Il mondo creativo dell'artigiana andriese Alessandra Marolla tra giocattoli in amigurumi e bigiotteria handmade
Da circa dieci giorni gestisce il suo nuovo negozio-laboratorio dove si respira l’atmosfera magica e colorata in cui si sogna la vita giocando
domenica 13 novembre 2022
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Quanto l'infanzia influisce nelle scelte che facciamo da grandi? Poco o tanto che sia, certamente resta un filo che ci collega ai ricordi di quando noi eravamo piccoli, con trame che riscopriamo poi da adulti. Così, almeno, è stato per Alessandra Marolla, donna, mamma e artigiana che per passione realizza bambole o personaggi dei cartoni animati più amati dai bambini con materiali esclusivamente naturali. Lana a fibra lunga e lavorata all'uncinetto per realizzare giocattoli in amigurumi, mentre maglina di cotone per far la pelle, pezzi di legno riciclati utilizzati per far le gambe e qualche scampolo di stoffa per fare un vestitino per le classiche bambole. Tutto qui. Molto semplice.
«Una passione lunga una vita trasformata poi in lavoro», dichiara Alessandra. Infatti, da circa dieci giorni gestisce il suo negozio-laboratorio nella centralissima via XX Settembre, al civico 41, in cui le bambole raccontano il profumo dell'infanzia, l'atmosfera magica e colorata degli anni in cui si sogna la vita giocando. Uno spazio, insomma, felice e senza tempo per la 47enne artista, nata da una famiglia abituata ad usare le mani, e a rispettare oggetti e materiali. «Mia nonna mi ha insegnato, da quando ero piccola, l'arte del ricamo e dell'uncinetto - prosegue Alessandra -. Crescendo ho continuato a realizzare manufatti per me e per le mie amiche, e da quel momento ho deciso, considerando anche l'impegno che queste creazioni richiedono, di partecipare ai mercatini artigianali nelle piazze dei paesi limitrofi», continua l'artista ricordando il montaggio del suo stand e dei suoi tavoli, utilizzati come espositori per le sue creazioni. «Ho frequentato i mercatini per oltre 8 anni, e mi hanno dato molta soddisfazione. Poi, ho deciso di dare una forma stabile al mio lavoro proprio mediante il mio punto vendita, aperto da circa dieci giorni. Una scelta nata per mostrare quotidianamente i miei prodotti alla gente e per far comprendere loro, anche, che l'handmade è un lavoro fatto col cuore. Ogni pezzo ha la sua storia».
Alessandra prosegue il suo racconto mostrandoci pupazzi in amigurumi, una tecnica giapponese che sta sempre più conquistando e affascinando i bambini. «Con i beniamini dei cartoni animati, i bambini rimangono davvero stupiti: un conto è vederli in tv e un conto è vederli dal vivo. Ora mi rivolgo soprattutto ai genitori, – puntualizza l'artista – si tratta di giocattoli realizzati all'uncinetto, quindi non sono pericolosi. Anzi, sono lavabili e imbottiti con fibra sanitaria. Infatti, vengono regalati ai neonati perché sicuri e resistono alla prova del tempo».
Le sue creazioni non sono solo incentrate sul mondo dell'infanzia, ma anche sulla realizzazione di collane, anelli, orecchini e braccialetti in bigiotteria per donna, tale da permettere ad Alessandra di continuare a vagare con la fantasia e di dedicarsi alle realizzazioni di oggetti capaci sempre di strappare un sorriso: «E' bello vedere che da un gomitolo insignificante verrà, di lì a poco, fuori un personaggio o un oggetto qualsiasi che renderà felice un bambino. Così come mi rende appagata e contenta vedere il volto felice di una cliente quando sceglie un bracciale o una collana da me realizzate. Questa è la mia gioia più grande, sapere di aver fatto breccia nel loro cuore. Sono consapevole di svolgere un lavoro non molto diffuso, però la manualità è una cosa che andrebbe riscoperta. Tutti si possono avvicinare ai mestieri artigianali. Ed è bello perché ci disintossica dalla realtà virtuale in cui siamo, (ahimè!), perennemente immersi», conclude la giovane artigiana andriese. «Unire la mente alle mani per creare manufatti con caratteristiche personali, e quindi uniche, è qualcosa di eccezionale. Questa arte può diventare per i giovani uno strumento privilegiato per poter accedere ad una parte importantissima della nostra cultura, sperimentandone l'essenza e contribuendo a mantenerla viva».
