Il Sindaco di Andria traccia il bilancio dei primi tre anni del suo mandato

«Le persone rappresentano per me l'investimento più importante, l'opera pubblica più meritoria. E non finisce qui, c'è tanto da fare»

venerdì 6 ottobre 2023 10.47
A cura di Luisa Sgarra
«Tre anni sono già tanti. Eppure rappresentano "ancora" quasi metà della strada da compiere, per arrivare a fine mandato previsto per la primavera del 2026. Tre anni intensi, travolgenti, emozionanti e durissimi», così li definisce Giovanna Bruno, Sindaco di Andria.

Dal COVID al disastro economico trovato, dalla guerra al caro vita, dall'azzeramento dei servizi locali che hanno ereditato ai cantieri fermi da anni o mai partiti. Tre anni in cui ha dovuto barcamenarsi tra urgenze e difficoltà, senza mai perdere l'entusiasmo e con piena consapevolezza della delicatezza del ruolo e del momento, così come spiega il primo cittadino.

«Abbiamo fatto delle scelte: rimodulazione del piano di riequilibrio per evitare il fallimento dell'Ente. Oltre 80 milioni di deficit ereditati, circa 90 messi insieme con vari finanziamenti, con progettualità tutte andate a buon fine. Ripristino della macchina amministrativa: non avevamo dirigenti, ora ce ne sono in tutti i settori. Non si facevano concorsi per il personale di varie categorie; ora gli altri enti ci chiedono le graduatorie perché siamo tra i pochi ad aver fatto procedure concorsuali».

E ancora «Cantieri sbloccati e avviati, tanti: piazza Umberto, piazza sorelle Agazzi, largo Giannotti, piazza fravina, scuola Jannuzzi (dopo 20 lunghi e inspiegabili anni!), via de Anellis (parte a giorni), via Flavio Giugno (parte a giorni), interramento ferrovia, apertura Andria Sud, nuovo mercato ortofrutticolo (dopo 30 anni!), pluviali, viabilità quartiere San Valentino, manutenzione stradale urbana ed extraurbana (oltre 18 km di strade, lavorate dopo decenni), chiostro san francesco, ex mattatoio di via Canosa, Questura aperta dal lontano 2007, immobile di piazza Sant'Agostino completato, officina San Domenico riaperta, centro Dopo di Noi riaperto, polivalente di San valentino aperto, pista di pattinaggio rifunzionalizzata e aperta. Forse me ne sfuggono anche altri, sono davvero tanti gli interventi fatti».

Il Sindaco di Andria, Giovanna Bruno, è un fiume in piena nel ripercorrere velocemente i suoi primi tre anni da Sindaco e aggiunge: «Poi abbiamo tutti gli investimenti sulla cultura, sulle politiche giovanili, sul turismo, sullo sport, sui servizi sociali»

E anche qui traccia una lunga lista di eventi che hanno inciso significativamente la vita in città, tra cui: il festival della legalità, della ruralità, Qoco, festival futuro anteriore, progetti di facilitazione e innovazione tecnologica, festival città bambina, festival Castel dei mondi (destagionalizzato e potenziato), festival dei corti, festival di musica giovane, grandi eventi turistici (Gucci, premio stupor mundi, raduni internazionali, promozione sportiva internazionale, creazione polisportiva, food policy hub e tanto altro).

L'amministrazione Bruno si è occupata, non solo di sport e cultura, ma ha anche riattivato una serie di servizi essenziali alle persone, tra cui spiega «La riattivazione della rete del terzo settore, non pagata per anni, assistenza scolastica specialistica, accompagnamento soggetti fragili, accoglienza extracomunitari, politiche di genere, sportelli di ascolto, sostegni alimentari e via su questi temi). Tutto lavoro tracciato, tutti atti concreti» e aggiunge «Come quelli in materia urbanistica ed edilizia: si è rimesso in moto il mercato, abbiamo snellito e ammodernato le procedure. Fatto il nuovo regolamento PIP, fatte le NTA, sbloccate le lottizzazioni, avviato i PINQuA dopo essersi aggiudicati 45 milioni di finanziamento)» e anticipa «A breve torneremo in aula per ulteriore delibera urbanistica collegata all'avvio delle procedure espropriative, così come è in partenza il cantiere di Palazzo Ducale, altro importante obiettivo raggiunto».

Scelte importanti che hanno rilanciato in modo positivo la città di Andria anche sul piano nazionale, tra cui il protocollo "città ad impatto positivo, Stato Generali della Bellezza, protocollo "le Città della Bellezza" con Andria capofila, finanziamenti PON metro, convenzioni con università ed ordini professionali, Andria Città che Legge, Istituzione Borgo della Salute, riconoscimento annuale Spighe Verdi.

Meritevole d'attenzione è anche il regolamento dell'amministrazione condivisa, ad esempio dichiara la Sindaca: «Il NO convinto allo scempio della bretella Sud, l'utilizzo dei beni confiscati, l'istituzione della commissione pari opportunità, la bonifica della discarica san Nicola La guardia, l'avvio della realizzazione del la seconda isola ecologica, la gara-ponte per la gestione dei rifiuti e la costituzione del nuovo ambito territoriale per indire la nuova gara del servizio» oltre «La messa a posto dei conti della Multiservice con la nuova governance; l'affidamento alla municipalizzata del servizio parcometri con salvaguardia dei posti di lavoro; l'affidamento dei servizi di riscossione e di quelli cimiteriali»

Tra i numerosissimi provvedimenti nomina anche il bando per la riapertura della piscina comunale «Stiamo trovando una soluzione vista la non partecipazione di alcun soggetto interessato. Stessa cosa per l'asilo nido. Recuperato finanziamento per completare via Fornaci, fatta progettazione per la nuova area teatrale in via Barletta, assegnato lotti per i presídi della sicurezza (carabinieri e Guardia di Finanza) oltre che per la realizzazione di una scuola provinciale. Tanti sono stati i patti di collaborazione con associazioni e privati, per gestire insieme aree e luoghi della città».

A fare la differenza nel suo operato è sicuramente la sua sensibilità in primis verso i cittadini. Infatti, il Sindaco pone l'accento non solo su tutto l'aspetto politico e amministrativo, ma anche quello socio-relazionale: «La cosa più bella di questi 3 anni è senza dubbio la fiducia dei cittadini: riconoscono il loro sindaco, si affidano, confidano nella sua azione. Questa è una percezione bellissima che azzera completamente l'attività denigratoria di detrattori e mistificatori. Le persone rappresentano per me l'investimento più importante, l'opera pubblica più meritoria. E non finisce qui, c'è tanto da fare. Andria è ritornata dopo anni al centro dell'attenzione, è di nuovo considerata modello di buone pratiche, siede nuovamente ai tavoli nazionali con una visibilità non di poco conto».

Come è cambiata la sua vita rispetto a tre anni fa?

«La mia vita è completamente assorbita dal ruolo. Questo mi dispiace: aver accantonato la professione libera, non lo avevo messo in conto. La famiglia ne ha risentito per ritmi e tempi, ma faccio i salti mortali per seguirla a fondo, per dare serenità ai miei figli, a mio marito e a mio padre. Non rinuncio a cucinare, a mettere a letto e a svegliare i piccoli, a seguire i loro costanti passi di crescita quotidiana. Ecco, non ho tempo per me: per staccare qualche giorno, per una passeggiata in serenità, per spegnere il telefono. Questo finora non è stato possibile, il ruolo e la responsabilità dello stesso mi hanno travolto. Ma non è un sacrificio. È un dovere - conclude -. La fiducia delle persone merita tutta la mia dedizione».