Il saluto alla Città di Andria della Segretaria generale, dr.ssa Brunella Asfaldo

Dopo due anni e mezzo si appresta a ricoprire l'incarico di Segretario generale alla provincia di Avellino

giovedì 24 febbraio 2022 15.42
E' un saluto caloroso, come suol dirsi "a cuore aperto", quello che la Segretaria generale del Comune di Andria, dr.ssa Brunella Asfaldo, lascia al nostro giornale, alla vigilia della sua partenza dalla nostra Città -era giunta nell'ottobre del 2019- per assumere il prestigioso incarico di Segretario generale della provincia di Avellino. Sino all'arrivo del nuovo titolare le funzioni saranno esercitate dalla Vice Segretaria Ottavia Matera. Sentiamo di rivolgerLe il nostro ringraziamento per la sua guida autorevole e oltremodo silenziosa, mai invadente ma sempre costruttiva. Ad maiora cara dr.ssa Asfaldo, certi che avrà sempre la nostra Andria nel cuore.

«Carissimi,

dopo quasi 2 anni e mezzo di titolarità della Segreteria Generale del Comune di Andria mi appresto a lasciarvi per l'avvenuto conseguimento della nomina a Segretario Generale della Provincia di Avellino.
Io, irpina, sono stata chiamata a dirigere l'Ente più importante e rappresentativo della mia provincia di origine e di residenza, l'ente in cui, appena trentacinquenne, nel lontano 1995, ebbi l'onore e la grande responsabilità di rappresentare e presiedere il Consiglio Provinciale eletto direttamente dai cittadini.
Non c'è stata possibilità di scelta.
Il coronamento di una carriera faticosa e densa di sacrifici nel modo più degno e gratificante.
Il ritorno a casa, da mio marito, dai miei figli e dal mio nipotino.
Il riconoscimento di una professionalità e di una competenza mai personalmente sbandierate ma dagli altri apprezzate ed esaltate.
Tutti elementi che dovrebbero indurre ad una soddisfazione e ad uno stato di gioia assoluti, idonei a cancellare ogni rammarico per la chiusura dell'esperienza in corso che per me come per tutti i Segretari Comunali è connotata dalla temporaneità.
Eppure lascio con tristezza, con la tristezza di chi sa che lascia un contesto fatto di luoghi, di persone, di piccole cose e riti preziosi e irripetibili che si sono fatti profondamente amare e che hanno ingenerato una azione passionale ed incessante tesa al cambiamento di ciò che andava modificato, alla esaltazione delle cose giuste, alla tessitura di una dialettica anche vivace per trovare punti di incontro su pratiche stantie perchè non più al passo con i tempi o scorrette in quanto non conformi alle regole e al diritto vivente.
Lascio, con il rammarico di non poterle essere più al fianco in ogni momento, il Sindaco di questa città, Giovanna Bruno, uno dei più grandi sindaci con cui io abbia avuto l'onore di lavorare nei miei lunghi 40 anni di carriera. Una giovane signora di proporzioni minute ma con la statura di un gigante della politica, un gigante di competenza, un esempio di integrità, di correttezza, di sensibilità, di equilibrio, di bontà e di garbo. Un sindaco che riesce a star dentro ad ogni questione, piccola o grande, che sa ascoltare con umiltà i consigli, che sa decidere con equità avendo sempre davanti la direzione del faro della legalità dell'azione, percorso da cui non ha mai deragliato e che ha sempre invitato tutti a percorrere.
Averla accompagnata per quasi un anno e mezzo, aiutandola a superare e fronteggiare momenti difficili di avvio e di snodo della vita della consiliatura, averla accompagnata nella quotidianità dell'azione amministrativa, spesso non priva di criticità e di insidie, averle dato la sicurezza di avere "un porto sicuro", come più volte mi ha definita, non mi restituisce soddisfazione piena perché so che mi mancheranno la sua fiducia piena, il suo apprezzamento, la sua volontà di ascoltare sempre le mie valutazioni giuridiche ed il mio punto di vista sul merito delle questioni….
Lascio il Presidente del Consiglio, sempre desideroso di essere all'altezza del ruolo delicato di cui è stato investito e il Consiglio Comunale, chiamato a decidere su argomenti difficili, perché fondati su azioni passate non sempre scevre da criticità, e sfidanti perché avranno un impatto decisivo sul disegno della città futura.
Lascio gli Assessori, con cui ho sempre intrattenuto un rapporto affettuoso e cordiale, rispettoso e collaborativo.
Lascio i Dirigenti con cui ho sempre intrattenuto relazioni costanti e costruttive, anche connotate da vivace dialettica, ma che hanno prodotto un progressivo costante miglioramento dell'azione amministrativa dell'ente.
Lascio i Dipendenti, che in massima parte hanno riposto fiducia nella mia persona e nella mia azione e sono stati ripagati con la eliminazione di vecchie incrostazioni e con la creazione di varie opportunità legate alla meritocrazia, mi auguro con onestà intellettuale apprezzate.
Lascio coloro i quali mi hanno fatta sentire a casa, dalla famiglia Ieva che mi ha ospitata ai miei più stretti collaboratori, Vista, Mastropasqua, Maldera, Petruzzelli, Cassetta, Guantario, D'Angelo, Tota, Leonetti, Giancaspro, che hanno dato sempre il massimo e che, in un caso, quando si è determinata la necessità per il Comune, hanno continuato a lavorare, con non comune generosità, anche dopo la cessazione dal servizio, in modo gratuito.
Lascio coloro i quali mi hanno fatto sempre percepire il loro affetto ed il loro rispetto professionale, di cui mi piace citare, tra i tanti, l'instancabile Pino Cagnetti e la cara Pina Fusaro.
Lascio con rimpianto anche coloro i quali mi hanno inaspettatamente delusa, con la speranza che ritornino ad essere quelli speranzosi, che riponevano fiducia in auspicate opportunità mai concesse dal Comune di Andria per oltre un decennio, invitandoli tuttavia a non cercare comodi rimedi non totalmente fondati sul merito e la sana competizione.
La tristezza del distacco è mitigata solo dalla certezza che io per Andria e per coloro che per la comunità si impegnano con rigore, integrità e chiara visione ci sarò sempre, per un consiglio, una attività di studio, per la espressione di una valutazione o di un punto di vista, per qualsiasi cosa mi dovesse essere richiesta.
Me ne vado da Andria con la speranza che il Comune continui su quella strada di risanamento dell'azione amministrativa e finanziaria il cui tracciato è già disegnato e in buona parte percorso e che tutti agiscano per far crescere nella struttura e nella comunità la percezione della sacralità della istituzione e il sentimento di fiducia nella vicinanza e nell'integrità degli amministratori.
So che Andria ha il Sindaco giusto. A Lei, in particolare, l'augurio che possa essere chiamata a ruoli di guida ancora più alti e sfidanti. Credo non ci sia risorsa più all'altezza di Lei.
Lavorare per la comunità Andriese per me è stata una soddisfazione e un onore. Con affetto immenso»
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Brunella Asfaldo