Il Sindacato di Polizia scrive al Ministro Piantedosi: più personale nella Bat
Chiesta l'elevazione a Primo Dirigente dei Commissariati di P.S. di Barletta e Trani
domenica 15 ottobre 2023
08.00
La prossima visita del Ministro dell'Interno Piantedosi nella Bat dovrebbe portare ad una rivisitazione dell'attuale assetto del personale dei Presidi della Polizia di Stato nella provincia Bat a cominciare dalla richiesta di elevare i Commissariati di P.S. di Barletta e Trani a sedi di Primo Dirigente.
A chiedere questa ridefinizione è il SAP -Sindacato Autonomo di Polizia, attraverso il suo Segretario provinciale Bat, Vito Giordano.
«Premesso che la presenza dello Stato sul territorio rappresenta un alto sintomo di legalità e alimenta una costante fiducia nei cittadini -scrive nella sua lettera inviata al Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, al Capo della Polizia Pisani ed al Segretario nazionale del Sap Stefano Paoloni-, così come è accaduto con l'apertura della Questura di Andria nella sesta provincia pugliese della BAT, si pone, comunque, a distanza di poco più di due anni dalla sua istituzione, come in ogni processo di programmazione/pianificazione di interventi per investimenti e sviluppo, una verifica di quanto accaduto per poter porre dei correttivi migliorativi per una migliore incidenza sul territorio stesso. Come ben risaputo, il Decreto attuativo dell'istituzione dell'odierna Questura di Andria, ha rimodulato e degradato da Primo Dirigente a Vice Questore, la direzione dei Commissariati di P.S. di Barletta e Trani».
«Senza voler criticare lo spirito che aveva generato questa nuova formazione gestionale degli Uffici di P.S. in questione -ha proseguito Giodano-, è il caso di affrontare la realtà della BAT sotto alcuni aspetti, dallo scrivente ritenuti importanti, e che dimostrerebbero il perché della richiesta ben evidenziata nell'oggetto di questa lettera. È d'uopo esaminare la situazione sociale e criminale che incombe in quella realtà. Il territorio di Barletta, la cui popolazione si attesta intorno ai poco più di 92 mila abitanti, è quotidianamente attenzionata da attività di polizia effettuata sia dalla Polizia di Stato che dai colleghi dei Carabinieri. Ci permettiamo di dichiarare che non vi è giorno in cui non si procedi ad arresti in flagranza, denuncia di persone in stato di libertà, per ii più svariati reati predatori, nonché spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Senza dimenticare la presenza in questa città dell'Ufficio di Governo (Prefettura), il quale diventa sempre più punto di riferimento essenziale della gestione sociale/territoriale di tutta la sesta provincia. Non è da meno il territorio della città di Trani, che, con circa 55 mila abitanti, nei periodi "pseudo invernali", in quelli estivi (mi permetto di ricordare che l'estate in Puglia dura per parecchi mesi, anche fino a dicembre, con inizio già dal mese di marzo), la popolazione raggiunge quote complessive di 100 mila abitanti. Lascio immaginare cosa significa un comprensorio come questo dove è facile poter "smerciare" di tutto, e dove i reati predatori registrano una notevole impennata. Solo per esempio, ma l'elenco è lungo, qualche giorno orsono, dopo una rapida attività di indagine, sono stati tratti in arresto sei individui del luogo per spaccio di sostanze stupefacenti. In questi primi due anni di vita della Questura, la stessa, e tutti gli uffici dipendenti, hanno dovuto, ma lo fanno ancora quotidianamente, fare i conti con innumerevoli servizi di polizia, dalla gestione dell'Ordine Pubblico in occasione di manifestazioni di ogni grado e tipo, alla gestione del controllo del territorio, presenziando anche territori dove vi sono presidi di polizia. Tutto questo, con enorme sacrificio, calcolando l'esiguo numero di poliziotti presenti per tutto il territorio».
«L'attuale posizione dettata dalla precedente gestione governativa, che decretò la partenza della Questura con sede a Andria, e l'abbassamento gestionale dei Commissariati di Barletta e Trani alla massima funzione di Vice Questore, pone, quasi certamente, il Ministero, allo stato delle cose, nella condizione di considerare consono e concordare che l'attuale reale situazione organica presente in quei Commissariati è altamente sufficiente a garantire la "sicurezza", schivando, di conseguenza, la necessità di implementare gli uomini da assegnare agli Uffici di Barletta e Trani. L'elevazione Dirigenziale, invece, a parere di scrive, avrebbe un duplice aspetto facilmente riscontrabile in entrambe le città. In primo luogo la presenza di un Primo Dirigente della Polizia di Stato risalterebbe meglio la presenza dello STATO per tutto il territorio cittadino; e non solo. La seconda spiegazione, porrebbe le SS.VV., nella condizione di dover continuamente aumentare la forza lavoro, alfine di aumentare la presenza della Polizia fra la popolazione, facendo crescere, sempre più, quel senso di sicurezza che i cittadini richiedono. Tutto questo lo si chiede tenendo ben a mente che, per contrastare l'eccesso di criminalità, che continua a crescere nella sesta provincia, tra l'altro acclarato da dichiarazione dei massimi organi giudiziari, bisogna aumentare la presenza sul territorio dei Poliziotti, affiancati dalla più autorevole figura di un Primo Dirigente della Polizia di Stato», ha quindi concluso il Segretario provinciale SAP Vito Giordano.
