell'Imbriani - affrontare tematiche positive e di ampio respiro è un modo per spronare i ragazzi a lavorare su se stessi e ad esprimere la propria fantasia coinvolgendo anche le famiglie. Un evento a cui teniamo particolarmente in un quartiere a rischio che cerca quotidianamente riscatto anche grazie agli istituti scolastici presenti».
Obiettivo dell'evento è stato quello di sensibilizzare famiglie e ragazzi verso la conoscenza delle malattie reumatiche infantili, ma soprattutto verso l'accoglienza che l'A.M.R.I. offre alle famiglie che devono rivolgersi al Polo di Eccellenza sanitario "Gaslini" di Genova. L'idea è nata proprio dall'incontro ligure tra la famiglia Tondolo e l'associazione genovese durante le cure del piccolo Alessandro. Il Presidente dell'AMRI, Gabriele Bona ha rilanciato la necessità di prevenzione ed assistenza «Al "Gaslini" giungono da tutta Italia e noi cerchiamo di aiutare le famiglie ad orientarsi in un mondo che spesso sfrutta la sofferenza - ha detto Gabriele Bona - noi lavoriamo per la prevenzione e l'assistenza, due capisaldi che dovrebbero riguardare il nostro sistema sanitario. L'incontro con la famiglia Tondolo - conclude il Presidente dell'AMRI - ha permesso questa collaborazione che, vista la risposta di bambini e ragazzi, appare davvero molto entusiasmante».
Tantissimi gli elaborati esaminati dalla giuria composta dai rappresentanti dell'AMRI che hanno premiato quattro ragazzi per i loro elaborati per la ricercata scelta dei soggetti e delle tematiche espresse partendo dalla figura dell'angelo e dal suo significato: «Il progetto nasce dalla volontà di ricordare Alessandro e dalla grande determinazione proprio dei signori Tondolo - dice Rosanna Palmulli, Dirigente Scolastico dell'Imbriani - affrontare tematiche positive e di ampio respiro è un modo per spronare i ragazzi a lavorare su se stessi e ad esprimere la propria fantasia coinvolgendo anche le famiglie. Un evento a cui teniamo particolarmente in un quartiere a rischio che cerca quotidianamente riscatto anche grazie agli istituti scolastici presenti».