«Una passione lunga una vita trasformata poi in lavoro», dichiara Alessandra. Infatti, da circa dieci giorni gestisce il suo negozio-laboratorio nella centralissima via XX Settembre, al civico 41, in cui le bambole raccontano il profumo dell'infanzia, l'atmosfera magica e colorata degli anni in cui si sogna la vita giocando. Uno spazio, insomma, felice e senza tempo per la 47enne artista, nata da una famiglia abituata ad usare le mani, e a rispettare oggetti e materiali. «Mia nonna mi ha insegnato, da quando ero piccola, l'arte del ricamo e dell'uncinetto - prosegue Alessandra -. Crescendo ho continuato a realizzare manufatti per me e per le mie amiche, e da quel momento ho deciso, considerando anche l'impegno che queste creazioni richiedono, di partecipare ai mercatini artigianali nelle piazze dei paesi limitrofi», continua l'artista ricordando il montaggio del suo stand e dei suoi tavoli, utilizzati come espositori per le sue creazioni. «Ho frequentato i mercatini per oltre 8 anni, e mi hanno dato molta soddisfazione. Poi, ho deciso di dare una forma stabile al mio lavoro proprio mediante il mio punto vendita, aperto da circa dieci giorni. Una scelta nata per mostrare quotidianamente i miei prodotti alla gente e per far comprendere loro, anche, che l'handmade è un lavoro fatto col cuore. Ogni pezzo ha la sua storia».
Alessandra prosegue il suo racconto mostrandoci pupazzi in amigurumi, una tecnica giapponese che sta sempre più conquistando e affascinando i bambini. «Con i beniamini dei cartoni animati, i bambini rimangono davvero stupiti: un conto è vederli in tv e un conto è vederli dal vivo. Ora mi rivolgo soprattutto ai genitori, – puntualizza l'artista – si tratta di giocattoli realizzati all'uncinetto, quindi non sono pericolosi. Anzi, sono lavabili e imbottiti con fibra sanitaria. Infatti, vengono regalati ai neonati perché sicuri e resistono alla prova del tempo».
Le sue creazioni non sono solo incentrate sul mondo dell'infanzia, ma anche sulla realizzazione di collane, anelli, orecchini e braccialetti in bigiotteria per donna, tale da permettere ad Alessandra di continuare a vagare con la fantasia e di dedicarsi alle realizzazioni di oggetti capaci sempre di strappare un sorriso: «E' bello vedere che da un gomitolo insignificante verrà, di lì a poco, fuori un personaggio o un oggetto qualsiasi che renderà felice un bambino. Così come mi rende appagata e contenta vedere il volto felice di una cliente quando sceglie un bracciale o una collana da me realizzate. Questa è la mia gioia più grande, sapere di aver fatto breccia nel loro cuore. Sono consapevole di svolgere un lavoro non molto diffuso, però la manualità è una cosa che andrebbe riscoperta. Tutti si possono avvicinare ai mestieri artigianali. Ed è bello perché ci disintossica dalla realtà virtuale in cui siamo, (ahimè!), perennemente immersi», conclude la giovane artigiana andriese. «Unire la mente alle mani per creare manufatti con caratteristiche personali, e quindi uniche, è qualcosa di eccezionale. Questa arte può diventare per i giovani uno strumento privilegiato per poter accedere ad una parte importantissima della nostra cultura, sperimentandone l'essenza e contribuendo a mantenerla viva».