Il progetto "Senza Sbarre" raccontato a Tv2000 per il "Diario di Papa Francesco"
Il programma condotto da Gennaro Ferrara in onda mercoledì 25 settembre, dalle ore 17.30 alle ore 18
sabato 21 settembre 2024
Tv2000 torna a parlare del progetto diocesano "Senza Sbarre" mercoledì 25 settembre nel programma "Il Diario di Papa Francesco" condotto da Gennaro Ferrara, che andrà in onda dalle ore 17.30 alle 18.
La drammatica attualità dell'emergenza carceraria, delle condizioni di vita negli istituti di pena italiani, del loro sovraffollamento e delle iniziative volte alla rieducazione dei detenuti saranno al centro della puntata che vedrà la partecipazione di Don Riccardo Agresti, di due detenuti, di un volontario e di un imprenditore, che a vario titolo "danno vita" a questo progetto di reinserimento di detenuti ed ex detenuti delle carceri pugliesi e italiane ammessi a programmi alternativi alla detenzione. L'anima di questo progetto di rieducazione e di inclusione sociale, nato nel 2018 per volere della Diocesi di Andria e del suo vescovo Mons. Luigi Mansi, è ormai assurto positivamente nel novero dei modelli nazionali di giustizia riparativa, per l'accoglienza residenziale e semi-residenziale dei detenuti ammessi a questo regime.
Una realtà dove è possibile conoscere un nuovo mondo che consente agli uomini di avere una seconda possibilità per tracciare una nuova strada nella propria vita, attraverso il lavoro e le attività agroalimentari connesse alla masseria San Vittore, estesa su una superficie di 10 ettari, in cui è ospitato nel territorio di Andria, questo innovativo progetto che riesce a contare, con i finanziamenti da parte della Caritas e dai fondi dell'8xmille, anche dall'aiuto costante e attivo di tanti sostenitori, oggi presenti non solo in un sodalizio denominato "Amici di San Vittore Onlus - Progetto Senza Sbarre" ma anche in forma anonima o in maniera occasionale.
Su questa scottante quanto drammatica problematica, ricordiamo come lo scorso 11 settembre, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio ed il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Maria Zuppi, hanno sottoscritto un protocollo d'intesa che ha mira a rafforzare le opportunità lavorative dei detenuti nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Molise e Umbria colpite dal terremoto del 2016, promuovendo la loro assunzione nei cantieri coinvolti nella ricostruzione di edifici pubblici e di culto e favorendo il loro reinserimento nella società. Per Zuppi il «protocollo ha una doppia valenza: da una parte dà la possibilità ai detenuti di lavorare, restituendo loro dignità e aprendo orizzonti. Dall'altra parte, ricorda che il carcere è per la rieducazione e la riparazione, mai solo punitivo».
La drammatica attualità dell'emergenza carceraria, delle condizioni di vita negli istituti di pena italiani, del loro sovraffollamento e delle iniziative volte alla rieducazione dei detenuti saranno al centro della puntata che vedrà la partecipazione di Don Riccardo Agresti, di due detenuti, di un volontario e di un imprenditore, che a vario titolo "danno vita" a questo progetto di reinserimento di detenuti ed ex detenuti delle carceri pugliesi e italiane ammessi a programmi alternativi alla detenzione. L'anima di questo progetto di rieducazione e di inclusione sociale, nato nel 2018 per volere della Diocesi di Andria e del suo vescovo Mons. Luigi Mansi, è ormai assurto positivamente nel novero dei modelli nazionali di giustizia riparativa, per l'accoglienza residenziale e semi-residenziale dei detenuti ammessi a questo regime.
Una realtà dove è possibile conoscere un nuovo mondo che consente agli uomini di avere una seconda possibilità per tracciare una nuova strada nella propria vita, attraverso il lavoro e le attività agroalimentari connesse alla masseria San Vittore, estesa su una superficie di 10 ettari, in cui è ospitato nel territorio di Andria, questo innovativo progetto che riesce a contare, con i finanziamenti da parte della Caritas e dai fondi dell'8xmille, anche dall'aiuto costante e attivo di tanti sostenitori, oggi presenti non solo in un sodalizio denominato "Amici di San Vittore Onlus - Progetto Senza Sbarre" ma anche in forma anonima o in maniera occasionale.
Su questa scottante quanto drammatica problematica, ricordiamo come lo scorso 11 settembre, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio ed il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Maria Zuppi, hanno sottoscritto un protocollo d'intesa che ha mira a rafforzare le opportunità lavorative dei detenuti nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Molise e Umbria colpite dal terremoto del 2016, promuovendo la loro assunzione nei cantieri coinvolti nella ricostruzione di edifici pubblici e di culto e favorendo il loro reinserimento nella società. Per Zuppi il «protocollo ha una doppia valenza: da una parte dà la possibilità ai detenuti di lavorare, restituendo loro dignità e aprendo orizzonti. Dall'altra parte, ricorda che il carcere è per la rieducazione e la riparazione, mai solo punitivo».