A chiedere questa ridefinizione è il SAP -Sindacato Autonomo di Polizia, attraverso il suo Segretario provinciale Bat, Vito Giordano.
«Premesso che la presenza dello Stato sul territorio rappresenta un alto sintomo di legalità e alimenta una costante fiducia nei cittadini -scrive nella sua lettera inviata al Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, al Capo della Polizia Pisani ed al Segretario nazionale del Sap Stefano Paoloni-, così come è accaduto con l'apertura della Questura di Andria nella sesta provincia pugliese della BAT, si pone, comunque, a distanza di poco più di due anni dalla sua istituzione, come in ogni processo di programmazione/pianificazione di interventi per investimenti e sviluppo, una verifica di quanto accaduto per poter porre dei correttivi migliorativi per una migliore incidenza sul territorio stesso. Come ben risaputo, il Decreto attuativo dell'istituzione dell'odierna Questura di Andria, ha rimodulato e degradato da Primo Dirigente a Vice Questore, la direzione dei Commissariati di P.S. di Barletta e Trani».
«Senza voler criticare lo spirito che aveva generato questa nuova formazione gestionale degli Uffici di P.S. in questione -ha proseguito Giodano-, è il caso di affrontare la realtà della BAT sotto alcuni aspetti, dallo scrivente ritenuti importanti, e che dimostrerebbero il perché della richiesta ben evidenziata nell'oggetto di questa lettera. È d'uopo esaminare la situazione sociale e criminale che incombe in quella realtà. Il territorio di Barletta, la cui popolazione si attesta intorno ai poco più di 92 mila abitanti, è quotidianamente attenzionata da attività di polizia effettuata sia dalla Polizia di Stato che dai colleghi dei Carabinieri. Ci permettiamo di dichiarare che non vi è giorno in cui non si procedi ad arresti in flagranza, denuncia di persone in stato di libertà, per ii più svariati reati predatori, nonché spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Senza dimenticare la presenza in questa città dell'Ufficio di Governo (Prefettura), il quale diventa sempre più punto di riferimento essenziale della gestione sociale/territoriale di tutta la sesta provincia. Non è da meno il territorio della città di Trani, che, con circa 55 mila abitanti, nei periodi "pseudo invernali", in quelli estivi (mi permetto di ricordare che l'estate in Puglia dura per parecchi mesi, anche fino a dicembre, con inizio già dal mese di marzo), la popolazione raggiunge quote complessive di 100 mila abitanti. Lascio immaginare cosa significa un comprensorio come questo dove è facile poter "smerciare" di tutto, e dove i reati predatori registrano una notevole impennata. Solo per esempio, ma l'elenco è lungo, qualche giorno orsono, dopo una rapida attività di indagine, sono stati tratti in arresto sei individui del luogo per spaccio di sostanze stupefacenti. In questi primi due anni di vita della Questura, la stessa, e tutti gli uffici dipendenti, hanno dovuto, ma lo fanno ancora quotidianamente, fare i conti con innumerevoli servizi di polizia, dalla gestione dell'Ordine Pubblico in occasione di manifestazioni di ogni grado e tipo, alla gestione del controllo del territorio, presenziando anche territori dove vi sono presidi di polizia. Tutto questo, con enorme sacrificio, calcolando l'esiguo numero di poliziotti presenti per tutto il territorio».
«L'attuale posizione dettata dalla precedente gestione governativa, che decretò la partenza della Questura con sede a Andria, e l'abbassamento gestionale dei Commissariati di Barletta e Trani alla massima funzione di Vice Questore, pone, quasi certamente, il Ministero, allo stato delle cose, nella condizione di considerare consono e concordare che l'attuale reale situazione organica presente in quei Commissariati è altamente sufficiente a garantire la "sicurezza", schivando, di conseguenza, la necessità di implementare gli uomini da assegnare agli Uffici di Barletta e Trani. L'elevazione Dirigenziale, invece, a parere di scrive, avrebbe un duplice aspetto facilmente riscontrabile in entrambe le città. In primo luogo la presenza di un Primo Dirigente della Polizia di Stato risalterebbe meglio la presenza dello STATO per tutto il territorio cittadino; e non solo. La seconda spiegazione, porrebbe le SS.VV., nella condizione di dover continuamente aumentare la forza lavoro, alfine di aumentare la presenza della Polizia fra la popolazione, facendo crescere, sempre più, quel senso di sicurezza che i cittadini richiedono. Tutto questo lo si chiede tenendo ben a mente che, per contrastare l'eccesso di criminalità, che continua a crescere nella sesta provincia, tra l'altro acclarato da dichiarazione dei massimi organi giudiziari, bisogna aumentare la presenza sul territorio dei Poliziotti, affiancati dalla più autorevole figura di un Primo Dirigente della Polizia di Stato», ha quindi concluso il Segretario provinciale SAP Vito Giordano.