Il presidente della Regione Michele Emiliano ha incontrato i residenti del quartiere S. Valentino
Il Governatore si è impegnato a proseguire il confronto per soluzioni efficaci
martedì 22 maggio 2018
10.13
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ieri pomeriggio ha incontrato i residenti del Quartiere San Valentino e le istituzioni nell'Istituto Comprensivo "Imbriani – Salvemini" di Andria.
Un incontro suggerito dalle famiglie di questo quartiere di periferia, dalla scuola e dal parroco, don Giuseppe Zingaro, della Parrocchia di San Riccardo. Un colloquio tra i residenti ed il governatore per discutere dei molteplici problemi del quartiere.
Presenti, la preside dell'Istituto, don Giuseppe Zingaro, don Geremia Acri, i consiglieri regionali Nino Marmo, Sabino Zinni e Grazia Di Bari, il neo presidente del consiglio comunale, Marcello Fisfola in rappresentanza del sindaco di Andria Nicola Giorgino, l'assessore Gianluca Grumo, i consiglieri comunali, i rappresentanti delle diverse associazioni ed il vice Dirigente del locale Commissariato di P.S., dr. Gerardo Di Nunno ed Comandante della compagnia dei Carabinieri di Andria cap. Marcello Savastano, oltre ai numerosi residenti del quartiere.
Ha introdotto la preside dell'istituto salutando Emiliano e tutti gli intervenuti: "E' un onore averla qui con noi per farle capire quanto le istituzioni di questo territorio possano lavorare insieme: scuola parrocchia e associazione di S. Valentino. Siamo le tre rappresentanti che danno accoglienza a tutte le famiglie a tutti i cittadini. Ascoltando tutti, noi viviamo quotidianamente diversi disagi e, con l'aiuto di tutti, siamo riusciti a fare piccoli passi di accoglienza di ascolto di attenzioni".
E' intervenuto l'assessore Grumo che a nome del sindaco di Andria Nicola Giorgino ha ringraziato il governatore per essere presente nel nostro territorio e quanti quotidianamente operano nel quartiere, inoltre, ha dato la disponibilità di tutta l'amministrazione comunale ad accogliere le istanze dei residenti..
Don Giuseppe ha rivolto un ringraziamento al presidente ed un saluto alle autorità civili e militari presenti: "Siamo grati della sua presenza in mezzo a noi , caro Presidente: sentiamo il bisogno di rafforzare e di rendere visibile un lavoro di rete e alleanze durature, con gli attori del territorio è emerso la gioia di questo lavorare insieme con la parrocchia, la scuola e con le diverse associazioni, ma le istituzioni sono chiamate a calpestare il quartiere, ad abitare il quartiere, i territori non vanno lasciati soli. Questo territorio va rispettato ed amato con un amore agapico di condivisione".
Don Geremia ha portato il saluto del Vescovo Mons. Luigi Mansi e ha voluto evidenziare che: "La cultura rende liberi perché dà la possibilità di pensare con la propria testa e ti rende capace di assumere decisioni e posizioni in modo che non sia qualche altro a farlo. La cultura fa in modo che il pensare non si fermi alle apparenze e non sia superficiale ci aiuta a comprendere e a conoscere la verità, la cultura rende liberi veri ed onesti intellettualmente. Occuparsi, preoccuparsi, prendersi cura di qualcuno o di qualcosa è un gesto di eccezionale solidarietà amore e attenzione. Prendersi cura è un gesto che tramuta l'incolto in colto, il brutto in bello, la terra arida in terra fertile prendersi cura è un gesto di amore, ed è questo che vorremmo realizzare per questo quartiere".
E' quindi intervenuto il consigliere regionale Sabino Zinni il quale ha tenuto a sottolineare come "Oggi assecondando un'idea della parrocchia, della scuola, e delle famiglie, abbiamo organizzato un incontro con il Presidente Michele Emiliano al quartiere San Valentino di Andria. Un quartiere problematico, afflitto da problemi irrisolti e da dinamiche non sempre virtuose. Un quartiere su cui era giusto accendere i riflettori, cosa che si è pensato di fare così. Questo non vuol dire che domani le questioni aperte del quartiere saranno risolte, ma vuol dire che i residenti di quella zona - che da sempre denunciano di sentirsi dimenticati da tutto e tutti - potranno essere ascoltati dal presidente della regione: da periferia per una volta potranno essere al centro. Certo non sarà sufficiente a migliorare nell'immediato la loro qualità della vita, ma almeno a smuovere il pantano in cui tutta la faccenda è finita".
