Il Sindaco Bruno partecipa alla raccolta firme contro il progetto di autonomia differenziata
Il Primo Cittadino di Andria: «Non possiamo permetterci un'ulteriore divisione dell’Italia per settori e per regioni»
venerdì 3 febbraio 2023
12.39
Il Sindaco di Andria è stata tra i primi firmatari di una petizione finalizzata a bloccare i disegni di autonomia differenziata che potrebbero arrecare ulteriori divari tra Nord e Sud in materia di pubblica istruzione: «La contrarietà al Progetto di Legge presentato nella nuova bozza e che dietro la maschera di previsione costituzionale - spiega il Sindaco, avv. Giovanna Bruno - nasconde invece il serio pericolo di una ulteriore divisione dell'Italia per settori e per regioni, non possiamo assolutamente permettercela, perché questo significherebbe incrementare i dislivelli sociali, culturali, sanitari, economici, in un momento in cui invece l'Italia deve rafforzarsi come paese in tutta la sua unità».
Condividendo le ragioni dei promotori della raccolta delle firme, il Primo Cittadino osserva che occorre evitare il rischio di «avere un organico regionale del personale scolastico, avere concorsi banditi dalla Regione, regionalizzare la dirigenza scolastica, differenziare, tramite contratti regionali, gli stipendi su base territoriale in base alla "ricchezza" di ciascuna regione, avere programmi di studio differenziati, avere annualmente, un organico fissato delle regioni e, di conseguenza, bandi locali per assumere direttamente il personale scolastico che, in tal modo, diventerà dipendente delle Regioni e non più statale, creare. insomma, "regioni di serie A e regioni di serie B" in proporzione – conclude il Sindaco - al prodotto interno lordo di ciascuna regione».
Hanno anche firmato l'assessore alla Pubblica Istruzione, dott.ssa Dora Conversano e l'assessore alla Vigilanza, dott. Pasquale Colasuonno.
Condividendo le ragioni dei promotori della raccolta delle firme, il Primo Cittadino osserva che occorre evitare il rischio di «avere un organico regionale del personale scolastico, avere concorsi banditi dalla Regione, regionalizzare la dirigenza scolastica, differenziare, tramite contratti regionali, gli stipendi su base territoriale in base alla "ricchezza" di ciascuna regione, avere programmi di studio differenziati, avere annualmente, un organico fissato delle regioni e, di conseguenza, bandi locali per assumere direttamente il personale scolastico che, in tal modo, diventerà dipendente delle Regioni e non più statale, creare. insomma, "regioni di serie A e regioni di serie B" in proporzione – conclude il Sindaco - al prodotto interno lordo di ciascuna regione».
Hanno anche firmato l'assessore alla Pubblica Istruzione, dott.ssa Dora Conversano e l'assessore alla Vigilanza, dott. Pasquale Colasuonno.