Il musicista andriese Ruggiero Inchingolo a "La Notte della Taranta"
Insieme ad altri artisti di "casa nostra" ha suonato a Carpignano Salentino
venerdì 17 agosto 2018
16.23
Per la tappa del Festival Itinerante de La Notte della Taranta, a Carpignano Salentino, ieri 16 agosto, per i concerti Ragnatela, l'atteso concerto di Ruggiero Inchingolo e la sua formazione Suoni dal Mediterraneo Project. Inchingolo ha incantato il pubblico del Festival de La notte della Taranta con il suo omaggio al maestro Luigi Stifani di Nardò eseguendo il brano, un assolo al violino, 'Sangue amaro' musica nata dalla riflessione dell'autore sui racconti di Stifani immaginando i respiri e le voci dei sofferenti, dei tarantati. Dopo il suo assolo, sul palco il suo gruppo Suoni dal Mediterraneo Project con i quali si è dato vita ad un concerto che è stato un viaggio nelle melodie e musiche della tradizione con continui richiami al mediterraneo e al mondo arabo. Ruggiero Inchingolo è stato infatti il primo musicista a introdurre l'oud arabo con incursioni in altri generi. Le sue innovazioni, le variazioni violinistiche su Santu Paulu, i suoi evolutivi fraseggi hanno fatto il giro del mondo ispirando molti gruppi ed esercitando una notevole influenza sulle nuove generazioni di musicisti. Polistrumentista (oltre che violinista), sul solco della tradizionale pizzica tarantata del suo maestro Luigi Stifani, sperimenta con il suo gruppo Suoni dal Mediterraneo Project nuovi linguaggi compositivi. Inchingolo crea e ricrea in estemporanea moduli tematici secondo un procedimento comune nelle culture di tradizione orale chiamato, iterazione-variante, mutuato dai suoi studi sulla pizzica tarantata. Le musiche nascono dall'incontro/confronto della tradizione pugliese con le sonorità di altre civiltà: il mondo arabo, la cultura greco- ottomana, i Rom dei Balcani fino al popolo celtico. Questo studio è stato riproposto sul palco del festival dall' ensemble musicale Suoni dal Mediterraneo Project, guidata da Ruggiero Inchingolo (Andria) al violino, oud e mandolino, Carlo De Pascali "Canaglia" (Diso, Le) al tamburello; Alessandro Buongiorno (Andria) alla chitarra classica; Giuseppe Volpe (Terlizzi) alla fisarmonica;Emanuele Paradiso (Andria) alla chitarra elettrica; Moana Casciaro (Tricase, Le) alla danza; Paolo Dinuzzi (Barletta) al basso; Marcello Spallucci (Trani) alla batteria;Maria Vittoria Antonazzo (Parabita, Le) voce.
'Per me è sempre un'emozione fortissima salire su questo palco, ripercorrere le mie radici la mia esperienza con il musico terapeuta Luigi Stifani di Nardò che ho avuto modo di conoscere e di intervistare negli anni 80 e del quale ho studiato il procedimento compositivo basato sulla iterazione-variante, procedimento comune nelle musiche della tradizione orale. Questo è il luogo ideale per esprimere il mio vissuto e gli insegnamenti del maestro Stifani', ha affermato Ruggiero Inchingolo prima di salire sul palco.
'Per me è sempre un'emozione fortissima salire su questo palco, ripercorrere le mie radici la mia esperienza con il musico terapeuta Luigi Stifani di Nardò che ho avuto modo di conoscere e di intervistare negli anni 80 e del quale ho studiato il procedimento compositivo basato sulla iterazione-variante, procedimento comune nelle musiche della tradizione orale. Questo è il luogo ideale per esprimere il mio vissuto e gli insegnamenti del maestro Stifani', ha affermato Ruggiero Inchingolo prima di salire sul palco.