Ha preso la parola Emiliano dicendo: "Sono contento di essere tra voi, lo scopo della mia visita oggi sarebbe più quella di starvi a sentire che quello di parlare. Ho una gran voglia di lavorare con voi, vorrei capire come si può fare a mettere insieme un meccanismo piccolo piccolo, che poco alla volta risolva le difficoltà e riesca ha sviluppare dei progetti. Vorrei costruire con l'amministrazione un gioco di squadra, cercare di dividersi i compiti secondo un criterio razionale evitare di perdere energie nei conflitti. Si dovrebbe costruire una rete sociale che determini il cambiamento. In ogni caso è importante avere la volontà di farlo, questa è una città dove persino la provocazione qualche volte è stata un po' messa da parte".
E' intervenuta una insegnante enunciando che: "S. Valentino continua ad essere vissuto come una cosa che non è di Andria, ci si sente spesso abbandonati e soli. Il nostro ruolo è di agenzia educativa è insieme alla Parrocchia, ma abbiamo bisogno delle istituzioni. Noi come docenti abbiamo scelto di esserci, mettendoci insieme con questi momenti di confronto ,potremmo essere costruttivi. Noi come cittadini ed educatori dobbiamo fornire loro una struttura un quartiere, che non sia soltanto attrezzato, ma che come diceva don Giuseppe, sia abitato, per essere abitato deve essere confortevole e per confortevole intendo deve essere accogliente, ci devono essere persone le istituzioni con le quali dobbiamo continuare a collaborare perché noi non andiamo via".
Vi è poi stato l'intervento di Michele un giovane del quartiere che ha detto: "Grazie presidente della sua presenza perché non siamo più abituati, noi di questo quartiere, ad avere politici e istituzioni fuori dalle campagne elettorali. Io sono insieme a tanti altri nella trincea di quell'oratorio con i bambini, oggi c'è una emergenza così grave che gli adolescenti non hanno più stimoli. Il sentimento che noi proviamo da tanto, troppo tempo, è di abbandono che potrebbe diventare rabbia e scoraggiamento dell'istituzione che vediamo lontano".
"Ci impegneremo - ha detto Emiliano al termine - a mantenere aperto il dialogo su tutte le grandi questioni che riguardano la città di Andria ed in particolare questo quartiere. Abbiamo la forza e la determinazione per andare sino in fondo, ma chiedo aiuto a tutta la comunità affinché ogni singola battaglia sia sempre razionale, ben istruita, fondata sui numeri. Vorrei fare in modo che le necessità di questo quartiere, ci veda lavorare insieme, regione, provincia e comune, su obiettivi condivisi. Non a caso l'incontro odierno si è tenuto proprio qui perché è importante essere sul posto, ristabilendo un confronto vero e concreto, unica strada per allentare sentimenti di rancore accumulati negli anni. Sul vari temi, il confronto è aperto e proseguirà insieme ad associazione e rappresentanti delle istituzioni fino a trovare le soluzioni più efficaci e condivise".
Un incontro suggerito dalle famiglie di questo quartiere di periferia, dalla scuola e dal parroco, don Giuseppe Zingaro, della Parrocchia di San Riccardo. Un colloquio tra i residenti ed il governatore per discutere dei molteplici problemi del quartiere.
Presenti, la preside dell'Istituto, don Giuseppe Zingaro, don Geremia Acri, i consiglieri regionali Nino Marmo, Sabino Zinni e Grazia Di Bari, il neo presidente del consiglio comunale, Marcello Fisfola in rappresentanza del sindaco di Andria Nicola Giorgino, l'assessore Gianluca Grumo, i consiglieri comunali, i rappresentanti delle diverse associazioni ed il vice Dirigente del locale Commissariato di P.S., dr. Gerardo Di Nunno ed Comandante della compagnia dei Carabinieri di Andria cap. Marcello Savastano, oltre ai numerosi residenti del quartiere.
Ha introdotto la preside dell'istituto salutando Emiliano e tutti gli intervenuti: "E' un onore averla qui con noi per farle capire quanto le istituzioni di questo territorio possano lavorare insieme: scuola parrocchia e associazione di S. Valentino. Siamo le tre rappresentanti che danno accoglienza a tutte le famiglie a tutti i cittadini. Ascoltando tutti, noi viviamo quotidianamente diversi disagi e, con l'aiuto di tutti, siamo riusciti a fare piccoli passi di accoglienza di ascolto di attenzioni".
E' intervenuto l'assessore Grumo che a nome del sindaco di Andria Nicola Giorgino ha ringraziato il governatore per essere presente nel nostro territorio e quanti quotidianamente operano nel quartiere, inoltre, ha dato la disponibilità di tutta l'amministrazione comunale ad accogliere le istanze dei residenti..
Don Giuseppe ha rivolto un ringraziamento al presidente ed un saluto alle autorità civili e militari presenti: "Siamo grati della sua presenza in mezzo a noi , caro Presidente: sentiamo il bisogno di rafforzare e di rendere visibile un lavoro di rete e alleanze durature, con gli attori del territorio è emerso la gioia di questo lavorare insieme con la parrocchia, la scuola e con le diverse associazioni, ma le istituzioni sono chiamate a calpestare il quartiere, ad abitare il quartiere, i territori non vanno lasciati soli. Questo territorio va rispettato ed amato con un amore agapico di condivisione".
