Il "silenzio assordante" della città: ecco come si presenta Andria durante la quarantena
In un video realizzato dal film-maker Giuseppe Matera con musica del M° Fornabaio, emerge un'inconsueta atmosfera di "deserto" tutta da apprezzare
martedì 16 giugno 2020
06.00
Nel periodo di quarantena forzata in casa che abbiamo vissuto per due mesi, c'è un fatto piuttosto affascinante e, soprattutto, inusuale: il "silenzio assordante" della città. Un ossimoro che può esprimere perfettamente la quiete delle vie cittadine durante il lockdown, un silenzio talmente strano e insolito, per una città sempre in movimento come Andria, che "fa rumore". Questa inconsueta calma delle strade andriesi è stata ben documentata in un video amatoriale realizzato dal film-maker concittadino Giuseppe Matera, con musica di sottofondo composta dalla musicista, compositrice e direttrice d'orchestra Maestro Federica Fornabaio. Note che permettono di calarsi in un'atmosfera di vero e proprio "deserto" come quella che emerge dal video.
Da piazza Catuma all'Officina San Domenico, dalla piazzetta cosiddetta "di Fravina" a piazza Duomo passando per le belle viuzze del centro storico, da via Bovio a piazza Municipio: il filmato di Giuseppe Matera, realizzato in tutto il mese di aprile fino al 3 maggio nella fascia oraria tra le 18,00 e le 21,00, riprende le zone più caratteristiche e solitamente frequentate del centro andriese, documentando l'aspetto della città nel periodo di quarantena. Un'idea nata dal desiderio di condividere con la cittadinanza, costretta in casa per le restrizioni della pandemia, immagini e sensazioni che si provano nel vivere una città deserta. Un silenzio a cui Andria è poco abituata, dal centro alla periferia: una vera rarità, che nel video del film-maker andriese si può perfettamente apprezzare.
E' il secondo lavoro di Giuseppe Matera in collaborazione con il M° Fornabaio: il primo video era stato realizzato nell'ultima decade di marzo, nella fascia oraria tra le 18,00 e le 20,30. E anche allora, il film-maker andriese condivideva queste sensazioni insolite per la nostra quotidianità: «Purtroppo non é semplice descrivere le emozioni provate: ci si sente avvolti da una surreale dimensione di vuoto e solitudine. È strano a dirsi ma si ha la sensazione di sentirsi come abitante di una città senza vita». Un paese senza vita che in pochi hanno vissuto, perchè durante il lockdown la nostra "città" era confinata tra le mura delle nostre case. E in tutto quel tempo Andria è rimasta in un "silenzio assordante", aspettando di riprendere vita.
Da piazza Catuma all'Officina San Domenico, dalla piazzetta cosiddetta "di Fravina" a piazza Duomo passando per le belle viuzze del centro storico, da via Bovio a piazza Municipio: il filmato di Giuseppe Matera, realizzato in tutto il mese di aprile fino al 3 maggio nella fascia oraria tra le 18,00 e le 21,00, riprende le zone più caratteristiche e solitamente frequentate del centro andriese, documentando l'aspetto della città nel periodo di quarantena. Un'idea nata dal desiderio di condividere con la cittadinanza, costretta in casa per le restrizioni della pandemia, immagini e sensazioni che si provano nel vivere una città deserta. Un silenzio a cui Andria è poco abituata, dal centro alla periferia: una vera rarità, che nel video del film-maker andriese si può perfettamente apprezzare.
E' il secondo lavoro di Giuseppe Matera in collaborazione con il M° Fornabaio: il primo video era stato realizzato nell'ultima decade di marzo, nella fascia oraria tra le 18,00 e le 20,30. E anche allora, il film-maker andriese condivideva queste sensazioni insolite per la nostra quotidianità: «Purtroppo non é semplice descrivere le emozioni provate: ci si sente avvolti da una surreale dimensione di vuoto e solitudine. È strano a dirsi ma si ha la sensazione di sentirsi come abitante di una città senza vita». Un paese senza vita che in pochi hanno vissuto, perchè durante il lockdown la nostra "città" era confinata tra le mura delle nostre case. E in tutto quel tempo Andria è rimasta in un "silenzio assordante", aspettando di riprendere vita.