Il Movimento pugliese replica alle accuse di "stampella della Bruno": «Registriamo il vuoto pneumatico della opposizione farsa di centro destra»

Attraverso un post di Nino Marmo, le ragioni che hanno portato alle decisioni dell'ultimo consiglio comunale

sabato 30 luglio 2022 11.50
Il Movimento pugliese, rappresentanza politica civica in seno al consiglio comunale, composto da esponenti dell'ex centro destra, Nino Marmo, Luigi Del Giudice e Marcello Fisfola, replica alle accuse lanciate dai rappresentanti di Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e Lista Scamarcio, comparse all'indomani dell'ultimo consiglio comunale, di cui abbiamo pubblicato ampia nota stampa. Questa volta arrivano i chiarimenti da parte di Nino Marmo, leader del Movimento pugliese, già esponente di primo piano di Forza Italia, a livello comunale e regionale.

«La pulizia avviata nel 2019 e poi nel 2020 con le elezioni comunali di settembre, non è stata ancora completata. Ne prendiamo atto senza delusione, il materiale umano è quello e, di conseguenza, non è possibile sperare nulla di più in termini di qualità delle argomentazioni.

Il centro destra andriese accusa a mezzo stampa i consiglieri di opposizione del Movimento Pugliese di aver "teso la mano alla maggioranza di centro sinistra" nonchè di aver agito da "stampella della Bruno" nel corso del consiglio comunale del 28 luglio 2022, sostenendo: "Nel rispetto dei valori che contraddistinguono i nostri partiti di centrodestra, nel solco di quanto sta accadendo a livello nazionale,…….".

"Nostri partiti", chissà qualcuno glieli tocca! Ma quali sono questi valori? E cosa c'entrano con alcune casuali assenze di consiglieri della maggioranza? E poi, cosa sta accadendo a livello nazionale?
Oramai è accaduto di tutto, persino che due partiti del cdx siano stati al governo con PD e 5S. Ed è accaduto anche che il 99% del Parlamento sia risultato unito nel sostegno all'Ucraina!

Ma veniamo alla cronaca cittadina. Cosa c'entra tutto questo con quanto accaduto in consiglio comunale? Si voleva forse attuare una "Operazione Speciale" senza dichiarare guerra per un motivo specifico alla maggioranza?

Ancora una volta abbiamo la prova di come siano abituati ad operare gli esponenti dei partiti del centro destra andriese, ovvero che volessero colpire nell'ombra, ad un inciampo casuale della maggioranza, piuttosto che contestarla su fatti specifici, affrontandola a viso aperto, come fanno invece i tre consiglieri del Movimento Pugliese.

Sono due sedute di consiglio comunale, le più importanti, che registrano il vuoto pneumatico della opposizione farsa di centro destra. Nessun intervento, che fosse uno, sul bilancio e nessun intervento, che fosse uno, sulla verifica degli equilibri di bilancio.

Loro però affermano con farsesca autorevolezza: "Apprendiamo con forte (sic!) dispiacere la presa di posizione dei cosiddetti "civici", i quali hanno deciso di consentire alla maggioranza Bruno, che aveva solo 15 voti dei 21 di cui dispone, di approvare delibere altrimenti impossibili da varare per mancanza del numero legale (corrispondente a 17 consiglieri). Ecco: noi, a questa "tavola", non vogliamo sederci".

Probabilmente ambiscono ad altra tavola meglio imbandita e la polemica è smaccatamente pretestuosa.

Ci viene da dire: ma guarda in quali mani è finito il centrodestra!

Ma cosa avranno appreso il giorno dopo se la sera prima erano li, ai margini del consiglio senza aver dichiarato nulla? E' piuttosto evidente che queste illuminanti riflessioni siano opera del grande burattinaio che continua a muovere i fili!

Perchè siamo rimasti in aula, si chiedono?
Primo perchè avevamo da parlare e lo abbiamo fatto a ragion veduta. Secondo perchè se fossimo usciti noi del Movimento Pugliese, la presenza di due o tre dei 5S avrebbe fatto 17 o 18 e quindi noi saremmo stati "inutilmente" fuori, come invece lo è stato il cdx. Infine c'è una ragione politica di correttezza e di rispetto per la città.

Siamo stati informati per tempo dal Presidente del Consiglio Comunale che nella maggioranza ci sarebbero state assenze per motivi oggettivi: malati di covid, assenza per ferie programmate anche in conseguenza del proprio lavoro dipendente, fuori sede per matrimonio. Ci si chiedeva pertanto di poter far svolgere i lavori del consiglio. Ad una richiesta "formale e genuina" abbiamo inteso dire di si, garantendo la presenza ma non il voto. Tra galantuomini ci si comporta così, la Politica ha uno stile che non è da tutti.
Altra cosa sarebbe stata, da parte dei consiglieri di maggioranza, l'assenza non giustificata oppure l'assenza per motivi di conflitto politico interno. In Tal caso non saremmo stati e non lo saremo in futuro nè "stampella", nè "pupi" mossi da pupari, e nemmeno figuranti.

La politica ha codici di comportamento molto chiari, ma conoscerli non è da tutti».