«Il mondo cambia con i gesti semplici»: la pace di Don Tonino Bello
Ricordo di Pax Christi svolto ad Andria nell'auditorium della «Cafaro». Durante la serata le letture di Marianna Porro e le musiche di Mariacarla Memeo e Gaetano Pistillo
domenica 9 dicembre 2012
17.37
«Il mondo cambia con i gesti semplici dei bambini e dei disarmati». Una delle testimonianze più belle ed appassionate di Don Tonino Bello, per tanti anni Vescovo nel nord barese a Molfetta, Terlizzi e Giovinazzo. Il suo messaggio è giunto forte alle comunità ed ai «potenti» e Pax Christi di Andria ha voluto ricordare la figura del Vescovo nativo di Alessano dando spazio ai racconti ed alle musiche testimonianze perfette di pace e condivisione.
E' possibile immaginare un mondo senza guerra come le letture forti di Marianna Porro tratte da «Lettere contro la guerra» di Tiziano Terzani o «Viaggio dentro la guerra» di Gino Strada, o gli stralci di alcuni testi di Alex Zanotelli o Elena Valdini. Ma oltre alle parole, durante la serata, il pianoforte e la bravura di due maestri andriesi come Mariacarla Memeo e Gaetano Pistillo, hanno incantato il pubblico presente nell'Auditorium della Scuola «Cafaro» di Andria con musiche di Beethoven, Gershwin, Piazzolla, Corea e Metheney.
Al termine molti applausi e la convinzione che parlare di pace attraverso le testimonianze dirette di chi ha combattuto contro la guerra, non può che far bene proprio alla pace sopratutto come monito imprescindibile per il presente ed il futuro.
E' possibile immaginare un mondo senza guerra come le letture forti di Marianna Porro tratte da «Lettere contro la guerra» di Tiziano Terzani o «Viaggio dentro la guerra» di Gino Strada, o gli stralci di alcuni testi di Alex Zanotelli o Elena Valdini. Ma oltre alle parole, durante la serata, il pianoforte e la bravura di due maestri andriesi come Mariacarla Memeo e Gaetano Pistillo, hanno incantato il pubblico presente nell'Auditorium della Scuola «Cafaro» di Andria con musiche di Beethoven, Gershwin, Piazzolla, Corea e Metheney.
Al termine molti applausi e la convinzione che parlare di pace attraverso le testimonianze dirette di chi ha combattuto contro la guerra, non può che far bene proprio alla pace sopratutto come monito imprescindibile per il presente ed il futuro.