Don Geremia ha portato il saluto del Vescovo Mons. Luigi Mansi e ha voluto evidenziare che: "La cultura rende liberi perché dà la possibilità di pensare con la propria testa e ti rende capace di assumere decisioni e posizioni in modo che non sia qualche altro a farlo. La cultura fa in modo che il pensare non si fermi alle apparenze e non sia superficiale ci aiuta a comprendere e a conoscere la verità, la cultura rende liberi veri ed onesti intellettualmente. Occuparsi, preoccuparsi, prendersi cura di qualcuno o di qualcosa è un gesto di eccezionale solidarietà amore e attenzione. Prendersi cura è un gesto che tramuta l'incolto in colto, il brutto in bello, la terra arida in terra fertile prendersi cura è un gesto di amore, ed è questo che vorremmo realizzare per questo quartiere".
E' quindi intervenuto il consigliere regionale Sabino Zinni il quale ha tenuto a sottolineare come "Oggi assecondando un'idea della parrocchia, della scuola, e delle famiglie, abbiamo organizzato un incontro con il Presidente Michele Emiliano al quartiere San Valentino di Andria. Un quartiere problematico, afflitto da problemi irrisolti e da dinamiche non sempre virtuose. Un quartiere su cui era giusto accendere i riflettori, cosa che si è pensato di fare così. Questo non vuol dire che domani le questioni aperte del quartiere saranno risolte, ma vuol dire che i residenti di quella zona - che da sempre denunciano di sentirsi dimenticati da tutto e tutti - potranno essere ascoltati dal presidente della regione: da periferia per una volta potranno essere al centro. Certo non sarà sufficiente a migliorare nell'immediato la loro qualità della vita, ma almeno a smuovere il pantano in cui tutta la faccenda è finita".
Ha preso la parola Emiliano dicendo: "Sono contento di essere tra voi, lo scopo della mia visita oggi sarebbe più quella di starvi a sentire che quello di parlare. Ho una gran voglia di lavorare con voi, vorrei capire come si può fare a mettere insieme un meccanismo piccolo piccolo, che poco alla volta risolva le difficoltà e riesca ha sviluppare dei progetti. Vorrei costruire con l'amministrazione un gioco di squadra, cercare di dividersi i compiti secondo un criterio razionale evitare di perdere energie nei conflitti. Si dovrebbe costruire una rete sociale che determini il cambiamento. In ogni caso è importante avere la volontà di farlo, questa è una città dove persino la provocazione qualche volte è stata un po' messa da parte".
E' intervenuta una insegnante enunciando che: "S. Valentino continua ad essere vissuto come una cosa che non è di Andria, ci si sente spesso abbandonati e soli. Il nostro ruolo è di agenzia educativa è insieme alla Parrocchia, ma abbiamo bisogno delle istituzioni. Noi come docenti abbiamo scelto di esserci, mettendoci insieme con questi momenti di confronto ,potremmo essere costruttivi. Noi come cittadini ed educatori dobbiamo fornire loro una struttura un quartiere, che non sia soltanto attrezzato, ma che come diceva don Giuseppe, sia abitato, per essere abitato deve essere confortevole e per confortevole intendo deve essere accogliente, ci devono essere persone le istituzioni con le quali dobbiamo continuare a collaborare perché noi non andiamo via".
Vi è poi stato l'intervento di Michele un giovane del quartiere che ha detto: "Grazie presidente della sua presenza perché non siamo più abituati, noi di questo quartiere, ad avere politici e istituzioni fuori dalle campagne elettorali. Io sono insieme a tanti altri nella trincea di quell'oratorio con i bambini, oggi c'è una emergenza così grave che gli adolescenti non hanno più stimoli. Il sentimento che noi proviamo da tanto, troppo tempo, è di abbandono che potrebbe diventare rabbia e scoraggiamento dell'istituzione che vediamo lontano".
"Ci impegneremo - ha detto Emiliano al termine - a mantenere aperto il dialogo su tutte le grandi questioni che riguardano la città di Andria ed in particolare questo quartiere. Abbiamo la forza e la determinazione per andare sino in fondo, ma chiedo aiuto a tutta la comunità affinché ogni singola battaglia sia sempre razionale, ben istruita, fondata sui numeri. Vorrei fare in modo che le necessità di questo quartiere, ci veda lavorare insieme, regione, provincia e comune, su obiettivi condivisi. Non a caso l'incontro odierno si è tenuto proprio qui perché è importante essere sul posto, ristabilendo un confronto vero e concreto, unica strada per allentare sentimenti di rancore accumulati negli anni. Sul vari temi, il confronto è aperto e proseguirà insieme ad associazione e rappresentanti delle istituzioni fino a trovare le soluzioni più efficaci e condivise".